Kirishima si mise a sedere con le gambe incrociate "Da quella sera poi, - spostò lo sguardo sul suo letto – abbiamo iniziato a dormire insieme nel mio letto e da quando siete tornati e lei ha ricominciato a dormire nella sua stanza, non sono più riuscito a riposare."
"Il fatto è che – ricominciò a piangere – quando eravamo da soli era come se fossimo sulla stessa lunghezza d'onda e l'ultimo giorno, sapendo che non sarebbe più stato come prima, ho iniziato a sentirmi morire."
"Perché dici che non sarebbe più stato come prima?" domandò Kirishima dato che, a quanto pareva quelle due settimane erano state importanti per entrambi e non riusciva a spiegarsi il motivo di quel loro distacco.
Bakugou contrasse la mandibola "Perché se avessimo continuato a fare come avevamo fatto durante quei giorni sicuramente voi tutti avreste iniziato a rompere i coglioni con battutine e commenti vari" sbraitò.

Kirishima lo guardò un po' offeso "E in più volevo che tutto ciò che c'era stato rimanesse solo tra noi perché non volevo condividerlo con nessuno – continuò tirando su con il naso – e pensando che se anche l'ultimo giorno avessimo fatto come i precedenti, una volta finito tutto sarebbe stato ancora più difficile resistere perciò, come se anche lei avesse pensato la stessa cosa, siamo rimasti immobili a fissarci per un bel po' prima di andare a dormire nelle nostre rispettive camere." fece un respiro profondo.
"Per tutto il tempo in cui sono rimasto chiuso in camera dopo averla vista andare via – s'inumidì le labbra – sono rimasto sdraiato sul letto con un vuoto nel petto che continuava a spingermi ad uscire dalla mia stanza e ad andare da lei ma, sapevo che se l'avessi fatto non sarei riuscito a trattenermi una volta tornati alla normalità."
"Poi, dopo non so quanto tempo a fissare il soffitto, ho sentito i suoi passi avvicinarsi alla mia porta e, come se l'ossigeno fosse tornato a riempirmi i polmoni, ho aperto la porta ancora prima che lei potesse bussare e l'ho tirata dentro. - guardò la porta con la coda dell'occhio – Siamo stati abbracciati contro la mia porta per chissà quanto e ogni volta che mi era così vicina, non riuscivo a smettere di immaginare cosa si potesse provare nel baciarla tenendole le mani tra i capelli e sentendo il suo profumo sulla mia pelle." strinse i pugni come se quell'immagine gli fosse sfuggita ancora una volta.

"Dormire insieme quella notte è stata la cosa che più mi ha fatto stare bene da quando sono qui e, quando il giorno dopo siete tornati-"
"Aspetta, avete dormito insieme quella notte? - Kirishima ripensò allo strano comportamento di Bakugou quella mattina mentre gli raccontava i dettagli delle sue vacanze – Ecco perché non mi ascoltavi, avevi altro a cui pensare" rise.
Bakugou lo guardò serio "Il punto è che è da lì che le cose hanno iniziato ad andare di merda" ringhiò dando un altro pugno alla parete alle sue spalle.
"E' come se da quando fosse tornato – contrasse la mandibola facendo digrignare i denti – io non riesca più a sentirmi allo stesso modo quando sono vicino a lei, come se i nostri segnali non riuscissero a sintonizzarsi."
Kirishima corrugò la fronte "Quando è tornato chi? Midoriya?"
Bakugou colpì due volte il pavimento a pugno chiuso "Shoto" sputò fuori con i denti stretti come una morsa.

Improvvisamente qualcosa iniziò a mettersi a posto nella mente confusa di Kirishima, il quale, il giorno prima non aveva per niente capito cosa fosse successo per spingere l'amico a farsi tutta la strada a piedi di notte.
"E' per questo che ieri te ne sei andato in quel modo?" Bakugou poggiò la nuca contro il muro "Già" rispose poi ripensando all'immagine di loro due abbracciati nella penombra della cucina.
"E si può sapere perché?" aggiunse l'altro.
"Perché tutti i miei dubbi avevano finalmente avuto una risposta. – strinse i pugni fino a farsi male con le unghie benché fossero corte – Ho sentito la sorella di Shoto – fece un'altra smorfia come se bastasse solo il nome per farlo incazzare – dire che Miyuki era la sua fidanzata e, - rise – come se non bastasse, li ho anche visti abbracciati in cucina."
Ripensando all'espressione che aveva visto nel volto di Miyuki sia qualche giorno prima a colazione, sia per tutta la durata del viaggio in macchina della sera prima, Kirishima scuoté la testa.
"Io non credo che tra di loro ci sia più di una semplice amicizia" asserì serio; Bakugou lo guardò "E tu che cazzo ne sai?" ringhiò come se nella sua testa ormai niente potesse rimuovere quella sua convinzione.
Kirishima ignorò il tono con cui gli aveva appena risposto "Semplicemente perché il suo sguardo quando parla di te o si chiede cosa possa aver fatto per meritarsi un trattamento simile, non è lo sguardo di una persona che non prova determinate cose nei tuoi confronti." strinse le spalle e si stupì di ciò che aveva appena detto.

"Io...Voglio essere un Hero!" [Arc 1]Where stories live. Discover now