La cosa più facile sarebbe andarsene. Sà che è quello che Cain si aspetta da lei, vederla andarsene scioccata dalla sua rivelazione erotica, con la coda fra le gambe, magari.
Non lo farà, no.
Non ha mai scelto la strada più semplice, non è il tipo. Farà qualcosa che non si aspetta.
Incrocia le braccia al petto e gli sorride di rimando, raddrizza le spalle e alza il mento. Un pò per poterlo guardare negli occhi, un po' per darsi un tono. Sà che Cain non è solo un bel faccino, è determinato, caparbio, tenace, ama le sfide.. è un lottatore, dopotutto.
Compete per vincere sempre e comunque, come tutti gli atleti se sfidati. Ma lei può metterlo ko in un modo molto semplice: usando la verità e una dose esagerata di coraggio.
'Bhè.. mi dispiace deluderti, ma temo che anche se volessi a me questa opzione sarebbe decisamente preclusa.'
Lui la guarda come farebbe un gatto col topo.
'Davvero? E come mai? Sentiamo.'
Ginger si sforza di dirlo nel modo più naturale possibile.
'Sono frigida. Il sesso per me non ha davvero nessuna attrattiva.'
Per un attimo c'è solo silenzio. Cain la guarda certo che lo stia prendendo in giro, che scoppierà a ridere dicendo che è tutto uno scherzo e che torneranno a flirtare e poi chissà.. magari in un prossimo futuro finiranno a letto.
'Se mi hai assunta nella speranza che le nostre frequentazioni diventeranno più intime col tempo, mi dispiace deluderti ma non sarà possibile. Possiamo annullare il contratto anche subito, non voglio il lavoro se tu non sei convinto che possa svolgerlo bene. Se mi hai assunta invece perchè ti aiuti davvero con la palestra, eccomi, sono a disposizione. Farò di tutto per non deluderti. Ma niente sesso, preferisco mettere in chiaro le cose fin da subito, senza offesa.'
Sorride, quasi divertita da come Cain la guardi esterrefatto. E' la prima volta in vita sua che ammette con qualcuno di essere frigida e né è quasi fiera, chi l'avrebbe mai detto. Prosegue.
'Dillon non lo sà. In verità nessuno lo sà, e preferirei che la cosa rimanesse tra noi, se non ti dispiace.'
Cain la fissa diffidente.
'Perchè Dillon non lo sà?'
Ginger fa un sospiro profondo.
'Diciamo che con lui ho fatto un tentativo di normalità. Volevo capire se c'era speranza di risolvere questa cosa.. per un po' ho provato a superarla, pensavo ci sarei riuscita. Lui era il ragazzo ideale : è dolce, affettuoso, comprensivo ... ma non ha funzionato. Non per colpa sua ovviamente , sono io che ho qualcosa che non và. ' Senza accorgersene muove le mani nervosa, quegli occhi gelidi puntati addosso la mettono in soggezione. 'Alla fine ho deciso di chiudere evitando di parlargliene.'
'Perchè a lui no e a me sì?'
Ginger alza le spalle.
'Lui avrebbe cercato di aiutarmi. Si sarebbe documentato, avrebbe scoperto che ci sono delle terapie e sono certa che si sarebbe offerto di seguirle con me.'
Lui la guarda senza capire.
'E sarebbe stato così terribile?'
'Sì, perchè probabilmente non sarebbe servito lo stesso. Non so se questa cosa si possa davvero risolvere rapidamente come sostiene la mia terapeuta e non voglio trascinare altre persone giù con me, non persone a cui voglio bene. Mi è capitato di fare scelte sbagliate in passato, sò come ci si sente...non voglio che capiti ad altri, tutto qui. Soprattutto non voglio che capiti a una persona come Dillon... è un bravo ragazzo.'
Cain continua a fissarla.
'Capisco. Ma non è questa l'essenza dell'amore? Volere il bene dell'altro più del proprio?'
Ginger ride divertita.
'Hai mai amato qualcuno in vita tua Cain? Voglio dire amato davvero.'
Lui scuote la testa.
'Bhè, io sì e lasciatelo dire: l'amore è soltanto una colossale fregatura. Può portarti tre metri sopra il cielo è vero, ma può anche farti precipitare a terra... non voglio una storia del genere per Dillon. Ci sono persone di cui semplicemente è meglio non innamorarsi.'
'E tu saresti una di quelle?'
Giger sorride amara, mentre si volta per recuperare lo zaino dalla sedia su cui lo ha appoggiato.
'Esatto. Niente sesso e niente amore, per me è ok. Ho la mia musica, la matematica ed il locale. Ho scoperto che si può essere felici in tanti modi diversi e io oggi sono felice così come sono.'
Cain le porge il suo quaderno rosso e fa una faccia strana, per sdrammatizzare.
'Quindi niente sesso tra di noi?'
Lei scoppia a ridere divertita mentre glielo leva dalla mano e se lo infila nello zaino.
'Niente sesso, ma questo non significa che non possiamo essere amici.'
Ora è lui che scoppia a ridere divertito.
'Amici? Non sono mai stato amico di una donna in vita mia, prima o poi si finisce sempre a letto.'
Lei solleva un sopracciglio, allusiva.
'Potrei essere la tua prima volta.'
Cain la guarda pensieroso da capo a piedi.
'Non nel modo in cui io vorrei.'
Ginger finge che il suo sguardo non le provochi un brivido lungo la schiena e si avvia per raggiungere la porta di casa.
'Tutti nella vita ci dobbiamo accontentare, ben venuto nel mondo reale.'
Cain la segue ed indica col mento lo zaino.
'Ti scordi che ho letto il tuo diario?'
Lei grotta le sopracciglia e si volta per guardarlo senza capire, mentre lui prosegue serio.
'Sul quaderno rosso..ci sono altri appunti oltre a quelli sul cantiere..'
'Le mie canzoni intendi?'
Cain improvvisamente capisce perchè erano a strofe, inframezzate qua e là da note e altri scarabocchi per lui privi di significato. Pensava a poesie o roba del genere.
'Ce n'è una, dice che non bisogna rassegnarsi mai. Mi è sembrata la più bella.'
Ginger alza le spalle.
'E' solo una canzone Cain e la musica per me è come il sesso per te: apre una porta su una realtà parallela dove tutto è possibile e si può essere chiunque si voglia. Poi torno nel mondo reale e me la chiudo alle spalle, senza voltarmi indietro.'
Cain annuisce piano, senza smettere di guardarla. Ormai sono arrivati davanti alla porta.
'Sei una persona interessante, lo sai?'
Ginger ride divertita.
'Solo perchè non mi conosci bene.'
Abbassa la maniglia e oltrepassa la soglia, Cain la segue fuori nel vialetto. Camminano in silenzio fino al cancello esterno.
'Stasera sei al locale?'
Lei annuisce.
'Sì , sarà una serata tranquilla. Anche domani, ci aspettiamo il pienone per mercoledì.'
'Gli affari continuano ad andare bene?'
'Così pare... abbiamo fatto un sito, una pagina Facebook e una Instagram. Nina ci cura le pubbliche relazioni dalla settimana scorsa con i ragazzi dell'università, sembra che stiano facendo un buon lavoro. Caricano dei video e gli mp3 delle nostre canzoni, in più pubblicano dei contenuti sui membri della crew, sembra che piaccia.' Esita un attimo, ma poi lo guarda 'Preparati, Nina vuole proporti lo stesso servizio per la palestra appena capiterai di nuovo al locale.'
Cain sospira infastidito
'Non molla mai.'
'Si vede pensa che ne valga la pena.'
Lui la guarda serio.
'E tu cosa pensi?'
Lei glissa abilmente la domanda.
'Penso che abbiamo fatto tardi e se non me ne vado Sandro laggiù smetterà di sbirciare dalla finestra e verrà a cacciarmi a pedate. Ci vediamo mercoledì verso le 14, ok? Non starò tanto perchè alle 20 devo essere al locale, è una delle nostre serate di punta e ho una canzone nuova da provare con le ragazze '
'E' una di quelle sul quadernino rosso?'
Lei apre il cancello e una volta al riparo dall'altra parte, gli concede un sorriso luminoso.
'Sì, ma non ti dirò quale. Se vai sulle nostre pagine social la troverai caricata giovedì mattina ! E ci sarà anche un nuovo video... - solleva un sopracciglio - ho comprato una abito di scena proprio per mercoledì. Sono certa che ti piacerà.'
Lui si avvicina alle sbarre.
'Non mi interessa affatto cosa indosserai, a me interessa quello che c'è sotto.'
Ginger arrossisce mentre ride divertita.
'Non ti stanchi mai di fingerti perennemente arrapato?'
Lui si volta e si avvia verso casa.
'Io non fingo Lilith. Non è nella mia natura.'
Ginger si volta e si avvia a passi rapidi verso la metropolitana, chiedendosi per quale assurdo motivo abbia quel sorriso stampato in faccia.
Ha ammesso con Cain - un quasi perfetto sconosciuto - di essere frigida, con l'unico scopo di scoraggiarlo da ogni possibile approccio nei sui confronti. Cosa ci sarà da sorridere?
E' uno degli uomini più belli che abbia mai visto in vita sua e lei si rassegna così, senza rimpianti, all'idea che non sperimenterà mai l'ebrezza di fare sesso con lui. Non solo, lo scoraggia in tutti i modi possibili immaginabili.
Decisamente non è normale.
Dopo tutto però ha passato un pomeriggio interessante. Cain non è una persona comune e sicuramente non è soltanto bello, vorrebbe sapere di più di lui e della sua vita. Delle scelte che lo hanno portato a tornare a La Jolla, del perchè quella palestra è così importante, se davvero ricomincerà a combattere attratto dall'ottagono, quanto davvero resterà in città o cosa abbia in mente per il suo futuro.
Si siede dentro al treno e si fa cullare dal movimento dei vagoni, non è andata come immaginava, ma decisamente non può lamentarsi. Ripensa al contratto da 10.000$ che ha nello zaino e sorride soddisfatta, anche se in fondo, non è quello a renderla felice oggi.