192 Lilith

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Si sente bellissima e in grado di fare qualunque cosa. 

C'è una marea di gente che urla , Cain e la  crew in prima fila che aspettano venga il suo turno di esibirsi e  musica, musica  dappertutto.... arriva anche lì,  dietro al palco, dove  artisti che lei ha sentito  per radio o visto solo in tv,   le passano accanto come se nulla fosse mentre si preparano ad andare in scena.

Guarda il suo pass.. ancora incredula. 

C'è scritto SINGER.

Sorride da sola, mentre si chiede se sia davvero tutto reale. 

Arthur è da qualche parte , non sà bene dove ...  hanno incontrato niente di meno che Thomas Jefferson, il capo della Sony ! Si è presentato e ha fatto le congratulazioni ad entrambi, dopo qualche chiacchiera ha chiesto ad Arthur se aveva del tempo da dedicargli. Si sono guardati increduli, cercando di non mettersi a ridere , poi Arhtur le ha chiesto il permesso ed è sparito con lui , lasciandola sola dietro le quinte.

Meglio così, si vuole godere tutto questo.. non sà sinceramente quando una cosa del genere potrebbe ricapitare . I musicisti si alternano sul palco, i tecnici del suono, le luci... è tutto incredibile. E' come essere stata catapultata in uno dei suoi sogni di ragazzina.

Sente qualcuno che le tocca una spalla, si volta pensando  sia Arthur.

'Ciao Ginny'

Resta immobile.  

Aaron.

E come se il tempo si riavvolgesse in un attimo, nulla è cambiato. Il viso affilato, il sorriso strafottente.  Due occhi penetranti fissi nei suoi , ancora più belli di come li ricordava. 

Sapeva che ci sarebbe stato, era preparata. 

Eppure per un attimo si sente la raggazzina di un tempo. 

'Ginny Black!' 

Si costringe a spostare lo sguardo su Vox e gli altri ragazzi della band. Si costringe a piegare le labbra in un sorriso. In pochi secondi sono tutti attorno a lei.

'Ragazzina ... quanto tempo..'

Non la fanno parlare, due braccia forti la circondano e la sollevano dal pavimento, facendola girare. 

'... che cavolo! Sparire così.. dal giorno alla notte. Fatti guradare!'

Lancia una breve occhiata ad Aaron che li osserva in disparte.

'Andarsene via senza nemmeno un saluto.. Ginny Ginny...dovremmo essere offesi!'

Sente un braccio muscoloso attorno alle spalle.

'Certo però che sai come fare un'entrata ad effetto! Siamo tornati dall'Europa e c'erano notizie tue e di quel lottatore da per tutto.. per non parlare delle foto. Sapevamo che eri una bomba... ma quelle foto erano davvero esplosive...vero ragazzi?'

Cominciano a prenderla in giro  e per un attimo sembra tutto come un tempo, tutti che la trattano come se fosse una sorta di sorellina minore, la mascotte del gruppo.... e lei che si sente come in famiglia, protetta, parte di qualcosa... sorride, dimenticare  sarebbe così facile. Buttarsi tutto alle spalle e non pensare al passato.

In fondo, in un qualche modo ce l'hanno fatta no? Sono proprio lì, dove volevano essere.. dove hanno fatto tanto per arrivare. E come un tempo sembra che Aaron le legga nel pensiero, si avvicina sorridente. Fà un gesto al fotografo del back stage.

'Che ne dite ... immortaliamo questo momento?'

I ragazzi esultano, la prendono tra loro e si stringono per stare più vicini mente il fotografo comincia a scattare.

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora