109. Ginger

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Urla mentre stringe gli occhi e si aggrappa con entrambe le mani a quelle spalle poderose, conficcandogli le unghie nella pelle. 

E' senza fiato.

Si sente tesa, piena e vulnerabile, inchiodata al muro dal peso di quel corpo imponente. Cerca di rimanere rilassata, per permettergli di scivolarle dentro mentre sente come un palo rovente affondarle in mezzo alle gambe spalancate,  proprio lì, dove ne ha più bisogno .

Le mani di Cain sono strette come una morsa attorno alle sue cosce mentre se la tira contro, il bacino proteso in avanti,  pelle contro pelle,  non può muoversi di un millimetro, ha quel meraviglioso corpo granitico davanti ed il muro dietro. Inarca la schiena per  accoglierlo più possibile dentro di sé, mentre il peso di lui la preme contro la parete alle sue spalle .

'Cristo Lilith.. che cosa sei.'

Lo sente ruggire come un leone, mentre lei è senza fiato.

Solo poco prima si è svegliata in quel letto gigante e non l'ha trovato accanto a sè. Ha pensato che fosse tutto finito, che avesse già preso quello che gli interessava da lei e se ne fosse andato, come con Nina. 

Si è sentita usata,  beffata, sola, delusa, stupida, per lunghi e interminabili minuti. 

Ci ha messo un po' per accorgersi del rumore della doccia provenire dall'altra stanza, si è alzata per raggiungerlo sollevata e quando lo ha visto nudo ed eccitato nella doccia ha parlato senza neanche pensarci, felice di avere un'altra possibilità. 

Adesso vuole compiacerlo, sà che sbagliato, ma è così.

Vuole che la desideri, vuole che brami il suo corpo ed il piacere che può dargli. 

Sà di  non essere la più esperta delle amanti nè la più disinibita delle donne, ma sa anche che la chimica è dalla sua parte. Tra loro c'è qualcosa di esplosivo, lo sente ogni volta che si sfiorano, ogni volta che la bacia dal modo in cui il suo corpo reagisce, mandando scintille lungo ogni singola terminazione nervosa.

Prova a contrarsi attorno a lui, è talmente grosso che deve fare attenzione, ogni più piccolo movimento le provoca lampi di piacere e dolore insieme. Ma vuole le sensazioni che ha provato poco prima a letto con lui.

 Rivuole il calore e l'estasi che aveva da anni dimenticato. 

Vuole quelle mani sulla sua pelle, vuole quel corpo imponente contro il suo, vuole la sua bocca vorace che la fa sentire desiderata. 

Si sforza di muovere i fianchi lentamente per andargli incontro, sapendo che si è fermato solo per darle il tempo di adattarsi. 

Qualcosa nel modo in cui ansima le dice che sono ancora all'inizio, è consapevole che questo è solo il primo giro di giostra.

Si stringe contro quel corpo poderoso e assaggia la sua pelle bagnata, lo lecca, lo morde, mentre l'acqua tiepide l'aiuta a rilassarsi e col bacino comincia a muoversi più decisa contro di lui, invitandolo a proseguire il suo saccheggio.

'..così piccola, così...continua così...sei perfetta.'

La incoraggia lui, molla la presa attorno alle sue cosce e l'afferra per il sedere dandole il giusto ritmo, cominciando a muovere il bacino per entrare ed uscire da dentro di lei. 

'..mi senti?... è troppo?'

Lei gli morde il collo mentre cerca di seguire il ritmo dei suoi affondi, sempre più decisi. Lo sente eccome, è tesa all'inverosimile.

'Dio, sì.. sei così grosso... '

Cain sorride contro la sua spalla nuda, mentre continua ad entrare e uscire da dentro di lei aumentando il ritmo, impietoso.

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora