Sà bene che per lui dormire non è facile, ma certo non è mai rimasto sveglio a causa di una donna.
Mai.
Per quale cazzo di motivo allora continua a tendere l'orecchio nel buio, per sentirla rientrare? Sono passate ore da quando, dopo avergli sbraitato in faccia, l'ha vista sparire oltre la siepe e lui è rimasto lì, come un deficiente, immobile a fissare la vegetazione.
Nessuna donna piantandolo in asso lo ha mai infastidito così e ha questa maledetta impressione che gli stia sfuggendo qualcosa, ma non riesce a capire cosa. Si ripete che deve essere la sua testa, troppe botte, semplicemente non funziona più tanto bene.
Per intrattenere l'insonnia che gli fà compagnia ostinata, prende il cellulare dal comodino e comincia a scorrere le chat fino a quando ne trova una con il nome Lilith che attira la sua attenzione. Ricorda le parole di Emily e osserva la foto. Non si sorprende nello scoprire che quella rossa invadente lo perseguiti anche lì.
Ripetendosi che lo fà solo per noia, nella speranza che gli si chiudano gli occhi dal momento che contare le pecore si è rivelato negli anni uno stratta gemma assai poco efficace, decide di dare un'occhiata e leggere quelle conversazioni, ma più si addentra nelle memorie digitali comuni, più è ovvio quanto Ginger abbia rappresentato davvero per lui qualcosa di speciale, negli ultimi mesi.
Rilegge gli innumerevoli messaggi che non ricorda di averle mai inviato e si sorprende a sorride nel buio per le risposte divertenti, argute, ironiche, a volte pungenti di quella impertinente. Osserva curioso le foto che deve averle scattato, alcune chiaramente a sua insaputa , chiedendosi cosa ci sia oltre quel sorriso dolce, imbarazzato o luminoso che è riuscito a catturare. Studia attento i video che lei gli ha inviato, intrigato dalla donna che canta in modo sexy e balla sul bancone, determinata è evidente, a far eccitare tutti, lui compreso.
Si domanda quale di tutte queste versioni della rossa che abita in casa sua lo abbia attratto.
E' tutta la vita che si porta a casa delle donne e si assicura che la mattina dopo spariscano senza lasciare traccia nella sua vita e nella sua abitazione, perchè a lei ha consegnato persino le chiavi?
Per quanto in quel momento sia tentato di riprendersele e tornare a godersi la solitudine del suo rifugio privato, sà che deve a se stesso una risposta, oppure un giorno potrebbe ritrovarsi a pentirsene amaramente.
Sospira rassegnato e proprio mentre spenge il cellulare per rimetterlo sul comodino sente il rumore della porta d'ingresso che si apre e si richiude al piano di sotto. Fà per alzarsi dal letto e scendere, ma si trattiene. Per fare cosa, poi?
Non saprebbe proprio cosa dirle.
Tende l'orecchio vicino alla porta, cercando di capire come quell'estranea si stia muovendo in casa sua. La stanza degli ospiti è al piano di sopra, a pochi metri da lì. All'una passata è ragionevole pensare che se ne vada dritta a letto, si aspetta quindi di sentire il rumore di passi su per le scale e poi in corridoio, invece, niente.
Resta in ascolto per lunghi minuti e quando ormai comincia ad innervosirsi chiedendosi cosa diavolo stia facendo, percepisce un lontano tintinnare di note attutite. Per un attimo si chiede come possa venire in mente a chiunque sano di mente l'idea assurda di accendere lo stereo a quell'ora di notte , ma poi capisce.
E' quell'enorme pianoforte a coda piazzato al centro del suo salotto.
Sta suonando.
Abbassa piano la maniglia e socchiude la porta per ascoltare meglio quelle note leggere. Lui non ci capisce nulla di musica, ma sà riconoscere qualcosa di bello quando lo sente.
Resta per qualche minuto in piedi, al buio, ad ascoltare quella melodia sconosciuta salire le scale lieve, uno scalino alla volta.
S'interrompe, per poi continuare.
Poi s'interrompe ancora.
Ogni volta però riprende, come se non volesse darsi per vinta e nota dopo nota quel motivo evanescente, mai sentita prima, lo raggiunge, catturando il suo interesse.
Lascia la porta socchiusa e torna a sdraiarsi a letto.
Il rumore delle onde che entra dalla finestra si confonde col suono della melodia che arriva dal piano di sotto mentre lui chiude gli occhi, cercando di rilassarsi e decidere come gestire la sua vita nei giorni a venire.
Ha il contratto di consulenza per la UFC da portare avanti perché no, a quello non ha davvero nessuna intenzione di rinunciare, i lavori della palestra a La Jolla da completare entro l'estate, l'accordo con Maya Lane da firmare a fine mese visto che finalmente sembra abbia sciolto le sue riserve per cedergli l'attività, e in più - come se non bastasse - una decina d'interviste ravvicinate che Jeff ha fissato per lui con più giornalisti possibili.
L'intento è quello di accaparrarsi i favori della stampa, dal momento che avendo preso a pugni un gruppo di giovani studenti universitari il giudice che a breve dovrà pronunciarsi in merito, potrebbe anche non essere troppo clemente nei confronti di un lottatore professionista pluridecorato, se l'opinione pubblica non gli darà una mano.
A tutto questo ha appena deciso di aggiungere la terapia con Emily, perchè se vuole sperare di recuperare i ricordi perduti nel più breve tempo possibile, ha bisogno dell'aiuto di un professionista. La rossa formato tascabile picchia duro quando vuole e le cose che gli ha detto giù in giardino lo hanno messo ko.
Non gli bastano foto e messaggi, nemmeno i video. Rivuole i suoi ricordi.
Tutti.
Solo così potrà decidere se tenersi o meno questa rossa in casa. Prima di allora, non ha intenzione di fare nessuna scelta drastica, ma mantenere un democratico status quo.
Ascolta la musica che nel frattempo è aumentata d'intensità, la melodia di poco prima non procede più incerta, ma ha acquistato sicurezza e colore. Si rilassa godendosi quella sequenza di note mai sentita prima che lo trasporta, senza che se ne renda nemmeno conto, nel mondo dei sogni.
Sprofonda in un sonno profondo, solo per riaprire gli occhi molte ore dopo, riposato e sereno. Infila rapido una maglietta ed un paio di pantaloncini, per affrontare il suo consueto allenamento mattutino.
Si sente bene e ha chiaro in mente il programma della giornata: un ora di corsa, un ora di esercizi e un'abbondante colazione. Alle 9,30 vuole chiamare Emily e mettersi d'accordo con lei per cominciare le loro sessioni di terapia prima possibile, sà che quando si sono incontrato non è stato troppo cortese, ma è pur sempre una donna anche lei... è certo di poterla convincere a prenderlo come paziente.
Vuole lei per due motivi, primo perchè si fida del giudizio di Yuri che gliene ha parlato come di una valida professionista. Secondo perchè è evidente che sà come sono cominciate le cose tra lui e Ginger e la cosa potrebbe tornargli utile.
Prima di organizzare la sua agenda e le trasferte della settimana deve però parlare con Ginger, è nell'occhio del ciclone come e più di lui con la stampa, ma non sta gestendo affatto la cosa, anzi. Internet è piena d'illazioni, commenti spinti e foto che la riguardano, sà bene come funzionano queste cose, se non le controlli sono loro che finiscono per controllare te.
Vuole che firmi la procura perchè si occupi di tutto Jeff, lui è bravo in queste cose. E poi vuole trovare il modo di coinvolgerla in alcune delle interviste che ha in programma nei prossimi giorni, potrebbe essere utile ad entrambi. Lei avrà l'occasione di mettere un po' di puntini sulle i e beneficiare di un'ondata di notorietà gratuita e lui avrà l'opportunità di conoscerla meglio, è abituato a prendere le cose di punta, tanto vale utilizzare la medesima strategia anche in questa circostanza e non perdere tempo.
Prende l'iPod e scende le scale, è ancora presto. Rosa non è ancora arrivata e c'è un'alba stupenda che comincia a fare capolino sopra l'orizzonte blu del mare. Attraversa il salotto per godersi lo spettacolo di mille colori ma si sofferma in prossimità del piano.
Ci sono fogli che prima non c'erano appoggiati alla rinfusa, pieni di note scarabocchiate che è certo rappresentino la melodia della sera prima. Si avvicina curioso e tenta di leggere quel linguaggio straniero, senza fortuna. Non ci sono parole, solo musica evidentemente.
Desiste ed esce di casa, cominciando a correre.
Si chiede se davvero Ginger sia capace di inventarsi una melodia dal nulla, oltre che suonare divinamente come le ha visto fare in quel video di Miami.
Canticchia la melodia notturna, quella sequenza di note gli è entrata in testa e non riesce più a liberarsene. Continua a correre canticchiandola quasi senza accorgersene, l'ipod spento e la testa piena di pensieri.