77. Roger

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E' la seconda volta che va a casa del Sig. Rock ma ogni volta lo lascia di stucco la meraviglia di quella villa a picco sul mare e la desolazione dei suoi interni praticamente privi di arredo, si chiede perchè dopo mesi in quella casa , non sia cambiato assolutamente nulla.

Sono le 11,00 di sera, è passato in comune nel pomeriggio e poi è stato impegnato in cantiere fino a tardi ma si sono sentiti per telefono e anche per lui era meglio se s'incontravano brevemente dopo cena. Si guarda intorno mentre Cain lo guida fino al suo studio e gli fà segno di accomodarsi, mentre lui si avvicina al mobile bar.

'Qualcosa da bere?'

Roger sorride soddisfatto, è proprio quello che gli ci vuole.

'E' chiedere troppo una birra gelata?'

Cain ricambia il sorriso e gliela porge, prima di andare a sedersi dalla parte opposta della scrivania.

'Devo bere da solo?'

'Non competo più, ma continua a tenermi in allenamento.. non posso sgarrare più di tanto. Mi diapiace.'

Roger annuisce.

'Dove se ne và di bello nei prossimi giorni?'

Cain incrocia le braccia al petto.

'Devo vedere un ragazzo a Città del Messico, poi un altro in Florida a Miami e l'ultimo ad Augusta nel Maine.'

Roger annuisce.

'Un bel giro insomma. Sono atleti in gamba?'

'Sembra di sì, ma un conto è vedere i filmati di qualche incontro fortunato, un conto è vederli dal vivo.. vado per accertarmene di persona. E' il mio lavoro adesso.  Ho il primo volo domani mattina alle 9,00 , poi proseguo e se riesco sarò di ritorno venerdì , altrimenti sarò di nuovo qui martedì sera.'

Roger tira fuori dalla sua valigetta i documenti che è venuto a fargli firmare.

'Ho portato i disegni dei lucernai. Siamo riusciti ad ingrandirli al contrario di ogni pronostico. Verrà davvero un bel lavoro, voglio presentare la documentazione prima che qualcuno ci ripensi.'

Gli porge tutto l'incartamento, mentre Cain prende una penna e comincia a firmare le pagine contrassegnate.

'Mi ha detto Ginger oggi che siamo in linea con i tempi e che il cantiere procede bene.'

'Sì, abbiamo fatto il punto della situazione proprio questa mattina. E' un vero mastino quella ragazza, non le sfugge mai nulla... e i ragazzi scattano sull'attenti ogni volta che arriva.'

Ride divertito.

'A proposito. Prima che me ne dimentichi, mi ha dato questo per lei.'

Gli porge l'agenda rossa e la apre all'ultima pagina, indicandogli l'elenco che hanno esaminato quella mattina insieme.

'Abbiamo controllato insieme in mattinata tutti i punti sospesi, queste sono le ultime decisioni da prendere per mandare avanti gli ordini dell'attrezzatura necessaria.'

Cain lo fissa severo.

'Oggi pomeriggio intendi.'

Roger lo guarda senza capire e Cain ripete la sua obiezione.

'Vi sete incontrati questo pomeriggio a casa di Ginger? '

Lui scuote la testa vigorosamente sentendo che è in un campo minato.

'A casa di Ginger? Certo che no signore. Ci siamo incontrati questa mattina al cantiere, per caso tra l'altro. Sono andato presto,  subito dopo che ci siamo parlati al telefono e mi ha detto che se ne sarebbe andato qualche giorno. Quando sono arrivato con Nathan in cantiere per prendere  le misure esatte Ginger era già lì.  Mi ha detto che vi dovevate incontrare nel pomeriggio e che non sarebbe potuta venire, se potevo allungarle questa.'

Non capisce perchè lo guardi così, l'ultima volta che si è visto allo specchio non aveva mica due teste. 

Cain gli porge i documenti firmati. Quando parla la sua voce è glaciale.

'Capisco. Grazie di essere passato, ci tengo che i lavori procedano più velocemente possibile.'

Roger si alza e appoggia la bottiglia vuota sul tavolo.

'Stiamo facendo tutto il possibile.'

Raccoglie la valigetta da terra.

'Non si disturbi ad accompagnarmi, ormai conosco la strada.'

'Buona serata allora.'

Roger si avvia verso l'uscita a passo spedito. Quell'uomo gli mette una paura fottuta.




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