Il Nostro Sangue || Dramione

By always_remember

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I nostri eroi tornano a scuola: la guerra è finita. E' il momento di dedicarsi all'amore, ma qualcosa, come s... More

Come ogni giorno
Questione di onore
Ricordi
Missione: dormitorio femminile
Inconvenienti
Tutti in ritardo!
Il colore Verde-Argento
Azzurro polvere
Nei corridoi
Il calore
Ragazzi e ragazze
Pupazzi di neve
Integritá
Il consumarsi di una candela
Hogsmeade
Infermeria
Convalescenza
Hai la febbre, Mezzosangue
Sul ciscino
Bigliettini
Un puntino rosso nel buoio
Di notte
AVVISO
Impossibile
Adesso basta
Un talento naturale
Guardie del corpo
A posto!
La sfilata
Dimentica
Fiocco blu o fiocco rosa?
Gentiluomo, Granger
Diamante a metá
Lontano
Tu hai paura
È sbagliato
Con le spalle al muro
Lei
Una possibilitá
Fregato
E allora, come va?
Rivelazioni
Guizzo di vita
L'orfanotrofio (parte 1)
L'orfanotrofio (parte 2)
Scivolare giú
Non sentiva niente
Pronti per la partenza (parte 1)
Pronti per la partenza (parte 2)
Benevenuti a Hogwarts
Niente è come appare
La tavola rotonda
Tradizioni
Il ballo (parte 1)
Il ballo (parte 2)
La Profezia
Lo specchio dell'anima
Amanda
Il Sacrificio (parte 1)
Il Sacrificio (parte 2)
Respiro di vita
Epilogo
FINALMENTE LA FINE

Ridere insieme

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By always_remember


-Ce la siamo vista davvero brutta! – commentò Ron, uscendo dall'aula di Piton: il professore, approfittando dell'eccezionale assenza della petulante Miss So Tutto Io, ne aveva approfittato per tartassare di domande i Grifoni, sottraendo loro parecchi punti.
Harry annuì, preoccupato. – Dove credi che sia Hermione?- gli chiese, dato che Calì gli aveva assicurato che la Caposcuola non era rientrata a Grifondoro.
-Non ne ho la minima idea Harry, ma nemmeno Ginny si è vista.- sospirò l'amico.
Uno spintone fece finire i ragazzi un metro più avanti – Che Merlino...- esclamarono in coro, voltandosi.  - Malfoy!- ruggì il Harry, mentre Blaise raggiungeva l'amico. - Nemmeno Daphne è tornata stamattina.- disse, come se hai due Grifoni interessasse qualcosa.
- E' un problema vostro.- constatò Ron, incrociando le braccia.
- Lenticchia, metti in moto quell'unico neurone che hai in quella zucca: se né la vostra Mezzosangue né Daphne sono rientrate, questo significa che sono ancora insieme!- esclamò spazientito Draco.
- Come ti permetti, Malfoy!- si imbestialì il portiere di Gryffindor, ma la voce di Harry lo distolse dall'altro.
- Malfoy ha ragione, devono essere ancora insieme, potremo aspettare: tra dieci minuti hanno lezione i Corvi e i Tassi, possiamo chiedere a Luna. – propose.
Draco sbuffò – Io non aspetto nessuno, non mi interessa di quelle stupide.- disse, allontanandosi.
Zabini lo prese per la manica del maglione grigio – Tu non vai da nessuna parte: Daphne è nostra amica e noi ci accerteremo che sta bene.- lo apostrofò. Lo sguardo argentato e gelido di Malfoy lo tranciò in due – Non sfidarmi, Zabini.- gli sussurrò, strattonandosi dalla presa e sistemandosi il maglione. Erano rare le volte in cui si rivolgeva al migliore amico chiamandolo per cognome e quando accadeva significava che Blaise aveva passato un limite. Draco era sempre stato un buon amico con lui, lo trattava come un suo pari, ma entrambi sapevano che a comandare era Malfoy. Per ricchezza, abilità, prestigio e forza, nei quali superava ampiamente l'altro Serpeverde.
-Per favore.- aggiunse quest'ultimo, implorandolo con gli occhi. Draco lo fissò per qualche secondo, poi tornò ad appoggiarsi alla parete.
Il silenzio cadde tra i quattro: potevano solo aspettare.


-Hermione, il tuo pupazzo è orribile! – urlò Ginny, osservando quel mostro che la riccia si incaponiva a definire "una vera opera d'arte": la testa era più grande del corpo, un occhio, ovvero uno dei due bottoni apparsi grazie alla magia, era più in basso rispetto all'altro.
I bastoncini di legno secco che avrebbero dovuto formare un sorriso, erano deformi, facendo sembrare quell'ammasso di neve uno spaventapasseri.
- Perché non usi la magia, Hermione?- le chiese Daphne, il cui pupazzo pareva essere stato disegnato e costruito da architetti professionisti.
- I Babbani non usano la magia per costruire pupazzi di neve! – protestò la ragazza.
Luna sorrise, facendo cadere una pioggia di fiori sul suo bel pupazzo – Io lo trovo davvero originale, Hermione.- le disse.
La Caposcuola l'abbracciò – Ti adoro Luna! – mentre pronunciava queste parole, una palla di neve la centro in pieno sulla guancia.
Ginny si nascose dietro la fontana, ridendo.
-Sei morta, Ginevra! – rise anche lei, ammucchiando un po' di neve tra le mani e lanciandola: con la sua pessima mira prese in pieno la bionda Serpeverde. - Questa me la paghi! – esclamò ridendo la ragazza, prendendo in pieno Luna. Cominciò una vera battaglia, priva di magia.
Le ragazze si rincorrevano, cadevano, ridevano: le loro palle di neve erano totalmente finite sui loro abiti, inzuppandoli.
Risero fino allo sfinimento, fino ad accasciarsi a terra, sfinite, vicine.


Tutti i Corvi e i Tassi erano a lezione ormai da dieci minuti, ma di Lunatica nemmeno l'ombra. -E quattro.- mormorò Ron.
- Dove si saranno andate a ficcare?- chiese Blaise, più a se stesso che agli altri.
Delle urla attirarono la loro attenzione e tutti si irrigidirono, in guardia, con i sensi all'erta.
-No, ti prego, no!- era la voce di Daphne.
- Daphne, attenta alle spalle!- questa era Hermione.
I quattro ragazzi si guardarono per un attimo, poi scattarono in contemporanea, correndo in direzione delle urla. Attraversarono il corridoio, fino a raggiungere i porticati del giardino. Le quattro ragazze ridevano, lanciandosi la neve, poi crollarono a terra, una sull'altra.
Harry e Ron si guardarono, così come Draco e Blaise. Scossero la testa, indispettiti, poi, tuttavia, con un sospiro di sollievo, scoppiarono a ridere.


Delle risate attirarono l'attenzione delle ragazze. - Harry, Ron. sorrise Hermione, vedendoli. Daphne seguì lo sguardo dell'amica  e si girò                  – Draco, Blaise? – chiese stupita del vederli insieme ai Grifoni. I quattro ragazzi continuarono a ridere, mentre le fanciulle si avvicinavano.
- Voi, insieme?- esclamò Ginny, scettica, passando lo sguardo impertinente su tutti. Luna sorrise – Non è una cosa meravigliosa, l'amicizia?- disse. Harry riprese fiato, avvicinandosi ad Hermione – Non sei venuta a lezione.- . Non era una domanda. La ragazza annuì.
-Guardatevi, siete fradice! – borbottò Ron, scompigliando i capelli rossi della sorellina. Draco si tolse il mantello, passandolo a Daphne, che lo ringraziò con un sorriso. Quello era il suo modo di preoccuparsi per lei: niente parole. Harry posò il suo mantello su Hermione, abbracciandola per le spalle e spingendola via. Quando Ron si avvicinò a Ginny, la vide già perfettamente coperta: da lontano, gli parve di vedere Zabini sfarle un occhiolino. Deglutii, e scosse la testa, porgendo il suo mantello a Luna. -Grazie, Ron. –  gli schioccò un bacio sulla fronte, superandolo.


-Non credi che a Lenticchia verrà un infarto? – ghignò Malfoy, mentre Blaise sorrideva felice: Ginny non aveva opposto resistenze quando gli aveva posato il suo mantello sulle spalle. - Non me ne potrebbe fregare di meno.- rispose, con un sorriso ebete che fece alzare al cielo gli occhi dell'altro. Daphne uscì nella Sala Comune, con gli abiti asciutti e i lunghi capelli biondi legati in una treccia.
-Ti ho posato il mantello in camera, Draco.- gli disse, sedendosi sul divano di fronte al loro.
Lui annuì – Come avete convinto la Granger a saltare le lezioni?- chiese, curioso.
-Non abbiamo fatto molto in realtà: Hermione è davvero simpatica, ci ha seguite volentieri. –rispose, alzando le spalle, lei.
Malfoy rise – Certo, adesso uscirà fuori che la Mezzosangue è una vera fuorilegge!- esclamò.
Blaise lo guardò di traverso – Perché tanto interesse verso Hermione?- gli domandò.
Draco si zittì: effettivamente il fatto che la Granger frequentasse o meno le lezioni non aveva nulla a che fare con quello che lo preoccupava di lei. -Semplice curiosità.- rispose, non trovando altro da dire. Non ci avrebbe puntato i suoi galeoni, ma gli parve di sentire Daphne sussurrare a Zabini: – Certo, come no. –


-Ci avete fatto prendere un colpo!- esclamò Ron, seduto sul letto della Caposcuola. Harry, al suo fianco annuì deciso: le due ragazze si erano chiuse nel bagno, pronunciando un tale numero di incantesimi di protezione, da far comparire uno sguardo offeso gemello, negli occhi dei due e ora si stavano concedendo un bagno caldo, nella vasca ingrandita di Hermione.
-Per così poco.- riuscirono a sentire i due, poiché la voce della piccola Weasley appariva ovattata.
- Per te forse, ma non è da Hermione!- urlò Harry, per farsi sentire.
Delle risate lo raggiunsero – Non succederà spesso, tranquillo Harry! – rispose la diretta interessata. Altre risate. I due ragazzi si guardarono sconsolati: che stava succedendo alle loro amiche? Alcuni minuti dopo la porta si aprì e la stanza si riempì di vapore. Ginny ed Hermione, felicemente avvolte in caldi maglioni, sorrisero. -Andiamo a pranzo?- domandarono. Ron, che non aveva ancora mangiato, si illuminò.


- Draco Malfoy, se non esci immediatamente me ne vado senza di te!- urlò Blaise da dietro alla porta del bagno.
- Siete pronti, Blaise?- chiese Daphne, facendo capolino dentro la stanza.
Lui sbuffò – Se il Principino si da una mossa!- esclamò, alzando apposta la voce. -Perfino Daphne è pronta, ed è una ragazza, una ragazza, Draco!- la voce salii di un ottavo.
La porta si aprì, facendo uscire la figura alta e muscolosa di Malfoy, avvolto in un completo blu scuro. La ragazza sorrise, mentre Blaise continuava la sua lagna.
-Madame! – le tese il braccio Draco, sorridendo divertito e ignorando l'amico, per farlo innervosire di più. Uscirono dai dormitori con Blaise che camminava indispettito dietro.
-Diamine, Blaise, avresti potuto metterci meno tempo a vestirti!- lo canzonò Draco, lasciando il braccio di Daphne e cominciando a correre.
L'amico scattò dietro di lui, urlando a squarciagola – Fermati, Draco se ti prendo sei spacciato!- E per la prima volta, l'entrata in Sala Grande fu esageratamente buffa.


Ginny non poté trattenere un risolino alla vista di un Blaise infuriato che correva urlando verso Malfoy. Hermione le pestò un piede, avvisandola degli sguardi preoccupati dei due ragazzi seduti di fronte a loro.
-Allora Hermione, che avete pensato di fare per Domenica?- le chiese Harry, ingoiando il Succo di Zucca.
- Non dirgli niente Hermione.- intervenne Ginevra – Deve essere una sorpresa!- decretò. Ovviamente, Harry sbuffò.
-Salve ragazzi.- la voce squillante di Luna fece sollevare gli occhi dei ragazzi.
-Hermione, volevo avvisarti che Hanna non sta bene purtroppo: pare abbia contratto qualche strano virus e ritornerà a casa fino alla fine delle vacanze. Per quanto riguarda Susan, Calì e Padma, sono state informate e sono abbastanza soddisfatte dei loro ruoli.- la informò la Corvonero, efficiente e precisa.
Hermione annuì – Mi spiace per Hanna, spero si rimetta presto. – mormorò.
-Luna, ricordati l'appuntamento di domani!- le urlò dietro Ginny, mentre lei si allontanava salutando con la mano.
- Dove andate domani?- chiese Ron, curioso.
- A Hogsmeade.- si lasciò sfuggire Hermione, ottenendo una gomitata della rossa nelle costole. – Ahia!-
- Anche noi andiamo ad Hogsmeade domani!- esclamò sorridente Harry.
- Ci fa tanto piacere.- cercò di liquidare Ginny, ma senza risultati.
- Potremo andare tutti insieme!- propose Ron, ma le ragazze scossero violentemente la testa.
- Non vi vogliamo tra i piedi!- borbottò la sorellina, facendo mettere i musi ai due.
Stavolta fu Ginni a ricevere una gomitata – Quello che Ginny vuole dire,- intervenne la Caposcuola con un'occhiataccia all'amica, - è che se veniste con noi, capireste cosa abbiamo programmato per Domenica e non sarebbe più una sorpresa!- disse, sorridendo. I ragazzi, sollevati, annuirono sereni. Hermione sospirò: era sempre stato così facile ingannare quei due, fin troppo.


-Allora Daphne: che piani avete per Domenica?- chiese Blaise, seduto accanto a lei.
- E' inutile, Blaise, non ti dirò niente.- rispose, ignorandolo. Draco rise, beccandosi un'occhiataccia.
-Allora nemmeno noi ti diremo che abbiamo organizzato!- disse il ragazzo, ostentando un indifferenza che gli era estranea.
- Draco?- fece lei.
- Ci metteremo all'asta. – rispose Malfoy, mentre Blaise per poco non cadeva dalla panca. - Tu...tu...tu sei..- borbottò incavolato, mentre Daphne rideva divertita.
- In bocca al lupo allora!- li salutò la ragazza, alzandosi e facendo un cenno alle amiche seduto al tavolo dei Grifoni.
Malfoy vide la Granger e la Piattola alzarsi e salutare i ragazzi, prima di fare un cenno alla Lovegood, che le raggiunse, e avviarsi nei corridoi con Daphne.


-Ho saputo della Abott.- disse Daphne, mentre si entravano nella Stanza delle Necessità.
L'aveva fatta comparire Hermione: conteneva tra divanetti, un tavolo rettangolare per circa dieci persone e un caminetto, oltre che l'occorrente per disegnare. -Noi quattro disegneremo i modelli e li cuciremo, ovviamente con la magia: domani appena rientrate da Hogsmeade, prenderemo le misure a Lavanda, dato che oltre noi sfilerà solo lei.- decise questa.
-Quanti vestiti credi ci serviranno?- chiese Ginny.
Luna sorrise – Almeno due vestiti per ognuna di noi.- disse.
Daphne annuì – Potremo dividere la sfilata in abiti da giorno e da sera. – propose. Le altre acconsentirono.
-Dovremo fare anche fare dei biglietti e decidere chi li venderà e a quanto.- mormorò pensosa Hermione.
- Ai biglietti ci posso pensare io, li farò stampare da mio padre!- si offrì Luna.
– Perfetto.-
-Per quanto riguarda la propaganda, ho un idea: Sabato mattina, Calì, Patil e la Hossas si posizioneranno con una bancarella fuori alla Sala Grande, e venderanno i biglietti. Luna tuo padre potrebbe stamparci anche un paio di manifesti? – chiese Daphne.
L'altra annuì.
- Bene, li attaccheremo in giro per la scuola, così tutti sapranno.- spiegò.
- Scriverò a papà domani mattina e tutto il materiale sarà qui Giovedì.- disse la Corvonero.
Ginny intervenne – I manifesti li attaccheremo Giovedì stesso, senza farci vedere da nessuno.-
Hermione sospirò – Andrò a chiedere il permesso alla McGranitt domattina prima delle lezioni.- -Quanto ci metteremo a cucire questi benedetti vestiti?- chiese poi.
- Tu occupati dei manifesti Giovedì, noi penseremo a cucire gli abiti.- sorrise Daphne, facendo a Ginny e Luna l'occhiolino.
Preoccupata più che mai, Hermione annuì.


-Fa un freddo cane, Potter, perché non potevamo vederci nella Stanza delle Necessità, come ieri?- domandò Zabini, strofinando le mani una contro l'altra per cercare di scaldarle.
- Stasera toccava alle ragazze.- rispose Harry, stringendosi nel cappotto. Malfoy grugnì, per comunicare la sua impazienza.
Quella maledetta Mezzosangue, in un modo o nell'altro, interferiva sempre con la sua vita! Era una maledizione!
Ripensò alla sera nella camera di Daphne, ricordò il suo imbarazzo di fronte a lui. Che strana ragazza: non si faceva problemi a mettersi in mostra in classe, ma dal di fuori, era impacciata, quasi timida. Almeno così gli era sembrato, fino a quella sera. Scosse la testa, accendendosi una sigaretta. -Allora Malfoy, tutto chiaro?- gli domandò Potter, mentre Goldstein e Finch aspettavano la sua risposta. Avevano parlato?
-Certo, tutto chiaro.- rispose, mentre gli altri si salutavano, allontanandosi.
- Domani pomeriggio alle quattro, di fronte al cancello principale.- gli disse Blaise prima che Draco potesse chiedergli qualcosa.
- Cerca di non sorridere, la prossima volta che pensi ad Hermione davanti alle sue guardie del corpo.- aggiunse, imboccando la scala dei dormitori.

ANGOLO ME
Ciao a tutti! Non mi sono mai presa un piccolo spazio per me a fine capitolo perché anch'io essendo una lettrice preferisco che la mia lettura non venga mai interrotta!! Però oggi vorrei farvi una domanda o due, la storia vi sta piacendo? E sopratutto volete che continui a pubblicare? Grazie mille se risponderete e ricordatevi di votare!!🤍❄️

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