Legami

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Il preside Nezu continuò a fare avanti e indietro per il suo ufficio in silenzio, la notizia che qualcuno fosse riuscito ad infiltrarsi in Ground Beta in completa sicurezza e senza essere visto lo aveva lasciato particolarmente sorpreso, oltre al fatto di essere stato svegliato in piena notte da Aizawa e Miyuki, la quale, si sentiva tremendamente in colpa per non essere riuscita a comunicare il tutto prima.

"Questa è una bella gatta da pelare" asserì Nezu strofinandosi il mento e continuando a camminare "non avevo proprio pensato ad una cosa del genere – si girò verso Miyuki – come sono sbadato!" esclamò poi dandosi un colpetto in fronte; Miyuki rimase perplessa.

"Cosa dovremmo fare secondo lei, preside?" chiese Aizawa che di tutt'altro umore stava seduto sul divano accanto alla ragazza.
Nezu fece un respiro profondo e mettendosi le mani dietro la schiena continuò a fare avanti e indietro "Beh adesso sappiamo che hanno la capacità di entrare senza essere visti, il che gioca a nostro favore ma, se ho capito bene, non sappiamo quali siano i quirk degli altri aiutanti di tuo padre, giusto?" riguardò Miyuki; la ragazza fece di sì con la testa "Purtroppo è così. Una delle regole di mio padre era quella di non far conoscere a nessuno, oltre a lui, i propri quirk – sospirò - è una prevenzione nel caso in cui qualcuno dovesse infiltrarsi tra i suoi seguaci e fare la spia una volta fuori-"

"Direi che è una strategia vincente." asserì Aizawa massaggiandosi le tempie; Miyuki lo guardò con la coda dell'occhio "Cosa suggerisce di fare?" continuò poi dopo un lungo sospiro.

"Nulla" rispose tranquillamente il preside avviandosi verso la sua scrivania; Miyuki strabuzzò gli occhi "Nulla? - domandò – Shoici avrebbe potuto uccidere Shoto-"

"Lo so" la interruppe andandosi a sedere alla sua scrivania "ma non conoscendo i loro quirk e sapendo solo che ti stanno tenendo d'occhio, cosa che dovevamo aspettarci, non possiamo fare granché." si girò verso la finestra e sorrise alla vista dei primi raggi di sole che facevano capolino tra i palazzi della città sottostante "Perciò dobbiamo solo stare ad aspettare?" domandò Aizawa; Nezu fece un piccolo cenno con la testa "Ma non sarà rischioso per tutti gli altri? Dovremmo stare così con le mani in mano aspettando che compaiano di nuovo e che uccidano qualcuno?" chiese Miyuki incredula.
Nezu si girò nuovamente verso di loro "Metterci ad escogitare qualcosa e a brancolare nel buio è esattamente quello che si aspettano. – Miyuki corrugò la fronte – Da quanto ci hai detto, questo Shoici ha visto Shoto e ha supposto fosse un tuo nuovo amico. – lei abbassò lo sguardo – Sono più che certo che faranno leva su questo, sul fatto che cercherai di fare qualsiasi cosa per prevenire che le persone che iniziano a starti care – Miyuki pensò a Midoriya e Shoto – si facciano del male e staranno a guardare mentre cerchi di capire ogni singola mossa, ogni pensiero e ogni strategia, cosa che, - il preside guardò l'orologio – ti ha tenuta sveglia tutta la notte e ti ha spinta ad andare dal professor Aizawa" le sorrise nonostante lei non potesse vederlo.

"E' proprio per questo che la miglior cosa da fare è niente. - continuò – Non sappiamo né quando attaccheranno né se lo faranno. Potremmo stare per settimane con i nervi tesi nell'attesa di una possibile minaccia ma, questo non farà altro che stancarci giorno dopo giorno e impedirci di essere completamente svegli quando attaccheranno per davvero. - Miyuki alzò la testa – Dobbiamo solo stare più in guardia e al minimo sentore, essere pronti." lo sorrise di nuovo.

Conclusa la riunione improvvisata con il preside, sia Aizawa che Miyuki uscirono dal suo ufficio e si incamminarono per i corridoi della scuola completamente deserti. Nessuno dei due proferiva parola ma, nella sua testa, Miyuki aveva un fiume in piena di pensieri, dubbi e paure che non sapeva dove mettere e che temeva l'avrebbero fatta impazzire.

"Dovresti smettere di pensarci." asserì Aizawa una volta raggiunta la loro classe; Miyuki lo guardò "Come ha detto il preside, continuare a crucciarci sulla possibilità che continuino ad attaccare non ci porterà a nulla e poi, se tutti questi anni di lavoro mi hanno insegnato qualcosa, è molto probabile che aspetteranno un bel po' prima di attaccare di nuovo. - si mise le mani in tasca – Sanno benissimo che avrai raccontato dell'accaduto e se sono furbi, sapranno anche che attaccare dopo così poco tempo non farà altro che passare in svantaggio."

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1]Where stories live. Discover now