Once upon a love: Back Down

By newtown56

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Secondo libro della serie skyline. Seguito di Once upon a dream. Sono passati mesi da quando Kim è andata via... More

"B."
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2. Natale
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''Once upon a story''

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By newtown56



Un bimbo di pochi mesi, forse giorni, dormiva all'interno di una culletta.

-C'è nessuno?-

Nessuna risposta.

La stanza era fresca ed arieggiata, le tende di un bianco panna sembravano danzare al tocco del vento. Quella piccola creatura era coperta da un lenzuolo giallo.

-Che ci fai qui?-

Una voce familiare alle mie spalle interruppe quel dolce momento.

Una piccola figura minuta mi scavalcò per porsi tra me e la culletta.

Quel particolare profumo di camelia mi riempì il naso.

Osservai meglio riconobbi quei lineamenti delicati era Luise.

I suoi lineamenti si fecero subito più morbidi.

-Zia Luise, non mi riconosci più sono Gail!-

Il suo viso delicato si illuminò, poco dopo mi avvolse in un abbraccio travolgente.

Avevo le lacrime agli occhi.

Quella piccola signora che mi aveva sempre ricordato la signora Minù dei cartoni animati, le mancava giusto il cucchiaino, significava molto per me.

Una mamma un amica,mi aveva sempre adorato incondizionatamente, senza che tra noi ci fosse alcun legame di sangue. L'anno che avevo trascorso con lei era sicuramente il più bello della mia vita.

Avevo conosciuto l'amore incondizionato, che neanche i miei genitori erano riusciti a darmi.

-Oh tesoro, che sorpresa gradita!- disse con la voce rotta dal pianto.

La aiutai ad asciugarsi gli occhi.

-Non mi sarei mai aspettata di trovarti qui!- aggiunse.

Poi iniziò ad accarezzarmi il viso.

-Tesoro sei sempre stupenda. Kim mi aveva detto che eri splendida, ma non pensavo di trovare una donna della tua classe.-

La riabbracciai per ringraziarla dei complimenti.

Pur essendo così minuta riusciva sempre a regalarmi abbracci così forti, da entrarti dentro.

Mi era mancata così tanto.

Una volta sciolto l'abbraccio studiai il suo viso. Era sempre una bellissima donna, aveva qualche ruga in più rispetto all'ultima volta che l'avevo vista. Aveva gli stessi lineamenti delicati di Kim.

Ma occhi più scuri di quelli della mia amica.

-Gail hai trovato qualcuno, queste zanzare mi stanno uccidendo, per non parlare di tutta questa terra!- irruppe William con tono irritante.

In quel momento mi stavo maledicendo, perchè gli avevo chiesto di accompagnarmi. La sua presenza non faceva altro che infastidirmi.

-Questo deve essere William!- incalzò la zia.

Io scoppiai a ridere.

-In persona!- aggiunse William divertito. Prima di lanciarmi un'occhiata alla "cosa ho combinato ora?".

La zia abbracciò anche lui. La scena era al quanto comica, Will che era un gigante al suo confronto sembrava in quel momento un bimbo di sei anni. Si era zittito come non aveva mai fatto in vita sua. Quella piccola donna minuta sapeva ammansire tutti.

Mi ricordai del bimbo che ancora dormiva beatamente nella sua culla. Nel guardarlo incrociai gli occhi di Will, che sembravano incantati come me da tanta dolcezza.

-Vedo che avete già conosciuto la New-entry!- disse rivolgendosi al fagottino.

Era così piccolo e delicato.

Mi si strinse il cuore.

Sentii una voce in lontananza, il mio cuore iniziò a battere più velocemente. Pensai subito a Kim, l'avrei finalmente incontrata.

Raggiunsi Will e gli strinsi la mano, avremmo avuto bisogno l'uno del supporto dell'altra.

-Ehi tranquilla Max è qui con me e la zia, non ti agitare, prima risolvi prima torni da noi. So che è difficile, ma sai bene anche tu che questo è quello che voleva Vince. Quindi rilassati, metti una firmetta e torna qui. Brava cheriè, non ti agitare troppo. Au revoirè!-

Le mie gambe iniziarono a tremare.

Quella non era la voce di Kim, era molto più familiare.

Mi sentii mancare quando niente meno che Philip Reyes mi si materializzò davanti ai miei occhi.

-Kim devo lasciarti, ci sentiamo dopo.- disse prima di riagganciare.

Aveva un look piuttosto trasandato, non di certo da Phill. La sua espressione? Quella di uno che ha appena visto un fantasma.

-Cosa ci fanno qui?- chiese attonito a Luise.

Come se noi non fossimo lì davanti.

-Volevo vedere come stava Kim, abbiamo saputo di Vincent.- risposi.

Cosa cavolo ci faceva lui qui?

-Te ne sapevi qualcosa Luise?- chiese lui alla zia ignorandoci nuovamente.

Lei mimò un no con la testa.

-Sono venuta qui perchè pensavo che tu potessi aiutarmi a trovare Kim.- dissi rivolgendomi alla zia.

Mi accorsi che avevo stretto fin troppo la mano di Will, che pulsava nella mia.

Lui era rimasto più scioccato di me.

Riordinai un attimo i pensieri. Mio fratello era sempre rimasto in contatto con Kim, a mia insaputa? La zia come sospettavo ospitava Kim, poi c'era questo fagiolino che presumo sia Max.

-Oh mio dio sapevo un giorno sarebbe accaduto, ma non mi aspettavo così presto. Poi anche William qui, ci sarà da divertirsi.- disse Phill prima di scoppiare in una piuttosto rumorosa risata.

Sentii William stringere il pugno. Lo guardai e aveva anche la mascella contratta, cattivo segno.

Stavo per lasciare la sua mano per permettergli di colpire Phill, se lo meritava tutto, quando quello che sembrava un miagolio mi distrasse. Il fagiolino si era svegliato. Phill era accanto a lui e con una naturalezza che non mi sarei mai aspettata da lui lo prese in braccio. Mio fratello, Philip Reyes che prende in braccio un neonato senza schifarsi minimamente e trattandolo come se fosse l'oggetto più prezioso al mondo?

Questo era troppo.

-Puoi degnarti almeno di dirmi cosa ci fai qui e chi diavolo è questo bambino!- sbottai.

Iniziavo a pentirmi di aver attraversato metà continente per trovarmi davanti ad altri segreti.

Philip dal suo canto era calmissimo, come aveva sempre fatto da quando ero nata. Era l'unico a riuscirci con me.

Più mi io mi alteravo più lui si dimostrava calmo.

Continuò a occuparsi del bimbo.

-Sono mesi che faccio avanti e indietro tra New York e qui, ho sostenuto Kim e Vincent in tutto questo tempo, come voi ho semplicemente aiutato degli amici.-

Continuò a cullare il bimbo, che smise di piangere.

Mesi. Mesi. Mesi.

Era la parola su cui la mia mente si era soffermata. Mentre tutti noi avevamo passato mesi a chiederci come mai Kim era scappata così senza preavviso dopo aver giurato amore eterno a Brian, dopo aver scoperto che era fuggita in Francia con Vincent, dopo che Brian aveva fatto migliaia di chilometri per scoprire la verità. Lui erano mesi che praticamente sapeva tutto.

Will iniziò ad agitarsi, si passò una mano tra i capelli.

La zia abbassò lo sguardo.

-Phil cazzo sono mesi che sai tutto sai come stava tua sorella e che hai fatto? hai deciso di contribuire a questa porcata!- si intromise William.

Passeggiando nervosamente.

Io gli mimai di calmarsi.

-Non hai nient'altro da aggiungere?- chiesi ironica portando le braccia al petto.

Phill guardò Luise che annuì per poi chiudere gli occhi.

-In effetti si, la cosa più importante di tutti. Vi presento Maxwell Vincent Paw!-

Disse con un sorriso a trentadue denti mentre alzava al cielo quel fagiolino.

Io deglutii.

-Non mi dire, nel frattempo sei diventato etero e hai fatto anche un bambino!-

Disse Will.

Sapevo che mio fratello fosse gay fino al midollo. C'era un'unica spiegazione. Se non era di Will, non era neanche di zia Luise altrimenti lo avrebbero saputo anche in Groellandia, poteva essere solo di Kim.

Strinsi il bicipite di Will. Per evitare che sparasse altre cazzate.

-Maxwell è di Kim, vero?- dissi quasi sussurrando.

Le parole non mi uscivano dalla bocca. Sapevo che la risposta sarebbe stata affermativa, ma non volevo crederci.

Guardai prima mio fratello poi mia zia negli occhi, ed era così. Quella creaturina era il figlio di Kim.

William uscì sbattendo la porta così forte che il bimbo iniziò a piangere.

Io non sapevo cosa fare, cosa dire. Si era messa con Vincent, avevano avuto un bambino che ora doveva crescere senza un papà. Continuai a guardare quell'angioletto. Così piccolo già con così tanti nemici e senza il suo papà a difenderlo.

-Lei dov'è?- riuscii a dire.

Iniziai a deglutire nervosamente.

Philip lasciò il piccolo Max tra le braccia di Louise e mi fece segno di seguirlo.

Andammo fuori.

Poco lontano dal porticato c'era William che fumava nervosamente.

-Fallo venire qui!- mi ordinò serio Phill.

Guardai i suoi occhi e capii che doveva parlarci seriamente.

Mi allontanai per raggiungere William, nonostante le gambe mi tremassero.

Lo chiamai da lontano ma non mi sentì quindi lo raggiunsi, sopprimendo l'impulso di saltargli in braccio e mettermi a piangere come una fontana.

-Will, Phill deve parlarci-

Stava per aggiungere qualcosa, ma gli afferrai la mano e lo trascinai con me. Cosa al quanto surreale visto che è il mio triplo.

-Ti prego ascoltiamo quello che deve dirci, poi se vuoi possiamo anche andare via.-

Gli dissi a mo di preghiera.

Una volta vicini Phill si appoggiò alla ringhiera di legno della veranda.

-Kim è partita stamattina per Parigi. Ieri hanno aperto il testamento di Vincent che ha deciso di lasciare tutto al bambino. Ora se Kim mette una firma e accetta, inizierà una guerra tra lei e i Montgomery. So che a voi non interessa molto, ma se Kim ha fatto quello che ha fatto è stato solo per amore. Questi mesi sono stati duri per tutti, in particolare per lei. Ha affrontato una gravidanza da sola, ha messo a repentaglio la sua stessa vita per il suo bambino. Poi la morte di Banks è stata la goccia finale. Questo bambino è frutto di un grande amore non è neanche nato ed è già al centro di una lotta. È vero Kim ha spezzato il cuore di Brian ha deluso tutti ha scelto di amare qualcun altro, sta pagando per questo. Max è troppo piccolo però non merita tutto questo, non ha alcuna colpa.-

Avevo le lacrime agli occhi, riconoscevo la mia amica quella forte guerriera che aveva messo a repentaglio la sua vita pur di non rinunciare a Max. Ero ancora arrabbiata con lei, per non aver detto nulla. Ma in cuor mio sapevo che quel bambino non meritava la guerra di Brian.

-Vi chiedo solo un favore, di non dire niente di Max a Brian-

Mi venne un nodo alla gola. In questo periodo avevo legato molto con lui. Gli ero stata vicino. Non mi piaceva l'idea di mentirgli. D'istinto guardai William. Io forse avrei potuto mantenere il segreto ma lui no.

Sbattè un pugno al muro.

-Dannazione, anche un figlio no. Brian perderà la testa, già una volta qualcuno ha scelto un bambino al posto suo. Le toglierà tutto. Detesto mentire, per di più al mio migliore amico, ma la situazione non lascia scelta.- disse con tono roco.

Prima di allontanarsi.

-Will aspetta!- gli urlai.

Ma lui non si voltò minimamente, prima di raggiungere il bolide che aveva affittato e sfrecciare via.

Mi aveva abbandonata di nuovo.

Prima che potessi scoppiare a piangere, mio fratello mi abbracciò.

-Mi dispiace Abbigail!- mi sussurrò.

Rientrammo in casa, con un po' di paura decisi di conoscere Max.

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Ora ho proprio bisogno di sentire i vostri pareri, proprio tutti direi, anche quelli dei più timidi! 😌❤️❤️❤️

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