Yellow Chat

By Clay985

59.6K 5.9K 2.3K

Monica, benestante e viziata, è stufa di non avere uno scopo nella vita e accetta di lavorare per Yellow Chat... More

Prologo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
Epilogo

32

729 69 50
By Clay985

Ventinove omicidi e forse altri non ancora scoperti. Cifre che avrebbero spaventato anche l'essere umano meno impressionabile al mondo e difatti l'effetto di quelle parole provocò sgomento nei volti di Andrea, dei due giovani Poliziotti e in quelli dei genitori di Monica, la quale invece rimase impassibile in volto, nonostante i battiti del cuore avessero iniziato ad aumentare all'impazzata e i muscoli del proprio corpo sembrassero incapaci di reagire. 

Quello che aveva sentito suonava come una condanna a morte inevitabile e il terrore che provava in quel momento non l'avrebbe salvata dalle sue pessimistiche speranze per il futuro. La mano era stretta ancora in quella di Andrea, ma anche se lui avesse combattuto con tutte le forze per proteggerla, poteva non bastare. Più di una volta Scoiattolo si era dimostrato più furbo e intelligente, quasi si trattasse di un essere dotato di poteri sovrannaturali e una mente superiore alla norma.

Ha compiuto i suoi macabri omicidi in inverno, rifletté Monica e lui me l'aveva detto fin dall'inizio. Ricordò la loro prima conversazione telematica, in cui Scoiattolo le aveva spiegato l'origine del suo bizzarro nickname. Certo, dalle sue parole non sarebbe mai potuto giungere a capire la verità, ma la Monica di allora era troppo stupida e infantile per capire in quale pasticcio si stesse cacciando.

A quel punto si rese conto che era sta lei a risvegliarlo da un letargo che durava da alcuni anni e se non fosse stata così stupida da provocarlo, forse non si sarebbe trovata in quella situazione. Lo stesso maniaco aveva tentato di tenerla alla larga, spinto forse dalla coscienza o da chissà cosa, ma lei aveva insistito, creando in lui quel morboso interesse, un concentrato di amore malato e sadismo separati da un confine non preciso.

Ma in un universo parallelo in cui Monica avesse acconsentito a quel macabro e folle amore, come sarebbero potute andare le cose? Si sentiva come la protagonista di un romanzo e il suo pessimismo le fece credere che la maggior parte dei lettori avrebbe tifato per l'assassino di turno, reclamando la testa della giovane ingenua che aveva commesso il più stupido dei gesti e seguitava a commettere una sciocchezza dopo l'altra.

"Dopo l'ultimo omicidio ci sono stati tre anni di pausa." affermò Chiara, la quale prese finalmente la parola, dopo aver battuto nervosamente le unghie sul tavolo una dopo l'altro, dando ritmo alle parole del collega con un lieve ticchettio.

"Pensavamo che il nostro assassino avesse chiuso la carriera in anticipo." aggiunse Piero. "Ma la storia è piena di serial killer che riprendono la propria attività dopo anni di stop, per motivi psicologicamente intuibili o meno."

"In seguito è ricominciata la serie?" domandò Andrea, mentre il giovane poliziotto milanese seguitava a prendere appunto.

"C'è stato solo un altro delitto, a dire il vero." spiegò Chiara. "Aveva le stesse modalità, lo stesso macabro rituale dello scoiattolo vicino alla testa della vittima e la scoperta di un misterioso stalker che da tempo la insidiava."

"Cosa avete scoperto?" domandò Carlo.

"Indagammo a lungo, ma dell'assassino non c'era traccia e il fatto che fossero passati alcuni anni rese impossibile che la nostra versione dei fatti risultasse credibile, per cui quella volta non tentammo nemmeno di proporre la pista relativa al serial killer tornato dalla propria inattività."

"Quindi è stato l'ultimo omicidio?" volle sapere Monica, trovando il coraggio di parlare.

"Proprio così. Sono passati quattro lunghi anni da allora e, nonostante io e Piero non avessimo mai dimenticato questa brutta storia, la nostra carriera si stava allontanando dall'incubo che per anni ha infestato le due città più importanti d'Italia. Fino a poco fa, quando abbiamo scoperto che Scoiattolo era nascosto nell'ombra, pronto a commettere altre nefandezze. Ma questa volta le cose andranno diversamente. Per questo siamo qui."

"Questa volta giocheremo d'anticipo." spiegò Piero. "Sappiamo cosa aspettarci e cattureremo quel pazzo una volta per tutte."

"Non sapete quanto vi siamo grati per il vostro aiuto." disse la madre di Monica, che invece non trovava nulla di positivo nel loro arrivo. Cosa poteva fare di più di quello che avevano fatto negli anni passati, dopo tutti quegli omicidi irrisolti?

A quel punto la giovane detective aprì la cartelletta che custodiva gelosamente e la spinse verso Monica. "Nella documentazione è presente anche un profilo criminologico dettagliato di Scoiattolo Invernale, redatto da una esperta criminologa in base a tutte le informazioni ricavate dalle indagini."

"Potremmo avere delle copie?" domandò il poliziotto biondo.

"Certo." confermò Piero. "Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile."

