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Come ogni mattina, la campana della sorvegliante è pronta a spaccarci i timpani.

Devo ammettere, però, che inizio ad abituarmici.

Prima di fare colazione, vado nel dormitorio maschile, per dare il buongiorno a Davide e a Giordano.

-Buongiorno, principessa. Dormito bene?- mi dice lui, lasciandomi un bacio sulla fronte.

Sbadigliando, annuisco.

-Rispetto ad altre volte molto meglio- rispondo.

Dopo aver salutato anche Giordano, ritorno dalle mie compagne, mettendomi in fila con loro.

Facciamo colazione velocemente, per poi incamminarci verso l'aula.

-Signorina Ferrara- dice la sorvegliante, venendo verso di me.

Io mi alzo all'improvviso, confusa.

-Venga con me- continua, ma non sembra arrabbiata.

Inizio subito a ripercorrere mentalmente la mai ultima giornata.

-Non mi pare di aver fatto nulla di male...-

-Chi ha detto che ha fatto qualcosa di male?- mi interrompe lei.

Io rimango a riflettere.

-Beh, quando si va dal preside ci deve essere un motivo-

-Non ho detto neanche che andrà dal preside, signorina- aggiunge, sorridendo.

Io tiro un sospiro di sollievo.

-Va bene, allora. Sono pronta-

La sorvegliante inizia a camminare, e io la seguo, incuriosita.

-Mammaaa, a me fanno male le gambe!-

-Shhh, sei in piedi solo da cinque minuti!-

Nel sentire quelle voci, sento un'ondata di felicità travolgermi.

Le potrei riconoscere tra un migliaio.

Sono mia madre e mia sorella.

La sorvegliante apre la porta, facendosi da parte per farmi passare.

-MAMMA!- esclamo io, correndole tra le braccia.

-FEDE!- risponde mia sorella, correndo a sua volta verso di me.

Non posso fare a meno di scoppiare a piangere, pur sempre con un grande sorriso in faccia.

-Siete...siete veramente qui?- dico io, mentre mia mamma mi accarezza i capelli.

-Si, tesoro, siamo qui- risponde, sorridendomi.

Io la abbraccio di nuovo, per poi dare un bacio sulla fronte a mia sorella.

-Mi siete mancate tantissimo, davvero. E, caspita, non avrei mai pensato di dirlo- commento, ridendo e piangendo contemporaneamente. 

-Hai stupito anche me, non te lo nascondo- risponde mia mamma, ridendo anche lei.

-Ora passiamo alle cose importanti- riprendo io, fingendomi seria.

-La mia divisa di Serpeverde...come sta?-

Sia mia madre che mia sorella scoppiano a ridere.

-SONO SERIA! NON LA HAI BUTTATA COME HAI MINACCIATO PIU' VOLTE, VERO?-

-No, non l'ho buttata. E si, sta bene

-L'altro ieri ho spezzato la tua bacchetta...- aggiunge mia sorella.

-COSA??- urlo io, rivolgendomi a mia madre.

-L'HO AGGIUSTATA! L'ho aggiustata, tranquilla- risponde subito lei.

-I miei poster? Il cero dei One Direction? Tutto dove li ho lasciati?-

Lei annuisce, sorridendo.

-E in realtà...- riprende dopo un pò.

Io trattengo il respiro.

-...c'è un motivo per cui siamo qui-

-Oh, quale?- chiedo io, incuriosita.

-Vedi, sono stata chiamata per un colloquio dal preside-

-Bene, direi. Ti dirà che sono la reincarnazione del demonio e cose così-

-Fede!- 

Io rido.

-Non dirmi che non hai migliorato il tuo comportamento neanche un pò?-

-Beh...diciamo un pochino pochino-

Lei alza gli occhi al cielo.

Proprio in quel momento, la sorvegliante entra nella stanza.

-Signora, il preside può riceverla. Signorina, lei può andare con lei. Resterò io con la bambina- dice, avvicinandosi a mia sorella.

-Mi raccomando, fai la brava- le raccomando io, facendole l'occhiolino.

Lei ricambia il mio gesto, sorridendo.

Usciamo dalla stanza, entrando in quella del preside.

❝ 𝐓𝐇𝐀𝐓 𝐃𝐀𝐌𝐍 𝐒𝐌𝐈𝐋𝐄 ❞ || 𝑫𝒂𝒗𝒊𝒅𝒆 𝑽𝒂𝒗𝒂𝒍𝒂̀Where stories live. Discover now