Fuoco e fiamme

By ludyday

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Ginger è una ragazza di provincia, costretta dalla vita ad accantonare i sogni di gloria e diventare donna i... More

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By ludyday

Quando scende dal bancone ha le guance rosse e si sente accaldata.

Dio che serata!

Sapeva che mercoledì ci sarebbe stato del casino, ma il locale scoppia di gente. Lei e le ragazze hanno fatto faville lassù e quando è stato il suo turno di esibirsi da sola ..dio.. ha sentito un brivido lungo la schiena vedendo tutti quegli scalmananti ai suoi piedi. Non ha un orgasmo da un sacco di tempo, ma se si ricorda bene la sensazione è molto simile a quello che ha provato ad esibirsi stasera.

Sarebbe bastato un gesto, uno solo e Ross, Bob , Harvey e Dillon non sarebbero bastati a trattenere la folla esaltata che aveva davanti. Si rifugia nell'ufficio mentre aspetta che i ragazzi faccino defluire la gente dal locale. Guarda l'ora, sono quasi le 4 , dovrebbero chiudere alle 3,30.

Rischiano una multa salata se dovessero fargli un controllo, ma non ha resistito: continuavano a chiedere bis e lei non riusciva a scendere da lassù, era come una droga. Dio che serata. Si guarda allo specchio del piccolo bagno privato che hanno in ufficio e si fa scorrere un po' d'acqua sui polsi, per poi raffreddarsi le guance ci appoggia sopra le mani bagnate. Fissa la sua faccia.

Sorride.

Si è sempre chiesto come sarebbe stato. Essere su un palco e sentire la gente cantare le tue canzoni. Non era su un palco e quello di questa sera non era decisamente un concerto, ma è certa che ci si debba sentire esattamente così. Ripensa ad Aaron, quando da dietro la sua tastiera lei lo guardava esibirsi e sentiva il pubblico in delirio dei piccoli bar di periferia urlare il suo nome. Si chiede dove sia finito lui e il suo vecchio gruppo, non ha mai digitato i loro nomi per cercarli nel web. E' come un ex alcolista che ha paura che anche un piccolo sorso possa riportarla sulla cattiva strada, non lo farà neanche stasera.

Ma non c'è volta che accenda la radio e non si chieda come sarebbe sentire una delle loro canzoni suonare. Quante notti passate a scrivere canzoni sul loro vecchio furgone, mentre si spostavano da una città all'altra per suonare nel prossimo locale. Quante ore passate a sognare ad occhi aperti come sarebbe stato sfondare davvero e sentire le loro canzoni suonate da qualche stazione radio famosa. Le interviste, i concerti.. si chiede quando abbia cominciato a perdersi senza accorgersene tra alcool, droghe e sesso casuale. Quando lei e Aaron abbiano perso davvero il controllo della situazione e dove sia finito tutto l'amore che era certa di provare per lui. E non sono mai stati neanche lontanamente famosi. Sì, vivevano della loro musica e delle loro performance, ma certo non potevano permettersi una vita di lusso e agi. Si chiede come abbia reagito Aaron quando lei se ne è andata. E soprattutto quando ha scoperto che con lei erano spariti anche i 50.000 dollari che avevano messo da parte.

Sa di aver sbagliato.

Sa che quei soldi glieli deve ridare e finchè non lo farà non sarà in pace con se stessa.

Si guarda allo specchio: non sorride più.

Ha una criniera da leonessa, gli occhi truccati pesantemente di nero e un top a frange che copre solo l'essenziale. Si sente in cima al mondo per una performance di successo fatta sul bancone di un bar, davanti a poche centinaia di ragazzi, in una cittadina di provincia. Pensa a Cain, acclamato a Las Vegas da migliaia di persone che si batte dentro un ring per compensi milionari. Come fa a mantenere il controllo della sua vita? 

Una cosa è certa : lei non ci riuscirebbe.

Le tremano le mani da quanto è eccitata e si sente che potrebbe correre una maratona. Sono le 4 di mattina, ma andare a letto è l'ultima delle possibilità. Si dà una sistemata ed esce dal bagno per andare a vedere se la situazione fuori si è tranquillizzata e se hanno bisogno di lei.

Quando entra in sala il locale è vuoto a parte per i membri della crew . Ross stappa una bottiglia di spumante e la inonda con lo spruzzo di schiuma, mentre gli altri applaudono e gridano entusiasti. Applaude anche lei, è stata una bella serata e tutti hanno fatto la loro parte.

'Ragazzi.. che serata!'

Ross le si avvicina e le dà una pacca sulla spalla.

'Red, stasera lassù hai fatto faville .' Alza la bottiglie verso le altre 'Anche voi ragazze, avete incendiato il locale!' Poi dopo aver riempito i bicchieri di tutti li fa tintinnare con la sua bottiglia e beve a collo una grosso sorsata.

Dillon e Bob seguono il suo esempio svuotando i bicchieri.

'Ho avuto davvero paura ragazzi che questa sera non ce l'avreste fatta a gestire tutta quella gente.' Dillon alza il bicchiere verso Ross, Bob e Harvey 'Congratulazioni, siete stati in gamba. Davvero.'

Le ragazze confermano battendo le mani o i bicchieri sul bancone. Sono stanche, è evidente ma l'adrenalina le fa stare ancora in piedi. Amber, Viky & Terry cominciano a rimettere a posto il bancone, mentre Sam, Melody e Nina, aiutate da Ginger e Dillon raccolgono i bicchieri sparsi ovunque.

Bob, Harvey e Ross fanno la spola con i vassoi carichi per portarli alla lavastoviglie sul retro. Sono tutti eccitati dal risvolto inaspettato che ha preso la serata.

'E non avete visto la fila che c'era fuori dall'ingresso!'

Dice Bob

'Davvero? Ma se il locale era pieno?'

Chiede Terry stupita.

'Arrivava fino all'incrocio e tanti se ne sono andati. Per me avremmo potuto riempire un locale grande il doppio.'

Dillon e Ginger si scambiano un'occhiata fugace, senza proferire parole . Ormai si capiscono al volo. Continuano a lavorare con gli altri e in neanche mezz'ora hanno sistemato tutto.

Harvey è il primo ad andarsene con Nina e Melody. Sam aspetta che arrivi il suo moroso e poi esce dal locale con Amber che ha bisogno di un passaggio. Bob accompagna a casa Terry e Viky come tutte le sere si piazza di fianco a Dillon perché non si dimentichi di lei. Ross lo guarda , aspettando che gli dia il via libera per scortare Ginger a casa.

'Usciamo insieme,  ok?'

Ross annuisce.

Ginger li guarda senza capire, non le sono sfuggiti i loro sguardi d'intesa. Aspetta che Viky vada a prendere la giacca sul retro e li guarda aggrottando le sopracciglia.

'Tutto bene? Come mai avete quest'aria da confabulatori?'

Ross guarda Dillon che guarda Ginger.

'Voglio essere sicuro che arrivi a casa sana e salva, tutto qui. Oggi era una vera bolgia, non voglio che qualcuno vi segua  o roba del genere. Ho detto a Ross che tenga d'occhio il parcheggio e la strada. E' pieno di matti in giro, non si sta mai tranquilli.'

Lei li guarda perplessa.

'Davvero pensi sia il caso di preoccuparsi così?'

Dillon sorride amaro.

'Dovevi vederti lassù stasera. Sembravi una vera performer...toglievi il fiato, non è vero Ross?'

'Non so dove hai imparato Red, ma non sembravi affatto sul bancone di un bar stasera. E quelle canzonette che t'inventi... entrano in testa e non ti mollano più. Mi ci gioco la testa che tra un po' vedremo entrare da quella porta qualcuno che conta davvero e  ti trascinerà su un vero palcoscenico.'

Ginger ride divertita

'Nessuno riuscirà a trascinarmi via di qua, fidati.'

Dillon sembra sollevato ma Ross scuote la testa, contrariato.

'Bhè allora sei davvero matta ragazza mia. Tu hai un talento, un vero talento. Non dovresti sprecarlo sculettando sul bancone di un bar davanti a poche centinaia di ragazzini troppo ubriachi per apprezzarlo davvero. Dovresti suonare la tua musica e cantare le tue canzoni su un palcoscenico vero. Il talento è raro e non va sprecato, questo almeno è quello che penso io. Vi aspetto fuori.'

E dicendo così esce dal locale. 

Ginger guarda Dillon stupefatta.

'Accidenti, credo di averlo fatto arrabbiare.'

Lui la guarda serio.

'Forse ha ragione lui.'

Ginger sgrana gli occhi, Dillon è sempre stato il primo a sostenere che non doveva neanche pensarci ad andarsene via di lì!

Per fortuna il ritorno di Viky interrompe la conversazione. 

Non ha voglia di mettersi a discutere alle 5 di mattina, improvvisamente ha solo voglia di andarsi a  rintanare a casa sua, al riparo dall'opinione di tutti. Viky saltella entusiasta dall'idea di andare a casa con Dillon.

'Eccomi, sono pronta. Andiamo a casa?'

Ginger non vede l'ora.

'Certo. Dillon chiudi tu?'

E lei e Viky lo precedono fuori dal locale.

Il viaggio in macchina con Ross è silenzioso, vede che guarda spesso lo specchietto retrovisore ma la strada è deserta. Non vuole lasciare le cose così, ci tiene ad averlo dalla sua parte, è assurdo che sia arrabbiato con lei.

'Non volevo farti arrabbiare prima, è stato carino quello che hai detto su di me e hai ragione a sostenere che il talento non vada sprecato. Non è che non lo condivida, ma è una strada che ho già percorso in passato.'

Ross la guarda serio. Sa bene che del suo passato non parla mai.

'Ho suonato con un gruppo per tanti anni, inseguendo la fama ed il successo. Ho sacrificato tanto per ottenerli e poi mi sono ritrovata solo con un pugno di mosche in mano. Non voglio ritrovarmi di nuovo allo stesso punto, non ero felice, mentre adesso lo sono.'

Guarda il buio oltre il parabrezza.

'Il locale può sembrare una stupidaggine, ma tu , Dillon, le ragazze . Non voglio rischiare di perdere tutto di nuovo.'

Lui scuote la testa e parla con tono gentile.

'Una cosa non deve precludere per forza l'altra , no?'

Lei alza le spalle, svogliata.

'E' un mondo competitivo, una vita perennemente in viaggio, passi dalle stelle di un concerto andato bene alle stalle della solitudine e dell'incertezza per un ingaggio sfumato... non è facile mantenersi in equilibrio. Io non ci sono riuscita.'

Lui le sorride e le prende una mano.

'Non dobbiamo decidere per forza stasera, no?'

Ginger sorride e si costringe a non ritirarla. La stringe.

'No, non dobbiamo.'

Lui accosta davanti al suo ingresso.

'Per quanto può valere da uno come me che non ci capisce nulla, oggi sei stata magica . E non solo per me, in quel locale stasera tutti erano su quel palco con te.'

Gli sorride.

'Grazie Ross, davvero. Sei un amico.'

Lui le punta il dito contro.

'Esatto. Non scordarlo ok?'

Lei si sporge in avanti e gli dà un bacio sulla guancia.

'Non lo farò. Notte.'

'Notte. E fila subito a letto.'

Esce dalla macchina ridendo e in un attimo è al sicuro nel suo appartamento. Si leva le scarpe appena varcata la soglia, i pantaloni, il top e s'infila sotto la doccia stando attenta a non bagnarsi i capelli. Una volta uscita si strucca, fa pipi , si mette la biancheria pulita e infila una maglietta di cotone.

Non ha nessuna voglia di andare a letto. Si fa una tisana e prende un libro ma non ha nemmeno voglia di leggere. Prende il cellulare e comincia a guardare qualche video su facebook, ma si annoia. Va su what up.

A chi potrebbe mandare un messaggio a quest'ora di notte?

Va sulla chat di Dillon, ma ci ripensa.

Non vuole che si metta a parlare della serata e dei rischi che corrono con i suoi spettacoli, e poi probabilmente è già andato a letto. Magari con Viky. Già lei teme che  possa portarglielo via, chissà cosa farebbe se vedesse che gli arrivano dei messaggi  alle 5 di mattina da parte sua. Meglio evitare.

Digita il nome di Cain. Guarda la sua immagine pubblica, c'è la foto di un paesaggio, probabilmente  preferisce mantenere l'anonimato.

Si sono visti nel pomeriggio dopo che è stata in cantiere.

Hanno parlato solo di lavoro a parte alla fine quando se ne stava per andare. Cain le ha chiesto se era pronta per cantare la sua nuova canzone davanti a tutti e se gli dava un anticipazione dal momento che lui non poteva certo andare ad ascoltarla dal vivo.

Gli ha detto di no, che portava sfortuna. Si chiede se sia il caso di mandargli il video della serata che le ha mandato Nina. È ancora da editare, ma sempre meglio di niente.

Ci pensa un po' sù. Esita.  Poi va sulla chat di Nina, seleziona a il link e fa inoltra.

Guarda il messaggio spedito.

Probabilmente lo vedrà chissà quando, forse la settimana dopo? Da quanto ha capito non può ancora usare il cellulare. Sbuffa. Che rottura, si annoia. Appoggia il cellulare sul comodino e beve la sua tisana.

Bling!

Guarda il telefono. 

Non può essere Cain.

Ma chi altri può essere a quell' ora?

Prende il telefono con cautela. C'è un messaggio di  Cain.

'Niente male, eri  preparata.'

Ride da sola nella casa vuota.

'Dici?'

'Confermo.'

Guarda l'orario sul display.

'Cosa ci fai sveglio a quest'ora?'

'Insonnia'

'E perchè hai il cellulare in mano?'

'Mi controlli?'

'Qualcuno deve pur farlo '

Resta a guardare lo schermo con un sorriso idiota.

'Tu perché sei ancora sveglia?'

'L'adrenalina suppongo.'

'Capisco'

Ginger decide di dirglielo.

'Come fai quando scendi dal ring? Combatti a Las Vegas davanti a migliaia di persone che tifano per te, gli scommettitori, i giornalisti, i fotografi , la tv..  tutti quei soldi in palio.. dev'essere incredibile.'

'Sì. Lo è'

'E poi? Quando scendi voglio dire... sarai carico a mille.'

'Si, potrei non dormire per giorni.'

'E cosa fai?'

'Il sesso aiuta ;)'

Ginger ride... che stronzo.

'Grazie davvero del consiglio prezioso'

E' ironica ovviamente.

'E' un problema che hai solo con gli uomini o anche con le donne?'

Sì, è uno stronzo. E'ufficiale.

'Cain non sono lesbica, né bisessuale. Quindi non ho mai indagato. Tu sì?'

Gli restituisce il favore.

'Per me non è un problema fare sesso con più donne. Per gli uomini, passo.'

'Com'è?

'Cosa?'

'Il sesso con più donne.'

Vede i puntini comparire e scomparire più volte, poi arriva il messaggio.

'Immagina un buffet di cibi prelibati da cui puoi assaggiare qualunque cosa. Se accompagni il tutto con un buon vino, è ancora meglio. Un'orgia è uguale, se accompagnata da alcool e droghe  azzeri qualunque inibizione.'

Legge il messaggio più volte, chiedendosi se esistano due persone più diverse tra lei e Cain. Dubita.

'Hai reso l'idea.'

'Essere frigida com'è?

Dio... certo che non le manda a dire . Comincia a digitare.

'Se vogliamo usare la tua stessa metafora è come essere celiaci. Sai che i carboidrati non li puoi mangiare e anche se a malincuore, col tempo, te ne fai una ragione. Il lato positivo è che non ti capita di svegliarti la mattina dopo con un cerchio alla testa e la bocca impastata.'

'Anche tu hai reso l'idea :)'

Guarda il cellulare, è il suo turno adesso di fare una domanda scomoda.

'Stasera per un attimo mi sono sentita onnipotente, poi ho realizzato che cantavo sul bancone di un bar davanti a poche centinaia di persone. Come fai tu a non montarti la testa? ' Lo prende in giro 'Dopo tutto sei nella classifica di Forbs tra gli sportivi più pagati al mondo.'

La  risposta arriva subito , facendola sorridere.

'Chi dice che non me la sono montata?'

'Quindi sei un orgista seriale?'

'Non più, ma per un breve periodo lo sono stato.'

'Qualche altro vizio ti è rimasto?'

'Troppi per elencarli tutti :)'

Sta evadendo la vera domanda

'Ho capito non vuoi rispondere.'

Resta a fissare il cellulare fino a quando non arriva il suo messaggio

'Col tempo la fama diventa più facile da gestire: all'inizio è come essere investito da un tir, non capisci più niente...poi, se vuoi sopravvivere, impari a scansare i rischi prima di esserne travolto. Alcool, droghe, approfittatori, donne.. capisci che l'unico modo per restare in cima è fare bene il tuo lavoro e basta. Il resto è solo fumo. Ti circondi delle poche persone di cui puoi fidarti davvero e ti concentri solo su gli allenamenti e le gare lasciando tutto il resto fuori. Cavalcare la fama è un illusione: se lo fai lei ti disarciona, ma se la ignori ti viene a cercare.'

Ginger storce il naso

'Non sembra affatto divertente.'

'Però essere  tra gli sportivi più pagati al mondo lo è'

Ride da sola come una matta

'Quindi lo fai per i soldi!'

'All'inizio non nego che sia  stata una delle motivazioni. Volevo essere indipendente.'

'Problemi in famiglia?'

Manda il messaggio , ma poi se ne pente . Non vuole approfittarsi delle informazioni che ha estorto a Dillon con l'inganno lunedì. Digita velocemente un secondo messaggio.

'Lascia stare, ok? Non sono affari miei.'

Poi un terzo.

'Ho chiesto a Dillon dei tuoi genitori lunedì, avevo letto che sono due famosi ricercatori, nonché professori universitari. Scusa, ero curiosa.'

Arriva il suo messaggio.

'Cosa ti ha detto?'

Mente.

'Di chiedere a te.'

Vede tre puntini comparire e scomparire varie volte. Ma non arriva nessuna replica. Accidenti, è stata un'idiota, una vera idiota... deve essersela presa.

Passano prima secondi, poi minuti, quando è certa che non le risponderà più sente il dling del messaggio.

'Quindi ammetti di avermi cercato su internet.'

Non è una domanda, inutile negare.

'Colpevole.'

'D'ora in avanti se vuoi sapere qualcosa chiedi a me, non a internet, non a Dillon.'

'Ricevuto'

Resta in attesa di capire se la  conversazione finisce qui. Poi arriva un altro messaggio.

'E' quasi mattina, non vai a dormire?'

'Non ho sonno, tu?'

'Ormai non più, alle sei vado a correre.'

Si mette seduta sul letto, ma è pazzo?

'A correre?? MA SEI ANCORA CONVALESCENTE!'

'Hey calma... Yuri ha detto che posso provare se non c'è caldo.'

'Non puoi aspettare ancora qualche giorno?'

'Sono passate più di due settimane dal mio ultimo incontro e non mi sono più allenato, nel mio mondo chi si ferma è perduto.'

Non capisce, si chiede se sia giusto chiederglielo ..ma a questo punto tanto vale farlo.

'Non hai smesso con gli incontri?'

'Sì, ma non di allenarmi. Voglio aprire una palestra ricordi? E poi ho altri progetti.'

'Sono le 5,49 ...sei già pronto?'

'Ready to go.'

'Allora buona corsa.. io cercherò di dormire un po'

Non vuole sembrargli disperata. Dopo tutto è lei che  lo ha cercato per prima, adesso è il caso che lo lasci andare. Arriva un altro messaggio.

'Oggi che fai?'

Sorride e digita furiosamente.

'Dormire , mangiare, suonare e poi lavorare. Ma il giovedì è una serata tranquilla, al locale non sarà impegnativo. Confermato per domani ?'

'Solita ora.'

'Ok'

Sta per mettere via il telefono ma arriva un altro messaggio.

'Anche domani vai al locale?'

'Yes, venerdì serata di punta.'

Passa qualche secondo a fissare lo schermo illuminato, poi arriva la risposta.

'Ammetto che mi sei piaciuta parecchio su quel bancone. Il video spacca, ma immagino che venerdì dal vivo sarà anche meglio.'

Lo prende in giro

'E non sai ancora come sarò vestita venerdì.'

'Non mi interessano i vestiti ma quello che c'è sotto.'

Ride divertita, il solito spaccone. Ma con lei non funziona, gli rammenta la realtà dei fatti.

'Con me non funziona ricordi? Io sono celiaca.'

'Vedremo.'

Leggere l'ultimo messaggio la fa quasi cadere dal letto, una ragazza frigida con un frequentatore di orge? Davvero divertente.

Finisce la sua tisana e si rannicchia sotto le coperte, il sonno comincia a farsi sentire. Chiude gli occhi e Morfeo la porta via con sè.

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