Cambiamenti

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Dopo aver passato il resto della serata insieme agli altri compagni al piano di sotto, sia Bakugou che Miyuki, che per tutto il tempo avevano continuato a fare come se nulla fosse successo ignorandosi completamente e stando esattamente alla parte opposta l'uno dell'altra, per far sì che nessuno sospettasse nulla, salirono verso le loro rispettive camere insieme a tutti gli altri e continuando a non guardarsi, si chiusero la porta alle spalle e si misero a dormire.

La mattina seguente però, dato che in realtà qualcosa era effettivamente successo tra tutti e due, Miyuki che nemmeno quel giorno era andata a lezione poiché obbligata da Aizawa, rimase con lo sguardo fisso sul soffitto per almeno un'ora dopo essersi svegliata.
Continuava a sentire il respiro di Bakugou sulla sua pelle, il calore delle sue mani e la morbidezza delle sue labbra e, ogni volta che dava un'occhiata alla parete tra il suo letto e l'armadio, non riusciva a non smettere di vedersi insieme a lui in quello che, molto probabilmente, era stato il bacio più bello che avesse dato nella sua vita, nonché il primo.

Ripensando al pomeriggio precedente, Miyuki sentì nuovamente l'ormai familiare sensazione di bruciore sulle guance e non riuscendo a trattenere un sorriso, si rigirò nel letto e affondò il volto nel cuscino per poi fare un respiro profondo.
Non riusciva a smettere di pensare ai suoi occhi, al profumo dei suoi capelli e dei suoi vestiti e, come scolpito nella sua mente, non riusciva a non pensare all'immagine di lui che, senza maglietta la stringeva a sé.
Tuttavia, nonostante questi pensieri continuassero a renderle la testa più leggera, come una piccola macchia d'olio che si va allargando, l'idea che una volta uscita dalla sua stanza Bakugou sarebbe tornato a trattarla esattamente come aveva fatto nei giorni precedenti, continuava ad interferire con i bei ricordi del giorno prima.
Aveva paura che quella fosse stata solo una delle tante volte in cui lui aveva cambiato comportamento nei suoi confronti e che, come aveva già fatto, sarebbe tornato per chissà quale altro assurdo motivo a trattarla con indifferenza e, se davvero sarebbe andata così, Miyuki non era certa che avrebbe avuto la forza di affrontarlo ancora.
Non poteva di certo arrivare continuamente al limite tra la vita e la morte per far sì che lui si comportasse normalmente con lei e, di certo, continuare a vivere in quel loop di amore, odio, morte, amore aveva già iniziato a sfiancarla.

Per quanto quel bacio fosse stato intenso e bellissimo, non poteva lasciare che Bakugou si approfittasse ancora del fatto che lei non fosse, chissà perché, per niente in grado di opporre resistenza.
Solo qualche giorno prima aveva pensato che non avrebbe mai più lasciato nessuno abbattere le sue difese a causa di tutto il dolore che aveva provato e invece, il giorno prima, aveva lasciato che lui rimettesse a posto tutto il casino che aveva fatto e, l'idea che potesse entrare di nuovo e spostare tutto ancora una volta non faceva altro che spingere l'immagine di loro due contro la parete della sua stanza in una delle parti più profonde della sua testa e del suo cuore, in modo che, se lui avesse iniziato a comportarsi esattamente come nelle settimane precedenti, lei prima o poi sarebbe riuscita a dimenticarsene.

Alzando la testa dal cuscino e data un'occhiata alla sveglia sul suo comodino che segnava le nove e mezza, Miyuki decise di uscire dall'involucro caldo delle sue coperte e di andare in bagno a farsi una doccia per riuscire a dare una rinfrescata anche ai suoi pensieri.
Una volta asciugatasi poi, recuperò il telefono che aveva abbandonato la sera prima sulla scrivania e sospirò alla vista dei nuovi sei messaggi di Midoriya che, come aveva fatto la mattina precedente, le mandava in diretta i compiti che stavano assegnando per non farla rimanere indietro.
"Quanti ancora me ne devi mandare?!" gli scrisse dopo due minuti in cui il suo telefono non aveva fatto altro che vibrare.
Dopo qualche secondo di silenzio il suo telefono vibrò di nuovo, questa volta per un messaggio da parte di Kirishima.
"Present Mic ha assegnato una verifica d'inglese per la settimana prossima e io e Kaminari siamo nella merda ti prego devi darci una mano!" Miyuki rise e dopo aver risposto che li avrebbe aiutati di sicuro, posò di nuovo il telefono sul tavolo e riprese a leggere nonostante la sua mente continuasse a vagare altrove.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora