143. Ginger

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Quando sente squillare il citofono si gira dall'altra parte nel letto, certa che sia solo un sogno. Quando però il suono si ripropone insistente tira fuori la testa da sotto il cuscino e guarda l'orologio... le 8?? 

Ma chi può essere a quell'ora assurda!

Decide d'ignorarlo e prova a rimettersi a dormire. La sera prima è stata tranquilla al locale, come aveva immaginato, ma complice l'assenza di Nina e spinta dai sensi di colpa ha timidamente confessato a Sam di aver passato il fine settimana con Cain. 

Ovviamente, vedendole confabulare, Terry ha subito capito che c'era in ballo un gossip succoso e  dopo molti insistenti tentativi l'ha convinta a confessarlo anche a lei. Non lo avesse mai fatto... ha cominciato a sfinirla di domande e sia lei che Sam sono andate avanti tutta sera per capire esattamente come stavano le cose  tra loro . 

Da un lato è stato spossante, ma dall'altro è contenta di essersi levata il dente.. si sentiva davvero in colpa a mentire alle sue amiche e adesso che con Cain sembra che le cose vadano avanti sarebbe davvero stato impossibile continuare a nascondere la cosa. Ne ha parlato anche con Ross mentre la riportava a casa ed è consapevole che ora che ha aperto una breccia  la notizia dilagherà a macchia d'olio al locale. Ma ci teneva che Ross lo sapesse da lei, prima che da chiunque altro con un pettegolezzo.

Nonostante il cuscino il suono del citofono continua a perforarle il cervello, si alza spazientita dal letto, gettando il lenzuolo in aria. Cammina decisa verso la porta d'ingresso e solleva la cornetta per poi interpellare il suo interlocutore con voce gracchiante.

'Chiunque tu sia, spero che sia davvero importante per tirarmi giù dal letto a quest'ora!'

Risponde la voce di Cain, sbrigativa.

'Lo è, aprimi. Vengo su.'

Per qualche istante resta a fissare la cornetta, immobile. 

'Cain?'

Lui ribatte, spazientito.

'Apri Ginger!'

Fà come le dice e poi schizza in bagno. 

Merda! 

Ma cosa ci fà lì a quell'ora!!

Si lava velocemente la faccia e i denti, poi si guarda allo specchio. Per fortuna si è struccata la sera prima ... prende la crema e si cosparge rapida il viso , spuzza i capelli col profumo di Jack e cerca di sistemarli velocemente... non fà in tempo a fare altro. Cain sta già bussando alla porta.

E' già al sesto piano, ha corso?

Consapevole d'indossare solo  una maglietta senza reggiseno ed un paio di shorts, va ad aprire la porta sperando di essere almeno presentabile.

'Cain... che sorpresa...'

Non fà in tempo ad aprire la porta che lui è già entrato, come una folata di vento. Ha il volto crucciato ed un'espressione indecifrabile. Le mette entrambe le mani sulle spalle e la fissa determinato.

'Non c'è tempo, ok? Devi ascoltarmi e non fare domande. Giuro che ti spiego tutto appena siamo in macchina.'

'In macchina?' Domanda lei, attonita.

'Cosa ho appena detto?' La rimprovera lui severo.

Lei aggrotta le sopracciglia confusa ' Niente domande?'

Cain annuisce.

'Esatto. Prepara una valigia e mettici dentro tutto quello che potrebbe servirti per qualche giorno. Manderò qualcuno poi a prendere quello che ti sei dimenticata, ma è bene che tu prenda qualcosa subito. Abbiamo solo 15 minuti, non uno di più.'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora