Oltre noi, l'infinito #wattys...

By AsiL92

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-terzo libro- Isabel e Jake sono riusciti finalmente, dopo tanto tempo, a trovare un loro equilibrio. vi... More

Capitolo 1 -Jake -
Capitolo 2 -Isabel-
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5 -Jake-
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9 -Jake-
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15 -JAKE-
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27 -Jake-
Capitolo 28 -Isabel-
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32 -Jake-
Capitolo 33
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39 -JAKE-
Capitolo 40 -Isabel-
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45 -Jake-
Capitolo 46 -Isabel-
Capitolo 47
Capitolo 48 -due mesi dopo-
Capitolo 49 -Jake-
Capitolo 50 -sei mesi dopo-
Capitolo 51
Capitolo 52 -Jake-
Capitolo 53 -Isabel-
RINGRAZIAMENTI
Primo capitolo del libro ''e poi, sei arrivata tu''

Capitolo 34

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By AsiL92

La cerimonia di laurea passa in un attimo, fortunatamente, sono così agitata che non mi sembra neanche di essere di qua...l'unica prova concreta sono le urla ed i fischi di festeggiamento che provengono dal pubblico.

O meglio, dai miei amici e da Jake che non hanno fatto altro che applaudirmi per tutto il tempo... restare seria è davvero impossibile, anche quando arriva il momento di prendere la pergamena di laurea e scattare la foto con la commissione.

Vedere Nat che continua a scattarmi foto, secondo me completamente a caso è ancora più esilarante ma, fortunatamente, tutto va per il meglio... visto che sono venuti ad assistere anche i genitori di Jake insieme ai suoi fratelli.

Appena riesco finalmente a scendere da quel palco e a terminare la cerimonia, mi avvicino subito a tutti quanti che mi accolgono con urla e versi animaleschi.

Questi ultimi provenienti principalmente da Trevis.

Jake mi viene incontro baciandomi subito ''sei stata fantastica'' lo guardo ''realmente mi sono bloccata per circa trenta secondi... non mi ricordavo più il termine in inglese, mi veniva da pronunciare la frase in italiano'' alza gli occhi al cielo ''sei la solita perfettina, hai preso il massimo e sei stata bravissima. Oltre che molto arrapante mentre parlavi con tutta quella sicurezza'' scoppio a ridere cercando di non arrossire ''certo, immagino. Rossa come un peperone mentre cercavo di non gesticolare'' scrolla la testa mentre mi prende per mano ''vieni... andiamo dagli altri... ah, quasi mi dimenticavo... credo proprio che i miei ci abbiano fatto qualche ... regalo per Pallino'' mi fermo di colpo ''che vuoi dire?'' ''voglio dire che abbiamo il nostro fottuto salotto invaso da scatole... a cui non mi sono minimamente avvicinato. E mi sono trattenuto anche dall'incazzarmi con tutti quanti'' lo guardo male ''lo sai come sono fatti i tuoi, se fanno una cosa è perché la vogliono davvero... quindi come minimo dobbiamo ringraziarli. Smettila di fare l'uomo delle caverne'' ''ehi, potevano avvertire'' ''perché devi essere così difficile a volte?'' alza un sopracciglio ''non sono difficile, sono gli altri che ragionano diversamente da me'' evito di rispondergli, perché tanto finiremmo in una discussione infinita in cui io vorrei avere l'ultima parola e lui non sarebbe da meno.

Saluto Letitia e gli altri familiari di Jake che mi abbracciano affettuosamente facendomi subito notare quanto io stia diventando una palla ambulante ''wow, Isa... la tua pancia adesso si vede eccome'' esclama la madre di Jake mentre fa per accarezzarla ''oh...posso?'' annuisco incerta... ecco un altro mio dannato problema.

SONO GELOSA DELLA MIA PANCIA.

ODIO quando qualcuno, specialmente coloro che non conosco o che non mi chiedono niente, iniziano a toccarla.

L'unica persona che può toccarmela senza problemi è... Jake.

Semplice e abbastanza ovvio.

Non l'ho mai detto a nessuno di questa sensazione strana che provo ogni qualvolta qualcuno prova a sfiorarmi il punto in cui c'è Pallino... neanche a Jake, che non credo si sia accorto miniamente di niente.

Cerco di non irrigidirmi troppo quando la mano di Letitia e di Amber l'accarezzano teneramente con occhi pieni di affetto ''di quanti mesi sei? Scusami ma perdo ogni volta il conto'' ''cinque mesi inoltrati...manca poco e presto la vedremo, il tempo vola'' mi volto verso Jake che sta osservando la scena accanto a me, mentre fissa sua sorella e sua madre mentre persistono a toccarmi la pancia.

Mi sto trattenendo dallo spostarmi perché mi sento in colpa nel farlo, non c'è niente di male nel gesto che stanno facendo...eppure... a me da fastidio.

Non so come e perché ma per puro caso Jake mi tira indietro verso di lui, dolcemente ed interrompendo così il contatto che tanto mi sta infastidendo ''venite con noi alla festa?'' gli chiede mentre mi avvolge un braccio intorno alla vita e suo padre scuote la testa ''no, grazie figliolo... ce ne torniamo a casa... vi lasciamo Amber che è una settimana che si prepara per la serata'' Amber arrossisce mentre sussurra un ''papà'' per poi venir catturata dall'abbraccio di Nat che arriva con la sua maledetta macchina fotografica ''ciao Amb, scusa se non sono venuta a salutarti prima ma ero alle prese con le fotografie'' saluta tutti i componenti della famiglia che la guardano come si guarda una figlia '' bene... che ne dite di una bella foto di famiglia?'' io annuisco entusiasta ''sì, mi sembra un'ottima idea'' Jake ovviamente borbotta qualcosa ma io faccio finta di non sentirlo e lo tiro dietro di me, fino a posizionarsi accanto ai genitori di Jake.

Una volta scattata la foto mi vedo passare Trevis davanti che va ad abbracciare la mamma di Jake ''Letitia ogni volta che ti vedo sei sempre più bella'' lei ride guardandolo come ha guardato Nat ''smettila di fare il ruffiano, vieni qua e fatti abbracciare. Siete sempre più alti... o sono io che mi abbasso con il tempo'' Jake guarda la scena divertito mentre sospira, allo stesso modo di suo padre che da uno scappellotto a Trevis ''giù le mani da mia moglie'' dice bonariamente facendo ridere tutti.

''piuttosto... avete deciso il nome della bambina?'' chiede Letitia ed io sto per rispondere, quando Jake mi precede ''ancora no''.

eh? Cosa mi sono persa?

Lo guardo e lui per tutta risposta mi fa un cenno con la testa... ho capito, ne parleremo dopo quando siamo da soli.

''non vedo l'ora di sapere quale sarà... sono troppo felice all'idea'' lui alza gli occhi al cielo ''te lo faremo sapere il prima possibile... ora però muoviamoci che altrimenti finiremo per far tardi'' ''ma mancano ancora due ore all'inizio della festa'' gli risponde suo padre sorpreso ''lo so. Ma Isabel deve prepararsi'' ''ehi che vorresti dire?'' gli domando allibita ''che ci metti una vita a prepararti'' ''devo preparami anche io'' interviene Amber mentre ci mostra il suo zaino stracolmo di non so cosa e sento Jake lamentarsi ''ok...allora è il caso veramente di andare, che stasera rischiamo seriamente di non uscire da quella casa''.

Ridiamo tutti, meno che Nat e Jace... è insostenibile questa situazione... sembra assurdo, ma vedere loro due che non si rivolgono parola mi turba profondamente oltre a dispiacermi un sacco.

Perché da una parte c'è lei, che fa finta che vada tutto bene nel suo orgoglio, quando sappiamo tutti, compreso lei che ogni singolo sorriso che sta facendo è finto come una banconota del monopoli.

E dall'altra parte c'è Jace, che è completamente distrutto. Non lo potrei descrivere con nessun altro termine... ha le occhiaie, la barba non fatta e continua a cercarla con lo sguardo.

Ma ovviamente lei non se lo fila di striscio, non si volta neanche verso la sua direzione.. mentre io e Jake ci dirigiamo alla macchina, penso che forse dovrei parlarle ma so da sola che non servirebbe a niente.

Nat è un'amica perfetta e una persona stupenda, ma ha un unico grande difetto.

Quando prende una direzione, quando fa una scelta... rimane quella.

Finchè non capisce da sola che è sbagliata.

Ormai ho imparato a conoscerla, le mie sarebbero tutte parole vuote che la farebbero solo stizzire di più.

Salgo in macchina e mentre aspettiamo che Amber ci raggiunga mi volto verso Jake per chiedergli perché non ha detto che avevamo scelto il nome per Pallino, ma lui mi anticipa ''non gliel'ho detto perché... dobbiamo trovare il momento adatto'' sospira poggiando la testa al sedile ''dici che non ne sarà felice?'' chiedo allarmata ''no, non è per quello... ma non so neanche io come prenderà la cosa, quindi...vorrei evitare di fare sceneggiate o assistere a crisi isteriche. Non sembra, ma mia madre ancora è in un vortice di dolore inarrestabile... non so neanche se ne uscirà mai'' ''certo che lo farà, è una donna forte''.

Si volta verso di me per alcuni secondi senza dirmi niente, mentre mi fissa per poi accarezzarmi lentamente con un dito il labbro inferiore.

Bene, che fa? Vuole che gli salti addosso qui in mezzo al piazzale universitario?

Continuiamo a guardarci senza dire niente... ed io ovviamente rimango imbambolata come una perfetta imbecille.

Come può essere così bello, perfetto ed eccitante anche quando sta seduto su un dannato sedile di una macchina?

E perché quegli occhi mi sembrano sempre più belli?

Ancora riesce a farmi prendere caldo solo guardandolo e credo continuerà a farlo a vita ''Isabel...'' la sua voce mi riporta con la testa dentro l'auto ''eh?'' ha detto qualcosa?

''che hai detto?'' gli chiedo schiarendomi la voce e lui ridacchia furbo ''a cosa stavi pensando?'' mi chiede con un sorrisetto da chi la sa lunga ''se stasera farmi i capelli lisci o riccioli'' mi da un pizzicotto nel fianco ''farò finta di crederti... comunque ti ho appena domandato... sei per caso gelosa della tua pancia?''.

Ecco... ma come accidenti fa?

Inizio a pensare sempre di più che mi legga veramente nel pensiero.

''non so di cosa tu stia parlando'' mi sistemo il fiocco mentre mi volto dall'altra parte ''ehi guarda... Amber è lì che ci sta aspettando, dobb..'' mi costringe a guardarlo stringendomi delicatamente il mento sulla sua mano ''piccoletta...'' continua ad osservarmi con la solita espressione da chi ha capito tutto.

''guarda che non ci sarebbe niente di male... o almeno, credo'' sospiro ''e va bene... forse sono un po' gelosa della mia pancia'' mi continua a guardare e io alzo gli occhi al cielo ''ok, sono molto gelosa della mia pancia... non so perché, è più forte di me... e mi sento in colpa per questo... da cosa lo hai capito?'' ''dal fatto che ti sei irrigidita appena mia mamma ti ha chiesto se poteva toccarla?'' mi metto le mani davanti alla faccia ''oddio, scusami... sono mortificata. Non lo faccio apposta... non voglio che pensi che mi dia fastidio che tua mamma mi..'' mi interrompe ''Isabel fermati. Non andare in paranoia... non ho detto questo. Hai tutto il diritto di essere gelosa'' mi accarezza la pancia mentre tiene gli occhi fissi sui miei ''mi piace il fatto che con me non succeda'' gli sorrido cercando di non riempire l'interno dell'auto con tutte le farfalle che mi stanno svolazzando nello stomaco ''perché oltre al fatto che sei tu... quello che c'è qua sotto'' indico la mia pancia ''è anche tuo''.

Sobbalziamo entrambi quando sentiamo aprire lo sportello dell'auto ''scusate l'intromissione...ma non vi decidevate a partire...così vi sono venuta in contro. Dove dormo stanotte?'' chiede Amber e quando sento un'imprecazione di Nat mi volto di scatto ''e tu che ci fai qua?'' ''vengo da te a cambiarti se non ti scoccia...'' la guardo scuotendo la testa ''figurati...'' mi volto verso Jake che mette in moto l'auto e si immette nella carreggiata.

''stanotte dormirai nella stanza degli ospiti'' risponde lui a sua sorella ''c'è un altro posto anche per me?'' mi volto di nuovo e vedo che mi sta praticamente pregando con lo sguardo ''certo che c'è posto anche per te... ma, Nat...che succede?'' anche se so già la risposta ''già, che succede? Perché non ti parli con Jace?'' continua Amber ''perché la stronza lo ha lasciato'' sbotta Jake irritato e con tono glaciale tanto che lo guardo sorpresa ''JAKE'' ''come scusa?'' gli risponde a tono lei mentre vedo comparire la sua testa in mezzo ai due sedili ''dai a me della stronza?... tu? Che sei il re dei testa di cazzo?'' ''sì esatto e ti dirò di più Nat... questi atteggiamenti da bambina di cinque anni a cui è stata tolta la caramella, puoi risparmiarteli in situazioni del genere'' ecco, ci siamo.

Adesso iniziano a litigare.

Posso sentire la rabbia di Nat che sta per esplodere ''VAFFANCULO JAKE... non dire stronzate. Non sono mai stata una bambina del cazzo viziata... e lo sai bene. È un colpo basso anche per te...il problema è che non vi sapete assumere una cazzo di responsabilità, decidendo le cose da soli senza interpellare nessuno... Siamo amici da una vita e non mi dite che è tornata colei che mi ha quasi rovinato l'esistenza?... ed io non dovrei incazzarmi? AMICI UN CAZZO'' Jake la fulmina dallo specchietto retrovisore mentre io mi metto in mezzo ''ragazzi basta.. godiamoci almeno questa serat..'' ''magari Nathalie se tu capissi che lo abbiamo fatto per non farti star male, forse vedresti la situazione da un altro punto di vista'' lei fa una risata isterica ''smettila di sparare stronzate... questo vostro modo di affrontare le cose, vi porterà solo guai. Non siamo bamboline di porcellana che andiamo in mille pezzi... dovete smetterla di tenerci nascoste le cose'' beh, da questo punto di vista ha pienamente ragione.

Sento Jake imprecare tra se e se ''magari qualche volta non abbiamo scelta? Siamo umani, sbagliamo'' ''questa scusa l'ho già sentita, Jake. Le tue buone intenzioni e quelle di tutti gli altri quattro idioti, si trasformano in merda. E lo sai... ci hai quasi perso Isabel... vedi di perderla del tutto questa volta'' lui frena di colpo e mi rendo conto che siamo arrivati davanti casa ''non esagerare'' ''IO NON ESAGERO, Jake. Sono realista'' sospira ''perché devi ridurlo in quelle condizioni? L'hai visto come cazzo sta?.. che vi avevo detto? che non volevo merda almeno tra di noi. Ed ecco il risultato... una pazza che urla e sbraita per poi piangere come un'ossessa ed un coglione che farà qualche stronzata, perché gli hai fottuto il cervello... BELLA MERDA'' sbotta prima di aprire la portiera ''e ora prima che perda definitivamente la pazienza, smetti di sparare stronzate e cuciti la bocca''.

Dovrei essere abituata agli scambi di questi due quando litigano, ma è sempre difficile per me non preoccuparmi che la situazione degeneri ''Jake calmati'' ''no Isabel, non sto calmo. Cazzo... dovremmo essere uniti in situazioni del genere, è semplice... ma no, la signorina dai capelli fucsia deve fare l'alternativa del cazzo e complicare ancora di più le cose'' ''pensi che sia facile per me? eh? PENSI SIA FACILE?'' Nat ora ha le lacrime agli occhi mentre sbatte con forza la sua mano sopra il sedile del guidatore.

''NO. Non è facile. Te lo dico io... ma... mi sono rotta il cazzo di dare giustificazioni, su giustificazioni. Questa è stata la mia scelta... mi sento presa in giro e in quanto tale, non riesco neanche a guardarlo in faccia. Mi dispiace... ora, fammi scendere che inizia a fare caldo qua dentro'' ''secondo me state esagerando entrambi.. Tu Jake, la prossima volta prova a parlare senza sbraitarle contro... magari ne viene fuori una conversazione produttiva. E tu Nat, togliti quei cazzo di paraocchi che ti sei messa e ascolta qualche volta i consigli di chi ti vuole bene. Ora per favore... possiamo goderci la serata?''.

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