Quando apre gli occhi Ginger lo sta fissando. E' seduta a gambe incrociate sul letto con indosso la sua camicia abbottonata a metà, i capelli sono una criniera selvaggia rosso fuoco e la luce del giorno che entra dalla vetrata vicino al letto mette in risalto le sue lentiggini e dà ai suoi occhi di giada una sfumatura più intensa.
La prende per una caviglia e se la trascina vicino.
'L'accordo era che saremmo stati a letto tutto il giorno, ricordi?'
Lei ride, divertita.
'Ma siamo a letto...'
Lui appoggia il gomito al cuscino mentre con l'altro braccio la prende per la vita e se la stringe addosso. Petto contro petto.
'..non abbastanza vicini.'
La bacia e sente il suo sapore assieme a quello di menta, deve essersi lavata identi. Probabilmente si è anche fatta una doccia a giudicare dal suo profumo, si stacca da lei prima di eccitarsi di nuovo. Vuole parlare.
'E' da tanto che sei sveglia?'
La osserva, i loro volti a pochi centimetri di distanza. Lei fà segno di no.
'Ho fatto la doccia e sono rimasta a guardarti, non volevo che ti svegliassi.. è da quando ci siamo conosciuti a casa tua che non mi capitava di vederti dormire. - Con una mano gli accarezza la barba - Stai bene?'
Sà a cosa si riferisce: lui quando stà bene non dorme mai.
'Emily dice di sì e anche io mi sento bene. Ricordo praticamente tutto... almeno credo, ma comunque... tutto quello che conta. ' Esita prima di proseguire. ' Ascolta : non sò davvero come scusarmi con te per quello che è successo quel giorno con Jeff. '
'Non devi...'
Lei cerca di fermarlo ma lui continua.
'Ti prego. Lasciami finire.' L'avvicina ancora un po'. ' Il modo in cui mi sono comportato, le supposizioni assurde e le conclusioni insensate a cui sono arrivato ... quello di cui ti abbiamo accusata, quello di cui io ti ho accusato.... - chiude gli occhi per un attimo - .... quando la memoria è cominciata a tornare mi sono sentito un perfetto imbecille. Sono stato uno stronzo.' Cerca di trovare le parole per spiegarle. 'Ero confuso, spaesato non capivo cosa mi stesse succedendo e di chi potermi fidare e chi no.. e poi ...quando la memoria ha cominciato a tornare ... ero certo di aver rovinato tutto e volevo solo trovarti, spiegarti, scusarmi ... ma tu eri sparita nel nulla. ' La guarda serio.' Non ho mai conosciuto nessuna come te. La verità è che prima d'incontrarti non avevo idea di cosa significasse amare qualcuno, nè essere amato ..tu hai stravolto il mio mondo... sei sincera, autentica, incredibilmente dotata... sei l'unica donna che vorrei con me e no, non voglio aspettare ancora. Ci ho messo 35 anni per trovarti e sò che probabilmente non ti merito, ma posso migliorare... voglio migliorare. Se tu sei così pazza da stare con me, voglio che facciamo le cose sul serio. Voglio tutto: matrimonio, figli, litigi, routine, vecchiaia, sesso, tutto quello che il destino ha in serbo per noi .' La fissa serio. ' Torna vivere con me, ti prometto davanti a dio e agli uomini che non ci lasceremo più. Qualunque cosa accada.'
Lilith gli prende il viso con entrambe le mani. Sorride.
'Cain, è troppo. Non c'è bisogno di tutto questo ... lo sai, vero?' I suoi stupendi occhi verdi lo guardano preoccupati. 'Io non vado da nessuna parte senza di te. Dal primo momento che ti ho visto... al locale, ho capito subito che sarebbe stato difficile riuscire a resisterti.... e dopo... più ti conoscevo, più era evidente quanto fossi speciale. Sei stato gentile, sensibile, comprensivo, paziente ...dopo Aaron non pensavo che sarei più riuscita a frami toccare da nessuno mai più.. ma tu sei riuscito a guarirmi . Non sò davvero come tu abbia fatto. - Sospira - Quello che è successo a casa tua con Jeff mia ha ferita... ma sò che la persona che avevo davanti non eri tu.. quello che ti è accaduto,fuori dal locale...è stato solo colpa mia. Dorian è stata colpa mia, l'aggressione, tutto ...se penso a quello che sarebbe potuto succedere quella sera ... non me lo perdonerò mai... io..'
Le mette una mano dietro la nuca, l'attira verso di sè e la bacia. Un bacio lungo e profondo, denti, lingua e il sapore del suo piccolo demone che è ormai diventato per lui una dipendenza. Le loro mani sono già intente ad esplorarsi reciprocamente quando bussano alla porta.
Cain si stacca e la guarda aggrottando la fronte e per un attimo Lilith è completamente altrove, ma poi spalanca gli occhi.
'Il pranzo!'
Si alza dal letto per andare ad aprire la porta, ma lui l' afferra al volo per la vita, la rimette sul materasso e la indica severo.
'Non esiste al mondo che tu ti faccia vedere da qualcun altro così.'
Raccoglie i jeans dal pavimento e se li infila mentre và lui ad aprire la porta. Un raggazzo con in mano i cartoni della pizza lo guarda per un attimo, per poi spostare lo sguardo alle sue spalle. Sà bene che cosa stia fissando e non gli piace affatto.
'Ehi ragazzo, occhi su di me, ok?'
Gli intima in tono minaccioso e quello esegue , intimorito.
'Qunt'è?'
'E' già saldato.'
'Allora fuori.' E gli sbatte la porta in faccia.
Prende i cartoni maxi e la busta. Si volta verso Ginger.
'Per quanto riguarda il cibo i tuoi gusti possono migliorare, lo sai vero?'
Lei ride divertita, seduta a gambe incrociate nel centro del letto.
'La pizza è economia e nutriente, mica tutti sono nella clssifica di Forbes tra gli sportivi più pagati dell'anno, cosa credi?'
Lo prende in giro lei e Cain sorride.
Anche questo ricorda: risponde come sempre.
'Qunte volte devo ripeterti che sono il più pagato e non tra i più pagati?'
Appoggia i cartoni sul materasso mentre la guarda ridere, adora quella risata. Le si siede accanto, prende un pezzo di pizza e dà un grosso morso, è affamato.
'Lilith , sai vero che non potrai più predermi in giro così quando saremo sposati?'
Lei lo imita, prende una fetta di pizza e dà un grosso morso, alzando gli occhi al cielo .
'Oddio! Ti sei davvero fissato con questa cosa!'
Cain appoggia la schiena alla testata morbida del letto.
'Sì, mi piace l'idea.. devo ammetterlo.'
Lei ride ancora.
'E se decidessi di tenerti solo come amante?'
Lui alza un sopracciglio.
'Intendi solo per il sesso?'
'Devi sapere che da quando ti conosco l'ho molto rivalutato.'
Ribatte lei, scherzosa .
'Sì , ma così rinunceresti a tutti benefit di avermi come marito.'
'Che sarebbero? Sentiamo.'
Lui prende un'altra fetta di pizza.
'Prima di tutto la fedeltà.'
Lilith torna seria.
'Bhè si, lo ammetto, questo è un vantaggio. C'è altro?'
'La reciproca assistenza morale e materiale.'
Lei annuisce, pensierosa.
'Certo, altro?'
'La collaborazione nell'interesse della famiglia.'
Ginger lo guarda seria, senza dire nulla mentre lui prosegue.
'E la coabitazione, immagino.'
Finisce il secondo pezzo di pizza e prende la terza fetta, per poi accorgendosi di averla lasciata senza parole. Per un attimo gli si stringe lo stomaco e teme di aver esagerato, agrotta la fronte.
'Cosa dici? Troppo ?'
Lilith lo fissa, imbarazzata.
'Davvero tu vorresti ...tutto questo con me?' Vede che deglutisce e appoggia la fetta nel cartone, arrossisce. 'Voglio dire, non è uno scherzo ? Perchè sai.. se continui così.. bhe ... io potrei anche finire per prenderti sul serio.'
Ora è lui a ridere. Annuisce, mentre il nodo allo stomaco si scioglie e appoggia anche lui la fetta di pizza nel cartone, soddisfatto di avere finalmente tutta la sua attenzione.
'Sono dannatamente serio.' Le mette entrambe le mani sui fianchi e la solleva di peso perchè si sieda a gambe aperte sulle sue gambe. Sono seduti sul letto, uno di fronte all'altra, petto contro petto, i volti vicini.
'Tu dammi solo una data Lilith, al resto penso io.'
Vede che lei aggrotta la fronte, poi le sue labbra si pigano all'insù. Sente di nuovo quella risata che adora.
'Ricordi vero che il motivo per cui mi hai chiesto di stare da te la prima volta era Dorian? Dopo la sua aggressione non ti sentivi sicuro che stessi da sola...'
Annuisce.
'Quello e il fatto che volevo passare del tempo con te.'
Lei abbassa lo sguardo.
'Sì, ma se mi sposi.. è per passare la tua vita, con me.'
Sorride divertito e le solleva il mento perchè lo guardi.
'Pensi che non lo sappia?' la fissa serio 'Non ho avuto un padre pastore ma so bene il significato del matrimonio.' continua a fissarla 'non devi rispondermi ora ok? Ma volgio che ci pensi.. e mentre ci pensi, che tornia a vivere con me.'
Si sporge in avanti per baciarla e prima che la situazione possa sfuggirgli di mano se la rimette a sedere accanto.
'E ora mangia qualcosa.. sei dimagrita lo sai?'
Le porge un pezzo di pizza come se nulla fosse e comincia a parlare del più e del meno.
Il sole illumina la baia di San Diego oltre la vetrata e Cain si chiede come sia possibile che una pizza d'asporto qualunque, pagata pochi dollari e mangiata seduti su un letto sfatto, possa sembragli così incredibilmente buona.