'Jeff sei sicuro che sia stata una buona idea?'
Cain guarda perplesso il suo pr, mente comincia a fermarsi qualcuno a scattare le prime foto. Sono in pieno centro a la Jolla da Eddie , il suo ristorante preferito : Eddie V's Prime Seafood . Al contrario del solito Jeff ha voluto un tavolo all'aperto, in bella vista.
Jeff muove con noncuranza una mano nell'aria.
'Siamo qui per un'intervista, più gente c'è , meglio è. Dopo tutto hai annunciato il tuo ritiro dalle scene, qualcosa dobbiamo fare per rendere evidente che c'è ancora interesse nei tuoi confronti, no?'
Cain scuote la testa divertito.
'Non me lo perdonerai mai vero?'
Jeff lo guarda serio e risponde ironico.
'Di avere dato un calcio a milioni di dollari ancora all'apice della tua carriera? Ma figurati, cosa vuoi che sia.'
'Ho intenzione di ritirarmi dagli incontri sul ring, non dalle competizioni.'
'A davvero? E sarà un altro business altrettanto redditizio?'
'Uomo di poca fede... possibile che non fai altro che brontolare?'
Eddie, il padrone del locale, interrompe il loro battibecco accompagnando Sally Hope l'intervistatrice che stanno aspettando. Tutti gli uomini del locale lanciano occhiate interessate nella loro direzione, le sue gambe snelle, il portamento elegante e la chioma di capelli biondi non passano certo inosservati, ma lei ha occhi solo per Cain.
'Che piacere Cain!'
Lui si alza e la bacia su entrambe le guance, mentre Eddie sposta la sedia per premetterle di accomodarsi.
'Sally, il piacere è mio. E' da tanto che non c'incontriamo . – Fa un gesto alla sua sinistra - Ti presento Jeff, il mio pr , immagino vi siate sentiti per telefono. E' lui che ha reso possibile questa intervista.'
Sally annuisce brevemente e lo liquida con un rapido cenno della testa, per poi riportare subito l'attenzione su Cain.
'Mi ha fatto davvero piacere che tu abbia accettato la mia proposta sai? Non me l'aspettavo.' Si siede e tira fuori il cellulare che appoggia sul tavolo dopo aver impostato la modalità di registrazione. ' Vuoi annunciare la revoca del ritiro?'
Sorride compiaciuta della sua battuta. Sanno tutti che nel settore non sarebbe poi una rarità.
Cain sorride di rimando.
'No, non ancora almeno. Ma non si nega un intervista a Sport illustrated, né alla sua giornalista di punta.'
Conosce Sally da anni e sa due cose di lei: le piace essere blandita ed è meglio tenersela come amica.
Lei annuisce soddisfatta e parla rivolta al cellulare.
'Allora , cominciamo ? Così ci leviamo il pensiero. Sono a pranzo con Cain Rock per la prima intervista dopo l'annuncio del suo clamoroso ritiro . Al contrario di molti suoi colleghi quest'uomo ha una laurea, è autore di un libro per bambini e a 35 anni, dopo essere stato campione in carica di pesi massimi nel campionato MMA ha deciso di dare un svolta alla sua carriera abbandonando il ring, senza dare spiegazioni a nessuno. '
Lo guarda e gli spara la prima domanda a bruciapelo.
'Tutti si chiedono perché tu lo abbia fatto. Arrivato all'apice, te ne vai ingrato sbattendo la porta?'
'No, non la vedo così. Devo molto a questo sport, mi ha letteralmente salvato la vita. Ma avevo giurato a me stesso che una volta arrivato in cima mi sarei dedicato ad altro, ritirandomi prima di scendere la classifica... sono un tipo che rispetta le promesse. Tutto qui.'
'Il Vichingo' questo era il tuo nome sul ring. Hai iniziato ad allenarti e competere nel campionato dei pesi massimo MMA e grazie al successo globale del campionato Ultimate Fighting Championship, oggi, tra sponsor e ingaggi hai un giro d'affari multimiliardario. Probabilmente tutti i nostri lettori vogliono cercare di capire se nel corso della tua carriera hai goduto a fare molto male ai tuoi avversari, cosa si prova quando si va KO, e se è valso la pena prendere così tante botte per soldi. Ora che hai smesso glielo dirai?'
'L'ho sempre ammesso : sono diventato un lottatore di MMA per poter fare a botte legalmente. Lo dico senza vergogna, se uno vuole combattere, le arti marziali possono essere una buona valvola di sfogo. Per quanto mi riguarda, lo sono stata. Negli anni però ho imparato a migliorare me stesso, a controllare le mie reazioni, contenere la rabbia, capire come reagire davanti a situazioni estreme, risorgere da un KO. Grazie alle arti marziali ho imparato ad andare avanti anche quando tutto sembra perduto e trovare nuove strade. E' stata una scuola di vita, devo molto a questo sport. Per rispondere alla tua domanda in modo diretto: sì, ne è valsa la pena.'
Cosa si prova a rompere la mandibola a qualcuno?
Cian ride divertito, non c'è che dire, Sally ci va giù pesante.
Mi dispiace deludere i lettori ma non mi è mai successo, le fratture della mandibola non sono così comuni. Tutti i lottatori indossano un paradenti professionale, quindi devi colpire fortissimo per rompere la mascella all'avversario. Mi è capitato di spaccare dei nasi - fa un rumore tremendo e il sangue esce a fiotti. E mi è successo che qualcuno svenisse mentre gli facevo un chokehold - succede se non ti arrendi abbastanza in fretta. Le prese di strangolamento in genere bloccano l'aria e il flusso sanguigno, per questo svieni. Se però lasci la presa, l'avversario si riprende velocemente. A parte questi episodi, in genere si tratta solo di lividi, graffi e tagli.. nulla di cui preoccuparsi.
Ti gasa quando il tuo avversario finisce in ospedale?
Mi ha sempre gasato molto vincere, questo sì, ma mai fare male all'altro. Ne ho viste tante negli anni, ma non mi è mai capitato di vedere un lottatore soddisfatto di aver fatto del male a qualcuno.
È vero che le gang criminali cercano di reclutare i lottatori a fine carriera per farli entrare nel loro giro?
Non ho mai sentito di qualcuno che reclutasse attivamente e per quanto mi riguarda no, il mio futuro non sarà in abito criminale - ride di nuovo, sempre più divertito - almeno che io sappia. Ovviamente sì, ho incontrato dei criminali sul ring. Penso che sia una cosa simpatica che si allenino in palestra insieme a poliziotti, avvocati e studenti di biologia. A prescindere dal tuo trascorso personale, sul ring seguiamo tutti lo stesso codice etico. Da fuori può sembrare uno sport senza regole, ma non è assolutamente così, né in allenamento, né durante gli incontri. Ovviamente ci sono alcuni atleti che durante l'incontro sfogano la propria aggressività personale, ma la cosa non va mai fuori controllo. Tutti sanno quali tipi di calci e pugni tirare, quali tecniche sono permesse e quali no.
È vero che quasi tutti i lottatori di MMA sono di estrema destra?
C'è un po' di tutto sul ring. Ci sono gli idioti, ma anche persone molto intelligenti. È ovvio che se sei in una zona con un'alta concentrazione di neo-nazisti, ce ne saranno alcuni anche in palestra. Ma non saprei dire quanti ce ne siano in tutto il settore. Questo è uno sport competitivo, le opinioni politiche non contano. Se qualcuno esibisse simboli provocatori, non avrebbe il permesso di salire sul ring e partecipare agli eventi.
Vale la pena prendere così tanti pugni in faccia per soldi?
No, se lo fai per soldi non ne vale la pena. Io ho cominciato per rabbia, poi per passione , poi per dimostrare qualcosa a me stesso. I soldi sono arrivati dopo, sono stati il premio, non la motivazione.
Quanto sei ridotto male, fisicamente?
Considerando che faccio questo sport da quindici anni, direi che potrebbe andare peggio. I pesi massimi raggiungono il picco della carriera poco prima dei 40, io avrei potuto competere ancora, ma ho preferito fermarmi qui e non chiedere troppo alla fortuna, c'è chi dice che l'ho fatto perché sono messo male.. ognuno è libero di dare la sua opinione, è un paese libero.
Quindi vuoi farci credere che il fatto di aver preso così tanti colpi in testa non ha delle conseguenze e non ha nulla a che fare con il tuo ritiro?
Non voglio farvi credere nulla, guardami . Ti sembro suonato? Io mi sento in gran forma.
Cosa si prova quando ti mettono KO?
Non provi granché. Vedi tutto nero e ti svegli con un'amnesia parziale. Dopo il mio primo KO sono andato dall'arbitro a chiedergli se avevo vinto. Non avevo proprio idea di cosa fosse successo. Più tardi, quando ho visto la registrazione video, mi sono reso conto di aver abbassato completamente la guardia e di aver preso in pieno un pugno dell'avversario. Certo non fa bene, questo è ovvio, è uno dei motivi per cui penso sia meglio andarsene prima che sia troppo tardi.
Ti sembrava di combattere meglio quando eri arrabbiato?
Credo che tutti noi esseri umani -a prescindere da status sociale, genere o origine -siamo aggressivi di natura. E quando non abbiamo modo di sfogare questa aggressività possono venir fuori dei problemi. L'adrenalina fa un effetto davvero strano alla gente. Per alcuni è utile, li aiuta, ma non per me. Anzi, l'aggressività cieca e incontrollata rende l'avversario ancora più facile da sconfiggere. Col tempo io sono riuscito a controllarmi e ritengo sia questo ad avermi portato al successo.
Cosa farà Cain Rock da grande?
Come avrai letto ho intenzione di aprire una mia palestra, qui a La Jolla. Let's Rock, sarà pronta in primavera e se le cose vanno avanti come spero ce ne saranno tante altre su tutta la costa orientale . In più - penso che ora si possa dire – continuerò a coltivare il mio interesse per le Arti Marziali Miste e le sua promotion di maggior rilievo: la UFC. Come sai la più importante federazione al mondo di arti marziali miste ha aumentato di 10 volte il suo giro di affari negli ultimi 10 anni: c'entra un'enorme campagna anti doping, tra le altre cose, oltre che una sempre maggiore regolamentazione e controllo della salute degli atleti.
Vuoi dire che rimarrai sul ring o sarai solo dall'altra parte delle corde?
Qualcosa del genere. Negli ultimi mesi diversi giornali si sono occupati del crescente successo della Ultimate Fighting Championship (UFC), la principale lega delle arti marziali miste. Per molto tempo le MMA – e di conseguenza anche la UFC – sono state considerate uno sport di nicchia, confinato a essere disputato in piccoli palazzetti: troppo violento poco regolamentato e pieno di atleti dopati. Negli ultimi anni, però, è diventato uno sport "mainstream". Gli incontri vengono trasmessi in decine di paesi diversi e gli atleti più popolari della lega hanno un seguito enorme.
Esatto. Il giornalista Andy Bull ha elencato i motivi di questo successo in un recente articolo pubblicato sul Guardian. Vuoi spiegarlo tu ai lettori?
Nei primi tempi gli incontri erano molto violenti: non c'erano guantoni e categoria di peso, e praticamente non c'erano regole. Durante il primo evento organizzato dalla UFC nel 1993 si poteva vincere solo per "KO, resa, intervento del medico o morte". La serata includeva un incontro fra un karateka olandese e un lottatore di sumo di 220 chili. Alla fine dell'incontro i medici recuperarono i denti del lottatore di sumo dentro i piedi del karateka. A pochi anni dal suo primo evento, alla fine degli anni Novanta, la UFC era a rischio estinzione, nonostante gli sforzi dei suoi promotori per migliorarne l'immagine. Le pressioni politiche l'avevano lasciata fuori dal giro delle tv via cavo. La campagna contro la UFC era guidata dal futuro candidato presidente Repubblicano John McCain, che la definì «un combattimento fra galli praticato da umani».
Lorenzo Fertitta, uno dei due fratelli americani di origini italiane che nel 2001 comprarono la UFC per due milioni di dollari, ha spiegato che la federazione «non esisterebbe nella sua forma attuale se non fosse stato per John McCain», perché McCain «ci diede la possibilità di entrare in gioco e comprare la federazione».
Esatto . Dal 1993 ad oggi su circa tre o quattromila eventi di MMA che si sono tenuti nel mondo, la UFC ne ha organizzati 42, ciascuno con le sue regole ufficiali. Ogni incontro dura al massimo cinque round da cinque minuti: si vince per KO oppure ai punti. La società dei Fertitta che possedeva la UFC ha guadagnato circa 600 milioni di dollari, e secondo i dati forniti dalla stessa UFC, gli incontri della lega sono stati trasmessi in 158 paesi al mondo . I biglietti per l'ultimo evento della UFC organizzato a Londra sono andati esauriti in 27 minuti, mentre quelli di Dublino in 60 secondi. La Reebok, una delle più importanti e storiche marche di abbigliamento sportivo, ha stretto per un valore di 70 milioni di dollari.
Puoi dire ai nostri lettori come hanno fatto ad incrementare così il successo e la visibilità di questo sport?
Hanno applicato una strategia commerciale lungimirante e hanno cercato di costruirsi un'immagine migliore. Per prima cosa, in mancanza di una federazione mondiale che emanasse un regolamento specifico, la UFC ha dovuto creare un proprio regolamento: , è ispirato ai regolamenti di lotta libera, boxe, taekwondo e judo e fra le altre cose prevede 31 falli per cui un lottatore può essere penalizzato o squalificato: «non è permesso dare testate, mettere le dita negli occhi, colpire la gola, l'inguine, la spina dorsale o la nuca». Nessun lottatore della UFC è mai morto oppure è stato ferito gravemente durante un incontro: la cosa più grave che può capitare è la frattura di qualche osso. C'è anche un maggiore impegno per evitare le commozioni cerebrali e la diffusione del doping. La UFC ha assunto il miglior esperto anti doping che potesse trovare: Jeff Novitzky, che iniziò a lavorare per la UFC dopo 22 anni nelle autorità federali, 12 dei quali passati esclusivamente a occuparsi della lotta al doping. Novitzky ha creato quello che definisce il miglior programma anti-doping nello sport professionistico. «e francamente», ha aggiunto, «il secondo miglior programma è molto distante». Tutti gli atleti della UFC possono essere soggetti a test anti-doping casuali, ogni giorno dell'anno. Il programma è in corso di applicazione e secondo Novitzky al momento è al 60-70 per cento del suo completamento. Nel frattempo i fan della UFC si stanno divertendo a scovare lottatori che fino a qualche mese fa avevano un fisico scolpito, ma che di recente sembrano misteriosamente avere muscoli meno delineati.
Oltre che dal lato dell'immagine, la UFC ha anche saputo far fruttare il suo brand al contrario della boxe, e ancora oggi tratta con molta attenzione la produzione e gestione dei diritti televisivi per non rischiare di perdere eccessivo controllo sul prodotto. Ma nel 2016 gestione dei Fertitta si è chiusa con la vendita a Mark Shapiro e Ioris Francini i presidenti della WME/IMG. Nel 2001 i fratelli Fertitta acquisirono l'UFC per la cifra di 2 milioni di dollari, la vendita della società nel 2016 alla WME/IMG per 4 miliardi di dollari ha di fatto rappresentato il più grosso affare mai concluso nella storia dello sport. Una cifra che rappresenta il 200000% rispetto alla somma pagata per l'acquisizione nel 2001 i nostri lettori conoscono bene questa storia. Ma questo cosa centra con il tuo futuro?
Sono stato contattato dalla WME/IMG per un incarico di consulenza. A livello professionistico la MMA è diventato non solo uno sport ma anche uno show da milioni di dollari ed è di primaria importanza oltre all'impatto della promozione mediatica e dello spettacolo, anche l'alto livello degli atleti. Mantenere sotto contratto lottatori con un ottimo livello tecnico per garantire eventi e card di qualità diventa sempre più decisivo affinchè le competizioni siano avvincenti e seguite dal pubblico, e qui entro in campo la mia esperienza nel settore.
Vuoi dire che la WME/IMG ti ha assunto come consulente sportivo? E da quando?
'Ho firmato questa mattina , quindi direi ...da oggi?'
Gli occhi di Sally scintillano come due zaffiri. Da lui si spostano a Jeff e poi di nuovo a lui per essere sicura che non la stiano prendendo in giro.
'Ma questo è un incarico di responsabilità e davvero d' immenso prestigio.'
Esclama incredula.
Cain indica beffardo col mento il telefono che continua a registrare.
'Non dimenticare di scriverlo sul tuo articolo.'
'Oddio Cain, ma lo sapevi? Voglio dire... il ritiro, le palestre... - stringe gli occhi e lo fissa curiosa - ..anche le palestre avranno un ruolo in tutto questo immagino? Gli atleti che verranno scritturati.. si alleneranno nelle tue palestre... o sbaglio?'
'Sally ora vuoi sapere troppo...'
Lei lo guarda con rinnovato interesse.
'No, direi che decisamente i colpi in testa non hanno avuto conseguenze nel tuo caso.'
Lui la fissa gelido.
'Te l'ho detto , ma tu non mi sembravi troppo convinta.'
Lei spegne il registratore e lo guarda sorridendo.
'Se non hai impegni dopo pranzo.. potrei farmi perdonare, che dici? '
Cain alza un braccio e chiama il cameriere per ordinare il pranzo.
E' venerdì e sa che alle 3 ha appuntamento con Ginger, non c'è molto tempo per sfogare con Sally la sua frustrazione.
Sono due giorni che ha in mente Lilith, dopo lo scambio di messaggi roventi che hanno avuto sere prima non riesce a levarsi dalla testa il pensiero fisso di come sarebbe scoparsela nelle posizioni più disparate, non pensa ad altro ed è costretto ad intrattenersi da solo. Sally gli sarà utile per rilassarsi un po'. In più sa bene che non è il caso di farsela nemica, proprio adesso che avrà bisogno del favore della stampa più che mai.
La guarda e sorride sornione, all'idea di unire l'utile al dilettevole.
'Non rifiuto mai un buon dessert.'