Azzurro polvere

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Gli occhi verdi, puliti e limpidi, del bambino sopravvissuto la guardarono esterrefatti. Era davvero la sua migliore amica, Gryffindor per eccellenza, la studentessa più brillante di Hogwarts, quella appena uscita dai dormitori al fianco del Serpeverde?
La ragazza arrossì, chinando il capo in modo colpevole – Non è come pensi...- cominciò, sperando che l'amico le desse il tempo necessario a spiegarsi. Harry sbatté ripetutamente le palpebre – Sono tutto orecchi.- esclamò, incrociando le braccia e fulminandola con gli occhi.
Quel tono accusatorio, risvegliò l'orgogliosa dignità della Caposcuola: lei non aveva fatto niente di male, niente di cui dover rendere conto e scusarsi con il suo migliore amico. Lo guardò con gli occhi d'orati scintillanti per la rabbia.
-Non stavamo facendo niente, la McGranitt ci ha convocati e mi ha chiesto di cercare Malfoy, contento?- gli sputò in faccia, superandolo stizzita. Un sospiro di sollievo mal celato da parte del moro la raggiunse, mentre, senza voltarsi, parlava seccamente al Serpeverde. – Muoviti, Malfoy!-.


Harry non poté trattenere un sorriso: come gli era venuto in mente che Hermione potesse essere in qualche modo interessata a Draco Malfoy? Lei era così...pura, innocente, pulita. Uno come Malfoy non avrebbe potuto nemmeno sfiorarla con la mente.
Tranquillizzato, si diresse verso la Sala Grande: stava morendo di fame.


Ginny sistemò lo spazzolino nella tasca laterale della borsa viola di Luna che le sorrise – Ti ringrazio per l'aiuto, Ginevra, senza di te sarei ancora qui a cercare di scegliere il pigiama più adatto: sai, in giro per la scuola potremmo sempre incontrare dei Nagilli! –
L'altra scosse la testa – E cosa cambierebbe il tipo di pigiama che indossi?- le chiese curiosa.
La Corvonero si avvicinò al suo orecchio – Se dovessi inseguirli, dovrei essere presentabile non credi?- detto questo, la precedette fuori dal dormitorio Corvonero, diretta a cena.

