Quando le ha detto che l'avrebbe portata fuori a pranzo non intendeva questo. Sono seduti in terrazza a pochi metri dal mare, con una birra in mano e un'abbondante dose di humburger e patatine sul tavolo.
Ross e Dillon stanno raccontando della prima volta che Ginger è entrata al locale, quando ancora era una ragazza qualunque in cerca di un posto come cameriera. Lei si nasconde il volto con entrambe le mani mentre Harvey ride del suo imbarazzo.
Ha le ginocchia raccolte al petto, i piedi nudi appoggiati sul bordo della sedia. La salopette corta le lascia gambe e braccia chiare in evidenza, mentre la criniera rossa di capelli sciolti le copre le spalle nude. Sembra a suo agio lì con i suoi amici e lui ha la possibilità di osservarla, alla fine è stato un bene che le cose non siano andate come aveva immaginato.
Una volta finito di sgomberare casa, il ragazzo mandato da Roger ci ha messo più tempo del previsto ad arrivare a prendere le chiavi e quando finalmente erano pronti ad andarsene il furgone di Ross ha forato e tutti hanno dovuto dare una mano. Una volta arrivati a casa, finito di scaricare tutto non se l'è sentita di salutarli con una semplice grazie e una pacca sulla spalla e li ha invitati a restare.
Alle quattro del pomeriggio, stanchi ed affamati nessuno evidentemente si è sognato di rifiutare e con l'aiuto di Rosa hanno allestito una sorta di barbaque improvvisato in terrazza, per la gioia di tutti. Ormai sono quasi le sei ma sembra che nessuno voglia levare le tende. Osserva Ginger, è evidente come con loro si senta a suo agio, non l'aveva mai sentita ridere così.. ha davvero un bellissimo sorriso e quella chioma rossa gli fà venire voglia di sporgersi in avanti per afferrarla e sentirne le consistenza.
Si limita a guardare.
'Accidenti amico.. - Ross indica il panorama - ..questo posto è davvero incredibile. Sicuro di potertelo permettere adesso che sei in pensione?'
Harvey e Dillon scoppiano a ridere divertiti, ride anche lui. Non è abituato a bere tutta quella birra, deve avere un po' esagerato. Alza la bottiglia nella direzione di Ross.
'Posso sempre tornare sul ring quando i fondi cominciano a scarseggiare.' Beve un altro sorso mentre quello sorride.
'Magari.. Il Vikingo assetato di sangue.. sei sempre stato il mio preferito, non sono ancora venuto a patti col fatto che ti terrai lontano dall'ottagono per un po'.'
'Ti manca?'
E' Harvey a domandarlo.
'Ogni singolo giorno.' Sospira. ' Ma ho sempre voluto fare anche altro nella mia vita, ero diventato un po' come un criceto su una ruota... correvo , correvo ma non stavo andando da nessuna parte. Cambiare non è sempre un male. Adesso voglio dedicarmi ad altri progetti, costruire qualcosa .. un po' come Dillon e Ginger. Il vostro locale và a gonfie vele ragazzi, che intenzioni avete per il futuro?'
E' Dillon il primo a rispondere.
'Vuoi dire se la mia socia non mi molla per diventare una star? Ormai è una processione di case discografiche che mandano i loro impresari al Red Ginger.'
Cain la fissa, attento.
'Davvero?'
Lei scuote la testa.
'Esagera, come al solito..non dargli retta.'
Dillon alza la voce.
'No, non esagero affatto! Miller è stato il primo e sicuramente è ancora il più insistente, ma col clamore mediatico degli ultimi tempi ogni settimana ne arrivano di nuovi.. lo sò bene visto che tu rifiuti di parlarci e li mandi in ufficio da me, credono che sia il tuo manager ormai . Pensa che l'ultima volta mi hanno anche promesso un 'auto se ti avessi fatta firmare.'
Harvey tira giù i piedi dal tavolo.
'Un auto?'
'Che auto?'
Chiede Ross più concerto.
Ginger ride divertita.
'Ma figurati.. '
Dillon annuisce.
'Giuro! Non è uno scherzo.. con tutto quello che è successo non ho avuto il tempo di parlartene, è successo due giorni fà.' Si mette seduto dritto sulla sedia .' E' venuto Fisher della Creative Lab, ha detto che già dopo le foto di Miami i tuoi video stavano diventando virali, ma con tutto il clamore provocato da Dorian e la rissa fuori dal locale sei al centro di uno tsunami di popolarità. Ovviamente non gli ho neanche chiesto di che macchina parlasse, ma sono certo che se fossi disponibile a compromessi cercherebbe di accontentarmi.. vogliono davvero che firmi un contratto.'
'Io voglio solo che sbattano in cella quel coglione di Dorian e buttino via la chiave..'
Interloquisce Ross.
L'atmosfera goliardica si spenge immediatamente e Cain vede che a Ginger sparisce istantaneamente il sorriso. Ne approfitta per chiedere quello che gli frulla in testa da un po'.
'Come vi siete organizzati al locale, adesso? C'è qualcuno che la tiene d'occhio? Questa sera posso accompagnarla io e anche riportarla a casa se per voi è un problema.'
Lo interrompe Ross.
'Nessun problema a riportarla. Ci penso io . Dopo quello che ho visto oggi non la perderemo d'occhio neanche un minuto, nè io nè i ragazzi, questo è poco ma sicuro. Anche se a mio parere Red penso che per te sarebbe meglio per un po' sparire dai radar.'
Ginger alza la voce.
'Ross! Ma cosa ti salta in mente !'
Dillon la interrompe.
'La penso anche io come lui. C'è troppa confusione al locale: giornalisti, curiosi, invasati ... lo hai visto anche tu l'altra sera quel tizio ti ha inseguita fin dietro al bancone.'
Cain guarda Ginger , poi Dillon.
'Che tizio?'
Lei sminuisce.
'Nessuno, era solo ubriaco.'
Harvey le risponde in modo pacato.
'Si, ma questi episodi si stanno moltiplicando.. sò che sono l'ultimo arrivato e non ho certo voce in capitolo in questa decisone, ma siamo tutti preoccupati che possa succederti qualcosa. Non sono noi della security , ma anche le ragazze.. forse basterebbe che ti prendessi una pausa, almeno fino a quando i giornali cominceranno a parlare d'altro.'
Cain guarda Dillon, che capisce al volo.
'Ragazzi, a proposito del locale. Alle 21 dobbiamo tutti essere operativi, quindi gambe in spalla.' Si alza in piedi e appoggia la birra a metà sul tavolo.' Leviamo il disturbo Cain , grazie di averci sfamato. '
Fà il giro del tavolo e dà una pacca sulla spalla dell' amico.
'Comunque Ross ha ragione, questa terrazza è incredibile. Dobbiamo organizzarci una festa , prima o poi, che dici? La fine dell'estate si avvicina...'
Cain scuote la testa, poco convinto.
'Fammici pensare, ok?'
Ross si alza in piedi, seguito da Hervey.
'Ci pensi tu quindi ad accompagnarla stasera? Io te la riporto.'
Cain alza il pollice, in segno affermativo mentre Dillon si avvicina a Ginger.
'Ci vediamo dopo, ok?'
Lei annuisce.
'Grazie... per oggi, per ieri, per tutto.'
Dillon l'abbraccia.
'Tu chiami io arrivo, lo sai vero?'
Gli sorride, grata. Non sa come avrebbe fatto senza di lui in questi giorni orrendi.
'Lo sò.'
Abbraccia anche Ross e Harvey e chissà perchè ad ogni abbraccio Cain si sente più infastidito, quando vede che se ne vanno prova inspiegabilmente sollievo.
In pochi minuti sono rimasti solo loro due.
Ginger si siede di nuovo e finisce la sua birra , in silenzio. E' evidente che è arrabbiata. Lui si appoggia di schiena alla balaustra di vetro.
'Non prendertela.'
Non gli lascia nemmeno finire la frase che schizza in piedi come una molla.
'Non prendermela?' Alza la voce. 'Quello è il mio locale, mio e di Dillon! Nessuno può dirmi cosa fare, nessuno!' Cammina nervosa avanti ed indietro a piedi nudi, le guance rosse come i capelli che sembrano una nuvola che porta tempesta. ' Adesso dovrei nascondermi? E per quale motivo sentiamo.. non sono io ad aver aggredito qualcuno ... Dorian dovrebbe nascondersi, o meglio, dovrebbe essere messo in condizione di non nuocere e invece.. nessuno sa dov'è, nessuno fà niente! '
Cain prova a farla ragionare, stupito dal quel temperamento vulcanico.
'Non è una cattiva idea levarti dalla luce dei riflettori per un po', pensaci. Potresti dedicarti ad altro.. riflettere sulle proposte che ti stanno arrivando, per esempio, hai mai pensato di valutarle? Poi concentrarti di più sulla tua musica, sui tuoi testi. '
Lo guarda arrabbiata.
'Cain, non prendermi in giro, ok?'
Lui ribatte piccato.
'Prenderti in giro? Dico solo quello che penso! Hai quanto.. vent'anni? Sai cantare, sai ballare suoni e scrivi musica .. cosa vuoi fare da grande ? Te lo sei chiesto? Davvero vuoi passare il resto della tua vita sul bancone del Red Ginger?'
Gli si avvicina furiosa, gli occhi due fessure sottili.
'Non mi vergogno di quello che faccio! Ho un locale mio a 27 anni, sono indipendente e decido della mia vita. e ne vado fiera.''
Lui ribatte di rimando, impassibile.
'Nessuno sta dicendo che non sia un traguardo, ma non dovresti accontentarti, hai troppo talento per non usarlo.'
Lei gli volta le spalle ma lui l'afferra per le braccia e la costringe a guardarlo.
'I tuoi amici hanno ragione, non puoi continuare a metterti in pericolo andando al locale tutte le sere. C'è troppa attenzione mediatica su di te in questo momento è evidente, Dorian non è l'unico pazzo in circolazione.. ci hai mai pensato? Fai un passo indietro, solo per qualche settimana...tornerai quando le acque si saranno calmate.'
Lei si libera dalla sua presa.
'Quindi improvvisamente mi conosci abbastanza per dare consigli sulla mia vita?'
Questo è un colpo basso, Cain si sente come se lo avesse schiaffeggiato. Prende la sua birra e beve un sorso, fingendo indifferenza.
'Forse è vero che si è più obbiettivi analizzando una situazione con distacco.'
Eppure, chissà perchè non è distacco quello che prova adesso. Stringe il collo della bottiglia e si costringe a non guardarla. Le è scesa una bretella della salopette e s' intravede distintamente il capezzo del seno sinistro premere contro maglietta bianca.
'Quindi sentiamo.. secondo te cosa dovrei fare: ciondolare per casa tutto il tempo?'
'Lasciamo stare. E' chiaro che non vuoi la mia opinione.'
Vede che si sgonfia come un palloncino. Gli si avvicina e sente che gli mette una mano sul braccio come per scusarsi. E' la seconda volta che lo tocca oggi, vorrebbe che lo facesse più spesso.
Quando parla la sua voce è quasi un sussurro.
'Il mio mondo è quel locale, non ho altro.'
Lui la guarda, stupito da quella confessione inaspettata.
'Anche io pensavo di non avere niente una volta fuori dal ring, ma mi sono accorto che c'è un mondo intero.'
Ginger sospira.
'Non mi piace stare con le mani in mano.'
'Ho un sacco di trasferte, se ti và puoi venire con me.'
Vorrebbe ritirare quello che ha detto all'istante, ma quei due enormi occhi di giada fissi nei suoi gli levano il coraggio.