Shiver || Michael Clifford

By accolasvoice

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«Respingo tutti quanti, non prenderla sul personale.» highest rank in fanfiction #1 More

cast
Prologue.
1. A New Beginning
2. Echo
3. Cookies
4. Little crush
5. Moe
6. Rain And Green Eyes
7. Melting
8. Innocent
9. Overthinking
10. Bravery
11. Confessions
12. Brothers
13. Battleships
14. Miss Marple
15. Challenge
16. Revenge
17. Affection
18. Nightmares
19. Madness
20. Sweatshirt
21. Awkward
22. Feelings
23. Let Me In
24. You
25. The First Time
26. Feel Again
28. The Last Time
29. Remember
30. Change My Mind
31. Up
32. She Is The Sunlight
33. I Won't
34. You And Me
35. Tear Me In Two
36. Best Of Me
37. Sweet Despair
38. I Will Be
THANKS.
39. Broken
40. No More Lies
41. Demons
42. Wasted
43. Everything Has Changed
44. All About Us
45. Look After You
46. Sparks
47. Unbreakable
48. Holding On And Letting Go
49. Mine For A Night
50. Reason
51. Hush Hush
52. Can't Stop
53. This Love
54. Find My Way Back
55. Firefly
NON ODIATEMI
It All Ends.
Ringraziamenti
Characters Ask

27. Make Me Fall

54.3K 2.8K 2.1K
By accolasvoice


So make me fall in love
Even if I get hurt
I'll be the only fool in the world.

[Make Me Fall - Nina Nesbitt]

--------------------

LUKE.

Rimasi lì seduto a fissare il vuoto per chissà quanto. Non mi sarei mai aspettato che Michael esplodesse in quel modo e che mi urlasse contro con tanto astio. Sapevo che era turbato a causa dell'incontro con Georgia, ma non immaginavo che lo fosse fino a quel punto, e soprattutto non immaginavo che ci stesse ancora così male.

Non ero arrabbiato con lui per quello che aveva detto, per quanto le sue parole fossero state dure, perché, in fondo, sapevo che aveva ragione. Non avevo idea di cosa volesse dire ritrovarsi con il cuore spezzato, non avevo idea di cosa volesse dire amare.

Fino a quel momento non avevo mai dato importanza alla cosa; tutto ciò che volevo era divertirmi senza preoccupazioni e senza finire invischiato in una di quelle relazioni in cui la tua ragazza ti fa reggere la sua borsetta di Prada mentre fa shopping; ma vedere l'effetto che l'amore poteva avere su una persona, per quanto a volte potesse essere distruttivo e spaventoso, mi fece sentire come se mi stessi perdendo qualcosa, come se non fossi mai stato completo.

Buffo. Io, Luke Hemmings, don Giovanni da strapazzo, non mi sentivo completo perché non avevo mai amato.

Risi brevemente di me stesso e mi alzai, passandomi una mano nei capelli e scompigliandoli leggermente.

Volevo scoprire cosa si provasse nel sentire le fantomatiche farfalle nello stomaco, cosa si provasse ad avere qualcuno a cui mandare la buonanotte ogni sera, cosa si provasse a passare un'intera giornata standosene sul divano abbracciati a guardare uno stupido film d'amore in cui il finale è scontato sin dall'inizio, cosa si provasse a mettere la felicità di qualcun altro prima della propria. Ebbene si, io volevo innamorarmi.

Risi ancora una volta di me stesso e poi mi incamminai a passo spedito verso la scala che mi avrebbe condotto al di fuori dell'edificio 6, sapendo esattamente dove avrei dovuto dirigermi.

-------------------

Ok, quando avevo detto di sapere esattamente dove avrei dovuto dirigermi avevo ovviamente sopravvalutato le mie doti di orientamento, ma alla fine (dopo aver sbagliato edificio per tre volte consecutive) ero giunto a destinazione.

Bussai in modo deciso alla porta su cui si leggeva il numero 137 e mi stampai un gigantesco sorriso sul volto; che però morì quando mi ritrovai davanti un tizio con dei riccioli biondi, sottili occhi castano scuro e una strana camicia a quadri verdi e rossi, che mi osservò con un sopracciglio alzato.

- Posso fare qualcosa per te? - domandò, mantenendo la sua espressione confusa.

- Io, uhm... Cercavo Claire. - replicai, dondolandomi avanti e indietro sui talloni.

- Claire Montgomery? -

- Si, lei. - annuii, grattandomi la nuca.

- Stanza 134, è quella subito accanto alle scale. - mi spiegò, indicandomi con il dito la direzione che avrei dovuto seguire. Io l'avevo detto che la memoria non era mai stata il mio forte.

- Grazie amico. - gli sorrisi. - E bella camicia. - Lui annuì, non abbandonando la sua espressione confusa, e chiuse la porta.

Raggiunsi finalmente la stanza giusta e bussai, stampandomi di nuovo un gigantesco sorriso sul viso. Questa volta ad aprire fu proprio Claire, che prima aggrottò le sopracciglia e poi mi sorrise leggermente, mettendo in mostra due adorabili fossette ai lati della bocca sottile.

- Luke? - domandò, ancora confusa dalla mia visita inaspettata.

- Fammi innamorare di te. - esclamai, in tono estasiato.

Lei spalancò gli occhi e uscì dalla camera, probabilmente per evitare che la sua coinquilina origliasse la conversazione; ma prima che chiudesse la porta, vidi quest'ultima rivolgere ad entrambi un'occhiata sconcertata.

- Come scusa? - chiese, con le sopracciglia alzate e gli occhi ancora spalancati.

- Fammi innamorare di te! - ripetei, mantenendo il mio sorriso.

- Sei ubriaco, per caso? -

- No che non sono ubriaco! - sbuffai. - Sono estremamente serio. -

Lei inclinò un pochino la testa e mi rivolse un mezzo sorriso. - Non puoi andare in giro a chiedere alla gente di farti innamorare. -

- Perché tutti quanti continuate ripetermi che non posso fare questo o quello? - sbottai, alzando gli occhi al cielo. - Non posso chiedere ad una persona se è vergine, non posso chiedere ad una ragazza se ha il ciclo... -

- Beh, sono domande un po' personali, non credi? - rise lei brevemente, appoggiandosi alla porta con la schiena.

- E perché non posso chiedere a te di farmi innamorare? - domandai, in tono lamentoso.

- Non è una cosa che puoi semplicemente chiedere. - rise ancora, incrociando le braccia al petto. - Una persona non può decidere di chi innamorarsi o chi far innamorare. -

- Ma tu hai una cotta per me. - le rivolsi un'occhiata maliziosa, avvicinandomi leggermente e vedendola avvampare.

- Io non... - balbettò, cercando di coprire il rossore ormai palese sulle sue guance con i lunghi capelli castani. - Io non l'ho mai detto. -

- E cosa avresti detto, allora? - chiesi sfacciatamente, avvicinandomi ancora.

- Che... Solo che sei carino. - ammise, abbassando lo sguardo.

Risi leggermente, rapito dalla tenerezza della ragazza che mi stava di fronte. Era adorabile quando era imbarazzata. - Anche tu sei carina. -

La vidi arrossire ulteriormente e muoversi a disagio a causa della vicinanza che avevamo raggiunto, ma poi alzò i suoi grandi occhi chiari nei miei e riacquistò un po' di sicurezza. - Moe mi ha parlato di come ti comporti con le ragazze. -

- E? - Ormai stavo sussurrando, sicuro che mi avrebbe sentito anche se la mia voce fosse stata così bassa.

- Io non sono così. - scosse la testa, senza spostare gli occhi dai miei. - Non verrò a letto con te e accetterò che tu dimentichi il mio nome solo perché sei un bel ragazzo. -

Arrivai ad essere esattamente di fronte a lei e poggiai le mani ai lati della sua testa, incurante del fatto che fossimo nel corridoio di un edificio pieno di studenti e che chiunque avrebbe potuto vederci in quella posizione così insolita.

- Moe ti ha raccontato di Jenna. - La mia fu più un'osservazione che una domanda, e lei si limitò ad annuire lentamente.

Mi abbassai fino a raggiungere il suo orecchio destro, e i suoi capelli mi solleticarono leggermente il naso. - Io non ti ho chiesto di venire a letto con me, Claire. O almeno, non ancora. - sussurrai, sentendola irrigidirsi per un attimo. - Ti ho chiesto di farmi innamorare di te. -

Rimasi in quella posizione ancora per qualche secondo, poi mi spostai nuovamente di fronte a lei e i nostri nasi si sfiorarono quasi.

- Luke, non ho idea di cosa vuoi che io faccia. - soffiò lei, lanciando una breve occhiata alle mie labbra.

- Insegnami cosa vuol dire avere una relazione, fai in modo che io non voglia nessun'altra ragazza. - le spiegai, abbassando ulteriormente il tono della mia voce. - Fammi innamorare di te. -

La sentii sospirare e il suo respiro caldo raggiunse le mie labbra, poi vidi comparire un piccolo sorriso ironico sul suo volto. - Inizia col guardare una tonnellata di commedie romantiche, allora. - rise brevemente, abbassando la maniglia della sua porta e aprendola alle sue spalle. - Non sono solo io che devo fare innamorare te, Luke, la cosa è a doppio senso. - sussurrò, prima di sparire nuovamente in camera, lasciandomi allibito... e terribilmente eccitato, in realtà.

Risi tra me e me, passandomi una mano tra i capelli, e iniziai a scendere le scale per tornare al mio dormitorio.

Se mai qualcuno fosse stato in grado di farmi innamorare, quella sarebbe stata decisamente Claire Montgomery.

---------------

MOE.

Mi sedetti sugli spalti tra Jenna e Luke, che prontamente stavano già litigando per Dio solo sa cosa.

- Shiver, perché hai dovuto far venire anche lui? - si lagnò la mia coinquilina, appoggiando la testa sulla spalla di Lux, che era seduta accanto a lei.

Del nostro strano ed eterogeneo gruppo, soltanto noi quattro stavamo aspettando l'inizio della partita di football che aveva tenuto in subbuglio praticamente l'intero college per tutta la mattinata. Io ero lì perché lo avevo promesso a Nolan, Jenna perché, a quanto pare, adorava il football, Lux perché non poteva più sopportare la sua coinquilina e le sue amiche oche che si erano stabilite in camera sua dal giorno precedente, e Luke... beh, perché era Luke, e non aveva nulla di meglio da fare.

- Non l'ho portato io, è venuto per i fatti suoi. - alzai le spalle.

- Ma tu sei felice che io sia qui. - mi sorrise lui, con la sua solita faccia da bambino, poggiando la guancia sulla mia spalla e facendo gli occhi dolci.

- Sarei più felice se voi due la smetteste di litigare, una buona volta. - sbuffai e lo scrollai via da me.

- Questa sera tu e Colton andrete a cena con vostra zia Beth? - domandò Jenna, tentando di cambiare argomento.

- Si, oggi è al campus per prendere un caffè con Monroe, e stasera ci porta a mangiare la pizza nel ristorante dove andava sempre quando studiava qui. - le spiegai.

- Tua zia e Monroe? - chiese, mostrandomi per l'ennesima volta la sua migliore espressione da pettegola.

- Si. - annuii, esibendomi in una smorfia disgustata.

- Beh, magari questo ti farà ottenere un voto più alto al suo esame. - ammiccò lei, ridendo brevemente.

- Jenna! - la rimproverai, alzando gli occhi al cielo e facendola ridere maggiormente.

- E invece quando hai intenzione di partire per tornare ad Aberdeen? - domandò Lux. Era ancora una ragazza piuttosto chiusa e taciturna, ma quando non c'era troppa gente intorno sapeva anche essere molto simpatica, e lei e Jenna andavano insolitamente d'accordo, nonostante i loro caratteri così discrepanti.

- Tornare ad Aberdeen? - si intromise Luke, aggrottando le sopracciglia.

- Si, tra un paio di giorni inizierà la finestra esami di novembre e, siccome io sono una matricola e non ho appelli disponibili, ho deciso di tornare a casa per un po'. - alzai le spalle.

Ci avevo ragionato a lungo, indecisa se tornare ad Aberdeen fosse davvero la cosa migliore da fare, e alla fine, visto anche tutto ciò che era accaduto nell'ultimo periodo, avevo convenuto che allontanarmi per un po' dal campus e soprattutto dalle persone che vi alloggiavano, non avrebbe potuto che giovarmi. In più, Beth era entusiasta del fatto che volessi passare un po' di tempo insieme a lei.

- E quanto starai via? - domandò Luke, inclinando leggermente la testa.

- Partirò non appena le lezioni saranno sospese e starò via per cinque giorni, circa. - replicai, dondolando i piedi avanti e indietro.

- Tu quanto starai via, Jen? - le domandai, mordendomi l'interno della guancia.

- Partirò qualche giorno dopo di te, ma starò via un pochino di più. Forse una settimana. - alzò le spalle lei, spostando una ciocca dei suoi capelli biondissimi dietro l'orecchio.

- L'hai già detto a Col? Lui rimarrà qui a fare il secchione come sempre. - ridacchiai io.

- Si, ne abbiamo parlato. - sorrise lei. - Tu invece lo hai già detto al bel quarterback? - ammiccò Jenna, facendo cenno a Nolan con il capo.

- Si, ieri siamo usciti e gliel'ho accennato. - alzai nuovamente le spalle, sporgendo in fuori il labbro inferiore.

- Siete usciti? - quasi urlò lei, facendo alzare gli occhi al cielo a Luke. - Perché non mi hai detto nulla? -

Non l'avevo fatto apposta, in realtà; solo che non ero ancora abituata ad avere una migliore amica con cui parlare di queste cose. Mi ero sempre tenuta tutto per me, anche perché non ero a mio agio a parlare di ragazzi con mio fratello, e non ero mai rimasta in un luogo a lungo abbastanza da farmi amiche a cui raccontare della mia vita sentimentale.

- Scusa. - le sorrisi, in modo colpevole.

- E come è andata? Di che avete parlato? Lui ti ha baciata? - domandò a raffica, sempre più elettrizzata.

Io raccolsi le gambe al petto, appoggiando la schiena al gradino dietro di me, e sorrisi brevemente. - Abbiamo soltanto preso un caffè è parlato un po'. -

- Ma lui ti piace. - sentenziò lei, osservandomi con le sopracciglia inarcate.

- Non lo so. - replicai sinceramente, alzando le spalle.

Nolan era davvero un bravo ragazzo: gentile, educato, divertente e molto affascinante, ma non ero totalmente sicura di cosa provassi nei suoi confronti. Stavo bene quando ero con lui, ma le cose erano... fin troppo facili.

Probabilmente c'era qualcosa di sbagliato in me se pensavo una cosa simile, ma non potevo farci nulla: con lui non mi sentivo come quando ero con...

Bloccai immediatamente il flusso dei miei pensieri, schiaffeggiandomi mentalmente per l'idiozia che stavo per tirare fuori, e tornai a concentrarmi su quello che stavano dicendo i miei amici.

C'era davvero qualcosa di sbagliato in me.

- Claire ha intenzione di tornare a casa? - domandò Lux, cambiando argomento.

- Si, prenderà un treno venerdì mattina. - le rispose Luke, facendomi voltare verso di lui con occhi assottigliati.

- Che c'è? - mi chiese, alzando un sopracciglio.

- Tu come lo sai questo? -

- Oh, ehi, guarda, stanno cominciando. - bofonchiò lui, lasciandosi andare ad una piccola risata nervosa.

Continuai ad osservarlo di sottecchi ancora per qualche istante, poi sospirai e spostai la mia attenzione sul campo. Quel ragazzo mi stava nascondendo qualcosa e, trattandosi di Luke, non poteva essere nulla di buono.

Non capii cosa successe durante il gioco per quasi tutto il tempo, ma Jenna mi spiegò che Nolan era stato davvero fenomenale; aveva segnato il punto della vittoria a dieci secondi dalla fine, sorpassando tre tizi grandi quanto armadi a due ante e uscendone del tutto illeso. La mia coinquilina non la smetteva più di esultare e, presa dall'entusiasmo del momento, arrivò persino ad abbracciare Luke; ma poi si staccò da lui e si esibì in un'espressione disgustata, che fece ridere sia me che Lux.

Vidi le due squadre correre verso gli spogliatoi e il pubblico iniziare a sciamare verso le scalinate per abbandonare il campo, così anche io mi alzai, ma, prima che potessi muovere anche solo un passo, Jenna mi afferrò per un polso e mi fece voltare nuovamente. Uno dei giocatori, che riconobbi immediatamente, stava salendo velocemente le gradinate nella nostra direzione.

- Che stai facendo? - gli domandai, ridendo brevemente, quando ci raggiunse.

Nolan si tolse il casco e si passò una mano nei capelli che gli si erano leggermente attaccati alla fronte a causa del sudore, poi mi rivolse un piccolo sorriso. - Faccio quello che avrei dovuto fare già da un po'. -

- Di che stai... -

Le mie parole furono improvvisamente interrotte dalle sue labbra, che si posarono delicatamente sulle mie. Spalancai gli occhi e mi irrigidii per un secondo, colta di sorpresa dal suo gesto inaspettato.

Dopo qualche istante di esitazione, ricambiai il suo bacio, ma, dovetti ammetterlo, il mio istinto rimase comunque quello di staccarmi da lui.

Quel bacio non sembrava giusto, lui non era quello giusto.

So make me fall in love
Even if I get hurt
I'll be the only fool in the world
Just make me fall in love.

------------

Si, lo so, volete uccidermi per più di una ragione. Ma ehi, ormai credo di avere più maledizioni addosso io che chiunque altro al mondo!
A parte gli scherzi, scusate se ci ho messo così tanto ad aggiornare, ma la sessione invernale mi ha letteralmente distrutta e non ho avuto nemmeno un secondo per mettermi a scrivere. Spero che almeno per questo mi perdonerete. Cercherò di tornare ad aggiornare con regolarità, promesso!

VORREI AVERE LE VOSTRE OPINIONI SU COSA ACCADRÀ DOPO, CHISSÀ, MAGARI PRENDERÒ SPUNTO DA UNA DELLE VOSTRE IDEE!

Grazie come sempre, un abbraccio gigante ad ognuno di voi.

Love you all,
accolasvoice.

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