Monica prese in mano qualche foglio e passò rapidamente le parole con lo sguardo, senza leggere nulla e Chiara se ne accorse. "Dal profilo risulta che l'assassino oggi potrebbe avere all'incirca quarant'anni e nonostante il rituale dello Scoiattolo accanto alla vittima, non si può dire che abbia un vero e proprio rito nel compiere omicidi, che sono dettati dall'istinto o dal momento, come nel caso del Direttore di Yellow Chat, che a quanto ne sappiamo è la prima vittima maschile di Scoiattolo."

"Perché ha scelto proprio questo animale?" domandò Monica, distogliendo gli occhi dai fascicoli. "E' un macabro tentativo di mostrare come la dolcezza e il sadismo possano coesistere?".

Piero guardò la collega. "La Criminologa ha constatato qualcosa del genere, ma non è riuscita a spiegarsi il perché della scelta dello scoiattolo, se non collegandolo all'infanzia dell'assassino, della quale ovviamente non sappiamo nulla."

"La rappresentazione dell'animo ancora infantile di questo pazzo." ipotizzò Chiara. "Non sarebbe il primo caso."

Infantile? Si disse Monica. Non si poteva definire tale qualcuno che aveva una mente così intelligente da averla sempre fatta franca. Ma non aveva voglia di controbattere. "Potrebbe essere."

"Come pensate di agire ora?" domandò Carlo.

"Siamo qui invia ufficiosa." affermò la detective. "Non potremmo presidiare questa indagine, ma il nostro capo è a conoscenza di tutta la vicenda e grazie alle sue conoscenze nella polizia milanese ha fatto in modo che potessimo giungere qui, mascherando l'intervento con un altro nome e un altro scopo. Quindi dovremo agire con discrezione."

"Resteremo accanto a vostra figlia e nel frattempo cercheremo di cogliere indizi che possano aiutarci." disse Piero, facendosi scuro in volto. "Abbiamo un mese di tempo, poi dovremo tornare a Roma. Per allora, lo prenderemo, ne sono sicuro."

"Questo vuol dire che passere tutte le feste qui, lontano dalla vostra famiglia?" domandò la madre di Monica, quasi avvilita.

"Non ho famiglia. Tranne mia madre, che però comprenderà."

"Lo stesso vale per me." aggiunse Chiara. "I miei genitori oramai ci hanno rinunciato. Sanno che per me il lavoro è più importante di una festività.

Quelle parole chiusero l'incontro, dalla quale Monica, convinta che tra i due poliziotti ci fosse più di un semplice rapporto di lavoro. ne uscì tutt'altro che rasserenata. Lasciò ai familiari e ad Andrea i convenevoli dei saluti, mentre lei si sarebbe limitata a una opaca stretta di mano. Chiuse la cartelletta, che avrebbe ispezionato con calma in seguito e realizzò che l'avrebbero protetta ancora più intensamente, ma sapeva anche che lui avrebbe trovato il modo di mettersi in mezzo, in qualche modo. 

E, in quel momento, la sua mente realizzò qualcosa.

"Scusate." disse Monica ai due detective, oramai alla porta. "Avrei una domanda farvi."

"Prego." affermò Piero.

"Avete detto che Scoiattolo ha compiuto una trentina di omicidi e non sapete se ce ne sono altri irrisolti. Ma nessuna delle donne che hanno avuto a che fare con lui si è mai salvata? Proprio nessuna?".

Chiara aggrottò un sopracciglio. "Perché questa domanda."

"Curiosità." mentì Monica. "Sempre se potete dirmelo."

I due poliziotti si guardarono, lanciandosi un'occhiata dubbiosa, dopodiché Piero scosse la testa. "Mi dispiace, ma per quanto ne sappiamo, nessuna donna è sfuggita dalla furia omicida di quel pazzo. Dove è giunto, ha sempre lasciato una scia di morte.

"Ma questa volta sarà diverso." aggiunse Chiara, quasi a voler smorzare le parole dure del collega.

Questo l'avete detto almeno una decina di volte, si disse Monica sottovoce, esibendosi nel più falso dei sorrisi. "Grazie per la riposta. A presto."

"Di nulla. A presto."

Poco dopo i Detective uscirono e Monica chiusa la porta, rendendosi conto di un particolare interessante. Entrambi avevano mentito, lo aveva chiaramente letto nei loro occhi. Per cui non si sarebbe limitata a leggere documenti dai quali non avrebbe scoperto niente di quanto già sapeva. Aveva una nuova ricerca da compiere e forse quella sarebbe potuta essere il vero punto di svolta.



Continue Reading

You'll Also Like

92.9K 1.9K 61
Maddie ha vissuto tutta la sua vita con una sola persona, sua madre. Crescendo non ha avuto fratelli, né padre, solo lei e sua madre. Cosa succede do...
Gioco perverso By Giaco

Mystery / Thriller

186K 1.3K 14
«Lasciami in pace, ti prego.» «Non adesso. Ora è tempo di giocare, piccola Lèa.» Quando non fai che pensare a te stessa, ai tuoi limiti e non pensi a...
IGNI By Vals

Mystery / Thriller

626K 28.7K 55
[In riscrittura] Qual è il vostro posto nel mondo? Cassie non ne ha uno. Viene costantemente sballottata da un Paese all'altro da quando, all'età di...
3K 486 104
parole di tristezza solitudine e mancanza di una persona perduta. *tutto ciò che è all'interno di questa raccolta è mio, è severamente vietato copiar...