Draco Malfoy se la rideva sotto i baffi: la Granger era davvero incavolata! Qualcosa gli diceva che quella sera San Potter si sarebbe preso una bella strigliata. In fondo la Mezzosangue aveva ragione: come si poteva pensare che loro due...si insomma che loro stavano facendo chissà che! Rabbrividì al pensiero, cercando di stare al passo di marcia della ragazza. Le lanciò uno sguardo di sbieco: quando era arrabbiata, le sue gemme ambrate risplendevano di fuoco vivo.
-Mezzosangue, potresti rallentare? O temi che la bacchettona debba partecipare a qualche party e non  ci aspetti?- le chiese.
Hermione lo ignorò, aumentando ancora la velocità della sua andatura: ne aveva abbastanza di idioti per oggi.
Giunsero davanti all'ufficio della Professoressa, che li accolse con un occhiataccia: era mezz'ora abbondante che li aspettava.
-Signorina Granger, Signor Malfoy, prego si accomodino.- indicò loro due sedie, da dietro la sua scrivania.
I ragazzi eseguirono. - Bene: in quanto Caposcuola delle due case che terranno insieme i corsi nella Stanza delle Necessità, ho un compito da assegnarvi: da domani, non vi limiterete solo alle ronde serali. Il vostro compito sarà quello di accompagnare entrambe le classi, dalle rispettive Case alla Stanza e, una volta terminata la lezione, dalla Stanza alle rispettive Case. In pratica gli alunni passeranno le restanti ore in cui avrebbero dovuto frequentare le lezioni a studiare nella Sala Comune della propria Casa, o, al limite, in biblioteca. Qualsiasi membro della classe che sarà sorpreso a girovagare per i corridoi intorno alla Stanza, in un orario non conciliabile alle lezioni della sua Casa, verrà severamente punito.- spiegò ai ragazzi. -Inoltre, vi pregherei, dato la riduzione dell'orario scolastico, di controllare anche le attività
extrascolastiche dei vostri colleghi: in poche parole, ci sarà molto tempo libero, questa settimana ,io, il Professor Piton e il Professor Silente, concordiamo sul fatto, che l'impegno nello studio non debba diminuire, terminato l'orario scolastico, la giornata proseguirà normalmente.- aggiunse la McGranitt. I ragazzi, storditi da tante informazioni, si limitarono ad annuire.
- Confido in lei, Miss Granger, sono certa che non mi deluderà! –esclamò la Professoressa di Trasfigurazione, sorridendo alla sua prediletta.
Hermione annuì – Sarò all'altezza delle sue aspettative, Professoressa.- le promise.
Malfoy la guardò spazientito: possibile che non si rendesse minimamente conto dell'irritazione che provocava negli altri, quel suo comportamento da Miss-so-tutto-io?
-Adesso, andiamo a cena, il Professor Silente ha un altro importante annuncio da fare- decretò Minerva McGranitt, alzandosi dalla scrivania e guidando i ragazzi per i corridoi. Malfoy si scambiò un occhiata con la ragazza prima di dirigersi verso il suo tavolo.
- Hermione!- urlò Ron, scattando in piedi e prendendola per le spalle, mentre la osservava attento.
-Va tutto bene, Ronald? – gli domandò stupita la ragazza.
Lui  annuì – Volevo controllare che fossi intera! Ti ho cercata da per tutto! – le disse, a mo' di rimprovero.
-Volevi qualcosa?- gli chiese lei, accomodandosi tra lui ed Harry e salutando gli altri.
Ron sbiancò – No...ecco...io..- balbettò confuso.
Un tintinnio lo salvò in tempo, tutte le teste si voltarono verso il Preside, che si avvicinava al suo leggio.
Un brivido passò tra le tavole: ogni qual volta Silente richiamava l'attenzione erano guai.
-Miei cari ragazzi, vi rubo un attimo della vostra preziosa attenzione, per comunicarvi un fatto che alcuni di voi troveranno particolarmente spiacevole.- disse. I ragazzi si guardarono allarmati: a Grifondoro, tutti gli occhi si posarono su Hermione. La Caposcuola alzò le spalle, lasciando intendere di non sapere niente. -Come avrete notato, il freddo si è ulteriormente intensificato: le serre sono state chiuse, così come
Sono state sospese le lezioni di volo. – continuò. Una certa insofferenza cominciò a manifestarsi in un brusio di voci sommesse.
-Noto che siete impazienti, quindi arrivo al dunque – si decise il Professore, mentre la McGrannit annuiva con vigore.
-Gli allenamenti e le partite di Quidditch previste per il mese di Dicembre sono annullate, o meglio rimandate a quando avremo un clima più favorevole.- concluse. Un coro di protesta si levò da ogni singolo membro maschile della Sala, ma non mancarono certo le voci delle poche ragazze che giocavano in alcune delle squadre. Harry e Ron si guardarono disperati – Non può toglierci il Quidditch!- esclamò il primo, mentre Ron, ormai in stato di shock, passava il suo sguardo da Ginny a Harry a Hermione. La Caposcuola lanciò uno sguardo al tavolo delle Serpi: Malfoy era il capitano, nonché cercatore della squadra, proprio come Harry. Lo vide aggrottare le sopracciglia, mentre protestava vivamente. La partita di Dicembre, era proprio Gryffindor vs Slytherin. Silente sorrise al suono delle proteste – Suvvia, miei baldi giovani: avrete più tempo per conquistare una delle nostre bellissime studentesse!- esclamò, mentre la McGrannit lo guardava incredula.                                - Professore, ma che dice?!- tentò di fermarlo.
Il Preside rise, tornando al suo posto. -E' una catastrofe!- mormorò Hermione, con la testa tra le mani.
I suoi amici la guardarono – Hermione, non sei mai stata una grande patita di Quidditch!- disse Harry.
Ron sorrise – Sei triste del fatto che non potrai venire a vederci?- le chiese speranzoso.
La ragazza scosse la testa. -Non credo sia solidarietà.- aggiunse Harry, guardandola curioso.
Hermione si voltò verso Ginny – Da domani, li avrò intorno tutto il pomeriggio!- esclamò. -Passeranno le ora a darmi il tormento, parlandomi di quanto desiderino fare una partita e implorandomi di fargli copiare i compiti!- continuò, mentre l'amica rideva. Ginevra era stata un ottima giocatrice, ma aveva rinunciato, poiché lo sport le stava costando un fisico troppo mascolino.
-Suvvia Hermione.- la schernì. – Non sarà così male, averli intorno per un po'!-
La Caposcuola sorrise, perfida – Ci controlleranno, ventiquattr'ore al giorno: non potremo fare un movimento Senza che loro lo sappiano!- disse, alludendo a certi movimenti che Ginny era solita fare proprio quando i due non erano nei paraggi. La Wesley smise di ridere all'istante, assumendo la stessa aria da cane bastonato di Hermione. I due ragazzi intanto, le guardavano divertiti.

Il Nostro Sangue || Dramione Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang