Shiver || Michael Clifford

By accolasvoice

3.1M 165K 88.3K

«Respingo tutti quanti, non prenderla sul personale.» highest rank in fanfiction #1 More

cast
Prologue.
1. A New Beginning
2. Echo
3. Cookies
4. Little crush
5. Moe
6. Rain And Green Eyes
7. Melting
8. Innocent
9. Overthinking
10. Bravery
11. Confessions
12. Brothers
13. Battleships
14. Miss Marple
15. Challenge
17. Affection
18. Nightmares
19. Madness
20. Sweatshirt
21. Awkward
22. Feelings
23. Let Me In
24. You
25. The First Time
26. Feel Again
27. Make Me Fall
28. The Last Time
29. Remember
30. Change My Mind
31. Up
32. She Is The Sunlight
33. I Won't
34. You And Me
35. Tear Me In Two
36. Best Of Me
37. Sweet Despair
38. I Will Be
THANKS.
39. Broken
40. No More Lies
41. Demons
42. Wasted
43. Everything Has Changed
44. All About Us
45. Look After You
46. Sparks
47. Unbreakable
48. Holding On And Letting Go
49. Mine For A Night
50. Reason
51. Hush Hush
52. Can't Stop
53. This Love
54. Find My Way Back
55. Firefly
NON ODIATEMI
It All Ends.
Ringraziamenti
Characters Ask

16. Revenge

44.1K 3K 1.4K
By accolasvoice

MICHAEL.

Guardai la ragazzina, poi la bottiglia e dopo ancora la ragazzina. Aveva gli occhi spalancati e il colore era fluito via dal suo volto, lasciandola pallida come un cadavere.

Quei maledetti fischi riempirono nuovamente la stanza, ora seguiti anche da risate e commenti indistinti. Erano tutti increduli da ciò che era appena accaduto, ma il più sorpreso di tutti, senza ombra di dubbio, ero io.

Quando la vidi alzarsi in modo incerto ed attraversare il cerchio quasi in punta di piedi, il mio cuore fece una capriola. Non potevo credere di averla spinta a partecipare a quello stupido gioco, ma che diavolo mi era passato per la testa?

Abbassai lo sguardo inconsapevolmente, proprio mentre lei si sedeva di fronte al mio migliore amico. Avevo uno strano senso di vuoto allo stomaco e le mani mi formicolavano tremendamente, forse perché stavo stringendo i pugni a tal punto da arrivare quasi a perforarmi i palmi con le unghie. Ma che mi stava succedendo?

Alzai nuovamente il capo e, controvoglia, rivolsi la mia attenzione a ciò che anche tutto il resto della stanza stava guardando.

Luke tratteneva a stento le risate, sorridendo sfacciatamente come faceva sempre, mentre la ragazzina era palesemente a disagio e non la smetteva più di rigirarsi l'orlo dell'ennesima felpa troppo larga tra le mani.

- Io te l'avevo detto che prima o poi ci sarebbe stato qualcosa tra di noi. - ridacchiò Luke, tirando il piercing che aveva al labbro. Era un gesto che faceva molto spesso, soprattutto quando era soprappensiero o quando voleva attirare l'attenzione di una ragazza.

- È già piuttosto imbarazzante così, non tirarla tanto per le lunghe. - bisbigliò lei, cercando di farsi sentire soltanto dal mio amico.

Ma io percepii le sue parole chiaramente e, per questo, fui uno dei pochi a comprendere il motivo della breve risata di Luke. Lui era completamente a suo agio, non che la cosa mi stupisse, ma se davvero la ragazzina era soltanto una sua amica, non avrebbe dovuto essere leggermente a disagio?

Fu a quel punto che capii. Era stato Calum a dirmi che tra di loro non c'era nulla, ma magari Luke glielo aveva semplicemente tenuto nascosto, magari lui e la ragazzina si baciavano ogni giorno. In quel caso, lei sarebbe stata ancora peggio di ciò che pensavo.

- Sei pronta, Moe? - le domandò lui, sorridendole nuovamente.

La ragazzina semplicemente annuì e Luke si sporse verso di lei, facendo toccare i loro nasi e ridendo nuovamente. Subito dopo, si alzò sulle ginocchia, tirando anche lei con sé e, infine, poggiando delicatamente le labbra sulle sue.

Mi resi conto soltanto in quel momento di star trattenendo il respiro, soltanto quando le mani di Luke si spostarono sui fianchi della ragazzina, cercando un maggior contatto con il suo corpo, e quelle di lei, a loro volta, si alzarono verso di lui.

Realizzai immediatamente cosa stava per fare: stava per poggiare le sue piccole mani gelide sulle guance del mio amico; oppure le avrebbe avvolte tra i suoi capelli.

Lo sapevo per certo. Lo sapevo perché... perché anche io l'avevo baciata, e il pensiero che stesse per fare con Luke ciò che aveva fatto con me, mi fece provare un improvviso ed inspiegabile moto di rabbia.

Strinsi gli occhi, ma mi obbligai a non distogliere lo sguardo, volendo, mio malgrado, avere la prova che ciò che credevo fosse la verità.

Le mani della ragazzina salirono incerte e tremanti, ma, invece di raggiungere uno dei due punti da me supposti, si fermarono sulle spalle di Luke, e non si strinsero a lui, ma bensì cercarono di spingerlo via delicatamente.

Notai distintamente il sorriso sulle labbra del mio amico, nonostante fossero ancora attaccate a quelle di lei, un secondo prima che si separassero. Si era accorto anche lui di quel gesto, ma, invece di offendersi, l'aveva presa sul ridere.

- Hai problemi col contatto umano anche quando baci le persone, Moe? - bisbigliò, mentre il frastuono tornava a regnare sovrano nella stanza.

- E tu dovevi davvero verificare se fosse così in quel modo? - replicò lei, coprendosi gli occhi con le maniche della felpa e alzandosi subito dopo, abbandonando il cerchio e sparendo chissà dove, senza prestare attenzione a tutti i commenti e agli sguardi su di lei.

- Prossimo giro? - domandò Luke, assumendo nuovamente la sua espressione sfacciata ed ammiccante, ma non prima di aver lanciato un'occhiata preoccupata alla ragazzina.

Senza aggiungere un'ulteriore parola, mi alzai a mia volta, recuperai un'altra birra e mi incamminai nella stessa direzione in cui era andata lei.

MOE.

Uscii nel cortile sul retro e presi un respiro profondo.

Ma che diavolo mi era saltato in mente? Io non ero fatta per quel tipo di cose, non baciavo uno dei miei più cari amici solo per uno stupido gioco.

Mi portai le mani alle tempie e presi un altro respiro, lasciandomi poi cadere su uno dei gradini che avevo appena sceso.

Non mi sarei aspettata di trovare il cortile deserto, ma ringraziai il cielo quando mi resi conto che non vi era anima viva; soltanto io e il cielo stellato sopra la mia testa.

Nonostante quel pomeriggio le nuvole non fossero scomparse nemmeno per un secondo, ora era tutto sereno; tutto il contrario della tempesta che mi si agitava dentro.

Era stato solo un bacio e Luke rimaneva semplicemente un mio amico, ma Nolan aveva una cotta per me e, anche se non eravamo nemmeno lontanamente paragonabili ad una coppia, io mi sentivo come se l'avessi tradito. Io non... non volevo tradire le persone, non volevo essere come Georgia.

Oddio Michael!

Mi portai una mano alla bocca e spalancai gli occhi. Lui era proprio accanto a me e Luke durante il bacio, e se si fosse sentito tradito anche da me?

Fui invasa dal panico per una decina di secondi, ma poi scossi la testa e appoggiai i gomiti sulle ginocchia, lasciando poi cadere la mia testa sulle mani. Ma che mi prendeva?

Mike mi aveva baciata, si, ma aveva anche reso chiaro che era stato un errore dovuto alla mancanza di luce, quindi perché mai avrebbe dovuto sentirsi tradito da me?

Dovevo decisamente farmi meno paranoie.

Alzai di nuovo il capo e tornai ad osservare il cielo stellato, rilassandomi leggermente, ma rabbrividendo a causa della brezza gelida, tipica delle notti scozzesi.

Dopo alcuni minuti, sentii la portafinestra scorrevole aprirsi alle mie spalle, ma mi limitai ad alzare gli occhi al cielo, senza voltarmi. - Non ho nulla da dire, Jen. -

La persona che avevo supposto essere la mia coinquilina non si sedette accanto a me, ma qualche gradino più in su, lasciandomi vedere soltanto le sue scarpe, decisamente da uomo. A quel punto, allora, mi voltai lentamente e incontrai gli occhi dell'unica persona che non mi sarei aspettata di trovarmi davanti.

Occhi verdi. Gli occhi di Michael.

Aveva in mano un'altra birra e il cappuccio della spessa felpa nera era calato sui suoi ambigui capelli bianchi e neri. Tornai ad osservare il cielo, sperando invano che dicesse qualcosa e rabbrividendo nuovamente a causa del freddo.

Gli unici suoni ad accompagnare il nostro silenzio erano la musica che rimbombava dall'interno della casa ed i miei denti che sbattevano fastidiosamente tra di loro per l'eccessivo freddo. Sarei potuta tornare dentro a prendere la mia giacca, ma non mi andava di incontrare quella massa di persone ubriache e, soprattutto, non me la sentivo di affrontare uno degli interrogatori di Jenna, quindi preferii restarmene lì a congelare, insieme ad un ragazzo che probabilmente non avrebbe detto una parola.

Tirai su con il naso e sentii Michael muoversi alle mie spalle. Ero tentata di voltarmi per scoprire cosa stesse facendo, ma in realtà non ce ne fu bisogno, perché lo capii quando la sua felpa mi piovve in grembo.

Alzai leggermente l'indumento e mi girai per rivolgergli un'occhiata confusa, trovando il suo sguardo altrove.

Gli porsi la felpa, capendo che senza quella sarebbe morto dal freddo, e lui finalmente abbassò gli occhi nella mia direzione. - Stai congelando. Ti sento battere i denti da qui. -

Alzai le sopracciglia e spalancai gli occhi, stupita dal fatto che finalmente avesse detto qualcosa, ma cercai di ricompormi subito. - Così sarai tu a congelare. -

Alzò le spalle e prese un sorso della sua birra, lasciandomi intendere che probabilmente quello era il massimo di dialogo che avrei ottenuto da lui.

- Avevi detto che non ci sarebbe stato sempre qualcuno pronto a salvarmi. - bisbigliai, tornando a guardare il cielo, ma appoggiandomi al muretto che delimitava gli scalini, così da poterlo vedere di traverso.

Lo sentii sospirare pesantemente. - Mettiti quella dannata felpa, o ti verrà un accidente. -

Il tono deciso della sua voce mi diede la spinta finale per indossare l'indumento. Me lo infilai a fatica, dati il suo spessore e la misura decisamente troppo grande per il mio corpo minuto, ma, una volta sistemato, mi sentii avvolgere da un calore a lungo desiderato e anche da quello che dedussi essere l'odore di Michael.

Non ero in grado di definirlo con chiarezza: sapeva di pulito, ma vi sentivo anche la traccia di un qualche profumo o bagnoschiuma da uomo. Era buono e si addiceva benissimo a lui; come se anche il suo odore mi gridasse il suo nome.

- Grazie. - bisbigliai, tirando le maniche a coprirmi le mani congelate.

Lui annuì brevemente, sporgendo un pochino in fuori il labbro inferiore e prendendo un altro sorso di birra subito dopo.

Il silenzio calò nuovamente tra di noi ed io tornai a scrutare il cielo, finalmente riscaldata dal lieve tepore che mi aveva regalato la sua felpa.

Non so per quanto tempo restammo fermi e zitti in quella posizione, ricordo soltanto che ad un certo punto fui molto vicina ad addormentarmi; ma la voce di Michael mi riportò alla realtà, stupendomi ancora una volta per essere uscita dalla sua bocca sempre così taciturna.

- Lo hai spinto via. - bisbigliò e, senza il bisogno di ulteriori chiarimenti, seppi a cosa si stava riferendo.

Restai in silenzio per qualche secondo, soppesando le sue parole e cercando una risposta sensata; ma alla fine optai per dirgli ciò che di più vicino alla verità mi venne in mente. - Il contatto umano non è il mio forte. -

Di nuovo silenzio.

- Però non lo hai fatto con me. -

Oh.

Mantenni lo sguardo fisso sul cielo e cercai di non dare a vedere il disagio che stavo provando in quel momento. Perché diavolo ora gli veniva in mente di fare una considerazione del genere?

Mi spremetti le meningi alla ricerca di una risposta che mi tirasse fuori dai guai e alla fine ebbi l'illuminazione.

Mi alzai lentamente, sfilai la sua felpa dalla testa, gliela porsi e, guardandolo dritto negli occhi, alzai le spalle e replicai, con un tono che mi parve addirittura convincente: - Già, beh, sembravi carino sotto la pioggia. Forse a causa della mancanza di luce. -

A quel punto, senza attendere un suo commento, tornai nella confraternita, soddisfatta della mia piccola vendetta personale.

---------------------

Se alla fine del capitolo precedente mi odiavate, ora vorrete probabilmente darmi fuoco. So che tutti vi aspettavate un bacio tra Moe e Mike, ma lo ritenevo troppo scontato e inoltre avevo programmato che accadesse qualcosa con Luke già da un po'.
Spero di avervi rincuorato leggermente con il breve scambio di battute sulle scale, almeno.
Ancora una volta vi ringrazio immensamente per i voti e i meravigliosi commenti, mi rendete sempre felice e vi adoro.

love you all,
accolasvoice.

Continue Reading

You'll Also Like

734K 43.2K 45
Per sopravvivere alla St Jude High School serve solo una cosa: popolarità. Charlotte Collins, conosciuta da tutti come Charlie, ha lottato con le ung...
171K 6.9K 67
«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da secon...
72K 2.3K 65
perché ho gli occhi molto più cechi del cuore e non sono mai riuscita a vederci amore... rebecca chiesa, sorella di federico chiesa, affronta la sua...
2.1M 164K 44
📌Attenzione. Si rischia di ridere, amare e odiare i personaggi, e perché no, ritrovarsi in un mare di lacrime. Buona lettura.🌻 📌Non fermatevi ai...