101. Cain

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'Lasciamo stare ok? Non devi darmi nessuna spiegazione. - Sente che respira - Non devi dirmelo di persona, ok?.. La verità è che preferisco non vederti affatto....davvero...'- sente che fà un verso strano, piange?  -' ... sapevo fin da subito di non essere il tuo tipo. Ho capito. Ho capito da sola ...ho capito tutto... siamo a posto così. '

Mette giù prima che lui possa dire che no, non ha capito niente e  si ritrova a parlare da solo a un telefono muto.

'Ma che cazzo gli prende oggi a tutti quanti!?' 

Non riesce a credere che sia successo davvero, prova a richiamarla ma non gli risponde. Fà un gesto di stizza, il telefono gli sfugge di mano e si và a schiantare in mille pezzi sul pavimento.

'Perfetto! Giuro che una giornata più di merda di questa non mi capitava davvero da un bel po'!' Esclama esasperato e si passa entrambe le mani tra i capelli per cercare di calmarsi. Resta immobile seduto sul divano, i gomiti sulle ginocchia nel suo salotto vuoto.

Poi si alza in piedi. All'improvviso.

Basta.

Sì è rotto le palle di ascoltare tutti. 

Lui và al locale e non gliene frega un cazzo se Ginger non vuole che li vedano insieme, nè se ci sarà Dillon e andrà a finire che prenderà un altro cazzotto. E' stanco di fare come gli dicono gli altri , ora è arrivato il momento di fare  a modo suo.

Prende dal pavimento quello che resta del suo telefono, estrae la sim e va a prenderne un altro nello studio. Ha un pila di cellulari arrivati in omaggio da chissà dove, ne prende uno della stessa marca e infila la sim, afferra il carica batteria e si avvia a passo deciso fuori di casa. 

Sale in macchina e attacca il cellulare alla presa usb , accende il motore e spinge sull'acceleratore . E' incazzato, è frustrato , è stanco.

Perchè tutti pensano di sapere cosa gli passa per la testa? 

Perchè tutti vogliono dire cosa è giusto  e cosa è sbagliato al posto suo? 

Il pensiero che Ginger abbia dato per scontato senza neanche lasciarlo parlare che tra lei e Dillon avesse  scelto a suo sfavore lo fà incazzare e più di tutto lo  inquieta l'idea che lo abbia lasciato andare così, senza lottare, non rappresenta davvero un cazzo per lei? 

E perchè la cosa gli dà così dannatamente fastidio. Merda! Sbatte il palmo sul volante, furioso.Una, due , tre volte.

'Merda , merda, merda.'

Perde tempo a cercare parcheggio, sono solo le otto di sera ma i parcheggi in centro sono tutti occupati, molla la macchina appena riesce e poco prima che scenda il telefono comincia  a squillare . E' Ross.

Che cazzo vuole anche lui, adesso?

Risponde brusco.

'Sì?'

'Ciao Cain, tutto bene?'

'Ciao Ross, certo. Tutto a meraviglia. - Risponde ironico - Grande festa di compleanno a proposito, grazie per avermi invitato, è stata una bella giornata. Tutto ok tu ? Hai bisogno?'

'In verità sì... scusa se ti disturbo con così poco preavviso ma  abbiamo un problema al locale, stiamo cercando Dillon ma non lo troviamo da nessuna parte, oggi era la sua giornata libera ma sembra che avremo qui i tifosi dell'UCLA Bruins football team. E' una novità per noi, una notizia dell'ultimo minuto, ma io ho paura che se Bob sta all'ingresso, bhè...  io  e Harvey potremmo non bastare da soli a tenere d'occhio le ragazze ...'

Lo interrompe sul nascere, con tono autoritario.

'Perchè non mi ha chiamato Ginger?'

Ross rimane interdetto.

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora