E' dalle superiori che non frequenta una ragazza ancora capace di arrossire, la cosa lo sorprende e al tempo stesso lo incuriosisce. Finge di non notarlo ma è evidente che le sue parole hanno messo Ginger in imbarazzo, in realtà hanno stupito anche lui, ma è la semplice verità.
Sà bene di essere un tipo diretto. A volte troppo, ma è fatto così: non gli piace girare attorno alle cose. Non gli piace perdere tempo o esitare quando trova qualcosa che gli interessa e Ginger, decisamente, gli interessa.
Ogni secondo che passano insieme ne è più convinto e queste ore trascorse in simbiosi hanno fatto scattare qualcosa dentro di lui che non ha mai sperimentato prima.
Lillith è come un puzzel a cui mancano ancora un sacco di pezzi, ma quello che intravede ogni volta che la guarda, prendendo spunto dai tasselli che è riuscito a ricomporre, lo intriga. Parecchio.
Come lo attirano i suoi contrasti: il fatto che arrossisca al pari di una ragazzina eppure nella vita abbia fatto esperienze brutali, che l'hanno resa donna troppo in fretta.
L' averla conosciuta quando riusciva a stento a sfiorarlo per poi ritrarsi diffidente quasi infastidita, e che adesso invece lo scopi divinamente, come se non avesse fatto altro tutta la vita, facendolo godere più di una escort navigata .
Oppure il fatto che canti discinta canzoncine pop esibendosi su un bancone ed al contempo sia capace di sedersi dietro la tastiera di un piano ed incantare un'intera platea di ricconi snob muovendo semplicemente dieci dita.
Si chiede cos'altro gli nasconda e ogni giorno è più ansioso di scoprirlo. Non ha mai pensato di volere una donna accanto a sè se non per il sesso, ma questa donna gli è entrata dentro e ora si ritrova a desiderare di averla accanto nei momenti più impensati.
Continua a mangiare, affamato, ma non gli sfugge il fatto che Ginger adesso spelluzzichi appena quà e là ciò che ha davanti.
Aggrotta la fronte.
'Non avevi detto che morivi di fame?'
Lei solleva lo sguardo imbarazzata e si mette in bocca un chicco d'uva come se non volesse contrariarlo. Abbozza un sorriso, forzato.
'C'è così tanta roba che non sò cosa scegliere.'
Si giustifica e abbassa lo sguardo, perchè non possa decifrarlo.
Non gli piace quando fà così, sà che significa che qualcosa non và.
Smette di masticare e le intima.
'Guardami.'
Ginger gli lancia un'occhiata in tralice per poi prendere una crepes e mettersela nel piatto, come per accontentarlo. Distoglie di nuovo lo sguardo fingendosi impegnata a cospargerla di marmellata, senza prestargli attenzione.
'Ginger.. guardami.'
Lei sbuffa e lo fissa di rimando.
'Cosa c'è ?!'
Esclama spazientita ma lui resta impassibile.
'Dimmelo tu.'
Per qualche secondo c'è solo silenzio, poi lei lascia andare le posate e si mette a braccia conserte, come per difendersi.
'Non mi piace , ok?'
Lui aggrotta di nuovo la fronte, senza capire.
'Cosa?'
'Come ti comporti!' Lo accusa lei, per poi proseguire determinata ' Non puoi dire una cosa del genere... non puoi se non lo pensi davvero, non a me.. non qui!' Libera le mani e comincia a gesticolare nervosa.' Non puoi catapultarmi in un posto come questo ... prendere una camera stupenda... portarmi a cena fuori con te, scoparmi come se non ci fosse un domani e poi farmi fare colazione insieme a te ..con il mare , il sole e poi dire cose del genere ...come se niente fosse! Non è giusto....non è...' s'interrompe un attimo per cercare la parola giusta '... leale!' Esclama quando la trova.
Sembra un fiume in piena, ribolle di rabbia e il suo sguardo è infuocato.
Vorrebbe sorriderle per farle capire che andrà tutto bene, ma qualcosa gli dice che complicherebbe solo le cose. Sembra davvero contrariata e lo stupisce sempre quanta energia nasconda quel corpo minuto.
I capelli rossi le ricadono ribelli sulle spalle nude, coperte solo dalle minuscole spalline del vestito giallo che indossa, luminoso, come lei. Le guance arrossate nascondono la spruzzata di lentiggini che ha sul naso che tiene per aria, con fare impertinente e battagliero. Se non fosse davvero così arrabbiata e se lui non fosse decisamente stanco, si alzerebbe e la prenderebbe lì, seduta stante, su quel tavolo in terrazza. Lo eccita la sua indole ribelle, lo stuzzica quel suo temperamento indomito... è stata la prima cosa che lo ha attratto di lei, con prepotenza. Non sapeva ci sarebbe stato anche molto altro.
Decide che parlare è sempre la strategia migliore, quindi ribattere paziente.
'Non è leale, che cosa? Dire quello che penso?'
Gli occhi verdi di lei si spalancano dallo stupore, per poi ridursi a due fessure penetranti.
'No, se non lo pensi davvero.' La sua risposta è netta, inequivocabile. Prosegue senza dargli il tempo di replicare. 'Sei infatuato. Sei attratto, sei ... eccitato da me come io lo sono da te. E non c'è niente di male in questo, è chimica, siamo entrambi adulti, sappiamo come funzionano queste cose. Ma non puoi dire quello che hai detto.' Lo guarda severa. 'E' chiaro a entrambi che io non sono la prima donna che hai avuto e che non sarò certo l'ultima.' Cerca le parole 'Probabilmente sono diversa dal tipo di donne che ti è capitato d'incontrare fin' ora e t'incuriosisco... mi vedi come una creatura esotica e questo sta facendo durare la .. cosa.. che c'è tra noi più a lungo del previsto. Sarò la tua ragazza per un po' , ci divertiremo e passeremo del tempo insieme... ed è ok, mi sta bene...ma fingere che tutto questo si trasformerà in qualcosa di più, in qualcosa d' importante... bhè questo non è leale! ''
Cain si appoggia allo schienale della sedia ed ora è lui ad incrociare le braccia al petto.
'Perchè per me può essere solo una storia di sesso, vero? E' questo che intendi.'
Ginger alza le spalle.
'Non c'è niente di male Cain, non sono una ragazzina, sò come funziona. E poi noi due ci consociamo appena, cos'altro potrebbe essere?'
Di tutto le stronzate che ha detto fin ora, questa è quella che lo ferisce di più.
'Tu mi conosci. - Sentenzia - E io conosco te.'
Ginger scuote la testa.
'No, non basta passare un po' di tempo insieme per credere di conoscere una persona. Io sono stata anni con Alan e non avevo capito niente di lui.'
Cain vorrebbe alzare la voce, ma si sforza di non farlo. Si sporge in avanti sulla sedia però, per guardarla più da vicino negli occhi .
'Tu Lilith mi conosci meglio di chiunque, anche se ci frequentiamo solo da pochi mesi. E io conosco te. Puoi dire e fare di tutto per convincermi del contrario, ma tra noi due c'è qualcosa e sò che lo senti anche tu.'
Lei scuote la testa ancora e fà un sorriso beffardo.
'Si chiama intesa sessuale Cain.'
Ora gli stà davvero facendo perdere la pazienza, alza la voce senza neanche rendersene conto.
'Non ti voglio solo per il sesso, è così difficile da capire!?'
Le parole gli escono di getto, ma appena le pronuncia ad alta voce si rende conto che non ha mai detto niente di più vero.
Ginger lo fissa, stupita.
Si guardano per quasi un minuto senza che nessuno dei due dica niente e c'è una vibrazione nell'aria che la rende carica di tensione. E' lei la prima dei due che ha il coraggio di interrompere quel silenzio.
'Allora cosa vuoi da me? Sentiamo.'
Cain non ha mai avuto le idee più chiare in vita sua.
La fissa, determinato.
'Voglio che vieni a vivere con me.'
Se le avesse dato uno schiaffo avrebbe forse avuto una reazione analoga: Ginger spalanca gli occhi, attonita.
'Tu non dici sul serio.'
Lui la interrompe sul nascere.
'Non sono mai stato più serio in vita mia.'
Ginger scuote la testa.
'Io ho il mio appartamento.'
'Puoi affittarlo, sarebbe conveniente.'
Ribatte lui con prontezza.
'Lì ci sono tutte le mie cose.'
Replica immediato.
'Puoi portarle con te. Casa mia è vuota, lo sai, mi servirebbe una mano ad arredarla in ogni caso.'
Scuote la testa, incredula.
'Cain! E' assurdo... lo sai anche tu... i miei amici...... i giornali!'
Lui si stringe nelle spalle, indifferente.
'Prima o poi si verrà a sapere comunque. E' solo una questione di giorni.'
La fissa, in attesa di un altro tentativo per scoraggiarlo.
'Cain.. ' Ginger alza la voce, spazientita. ' ..questi non sono argomenti su cui si può scherzare!'
Lui appoggia entrambi i gomiti sul tavolo e si protende verso di lei.
'Non sono mai stato più serio in vita mia.'
I suoi occhi azzurri sono risoluti e la fissano attenti.
'Il tuo appartamento non è sicuro, quello che è successo con Dorian ne è la prova lampante. Può entrare chiunque, in qualunque momento e lo sai. Non basta che Ross ti scorti a casa ogni sera.. vi potrebbe seguire qualcuno dal locale e una volta capito dove abiti gli basterebbe appostarsi sotto casa per salire alla prima occasione. In un attimo te lo ritroveresti sul pianerottolo, davanti alla porta. Con le luci sempre da sostituire non te ne accorgeresti nemmeno guardando dallo spioncino ...proprio come poteva accadere con Dorian se fosse stata sera. Vivere da me ti darà una maggiore sicurezza.'
Ginger lo liquida all'istante.
'Sò badare a mè stessa e non mi trasferirei da te per essere più sicura!'
Lui ribatte spazientito.
'Lo sò che sai badare a te stessa, non ti voglio lì per questo, ma resta il fatto che non è sicuro il tuo palazzo e le cose al locale vi stanno sfuggendo di mano. E' evidente e continuate tutti a sottovalutare la cosa. Sono preoccupato, ok? Non voglio che ti succeda niente, non se posso evitarlo. Ma ovviamnte non è questa la ragione per cui ti voglio con me : dobbiamo vederci più spesso. Tu hai i tuoi impegni al locale e io ho i miei, non possiamo incontrarci giusto qualche pomeriggio a settimana per parlare delle ristrutturazioni della palestra. Voglio che passiamo più tempo insieme.'
Ginger si stringe nelle spalle.
'Non c'è bisogno di andare a convivere per questo. Possiamo semplicemente organizzare meglio le nostre giornate.'
Lui scuote la testa, infastidito.
'Non sarebbe comunque abbastanza. Voglio dormire con te Ginger e svegliarmi con te. Voglio essere certo che non ti capiti nulla e sapere che quando torni a casa la notte sei al sicuro, con me. Voglio che condividiamo i nostri progetti, giorno dopo giorno e se davvero tu pensi di non conoscermi abbastanza allora vivere insieme ti farà scoprire tutto quello che hai ancora bisogno di capire di me.'
Lei lo guarda esasperata.
'Cain ! Che fretta c'è? Si può sapere ?!'
E' come se, improvvisamente , lui vedesse tutto con estrema chiarezza. Non ha dubbi , convincerla a trasferirsi da lui è la soluzione migliore.
Replica, sicuro di sè.
'Hai detto tu che non è leale se dico cose che non penso davvero, o no? Io non faccio giochetti, non ti prendo in giro, nè tantomeno fingo sentimenti che non provo. Ti voglio con me.'
Prende nella sua la mano che Ginger tiene appoggiata sul tavolo .
'E' vero, non ho avuto relazioni stabili in vita mia nè con la mia famiglia, nè con le donne che ho incontrato, ma voglio una relazione adesso, con te. Voglio il sesso, voglio l'intimità, voglio del tempo da trascorrere insieme, voglio tutto quello che posso avere. Convivere è semplicemente la strada più breve per ottenerlo: sono mesi che ci giriamo intorno Ginger, evitiamo di perdere altro tempo. Tu mi piaci e io ti piaccio, cosa volgiamo fare? Continuare a inseguirci oppure fermarci e capire se davvero possiamo costruire qualcosa insieme? Siamo adulti, sappiamo entrambi che le cose potrebbero non andare bene, ma potrebbero anche andare. '
Sà che ha catturato la sua attenzione, perchè quegli occhi di giada ora sono fissi nei suoi.
'Non pensavo che avrei incontrato una donna giusta per me, ora che sei qui non voglio perdere tempo.'
L'attira per la mano dalla sua parte del tavolo e la fà sedere di traverso sulle sue ginocchia senza mai perdere il contatto visivo.
' Sò che in passato le cose non sono andate come speravi, hai passato l'inferno e non ti fidi più di nessuno ma questo non significa necessariamente che anche io debba essere una delusione.'
Ginger abbassa lo sguardo ma lui le prende il mento con delicatezza e la costringe a guardarlo negli occhi.
'Non voglio niente che tu non sia disposta a darmi Lilith e posso aspettare tutto il tempo che ti servirà se non ti senti pronta a venire a vivere con me adesso, ma ho capito una cosa oggi: questa relazione per me è importante. Tu per me sei importante. Non sei un interludio esotico o una distrazione passeggera, comunque sia cominciata tra noi, ora sei la mia ragazza e la lealtà vale per entrambi. Io sono disposto a mettermi in gioco ma devi farlo anche tu. Smetti di sottovalutare quello che c'è tra noi , smetti di dare per scontato che finirà, smetti di nasconderci come se stessimo facendo qualcosa di sbagliato o come se ti vergognassi di me. Gli altri non ci conoscono e troverai sempre qualcuno che ti dirà che hai sbagliato strada, non sta a lui giudicare. Solo tu puoi sapere dove vuoi andare davvero.' La sua voce diventa più roca, si acciglia. ' Se invece pensi che per noi non possa esserci un futuro dimmelo e basta. Non voglio convincerti a fare qualcosa in cui non credi. '
Ginger gli prende il viso con entrambe le mani.
'Non è questo!' Esita ' E' solo che ...' Si blocca come se non volesse più proseguire.
'Cosa?' La incalza lui.
'Ho paura.' Ammette, scoraggiata. 'Sono stata solo con un ragazzo in vita mia Cain, ed è stato un disastro totale.'
Lui le prende il viso nello stesso modo, con entrambe le mani.
'Sei stata più brava di me allora: io non ho mai nemmeno avuto il coraggio di tentare.'
Ginger gli sorride.
'Posso pensare all'idea della convivenza? Mi piace l'idea di averti tutto per me, davvero, ma mi hai preso alla sprovvista.'
Lui le dà un bacio leggero sulle labbra.
'Certo che puoi, io non vado da nessuna parte.'
Ginger ricambia con un bacio vero, che gli fà chiudere gli occhi e dimenticare tutto il resto.