Scivolare giú

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Le fiamme scoppiettarono nel camino, facendoli sussultare: si erano incantati a fissare l'uno gli occhi dell'altra, indifferenti al tempo che trascorreva.
-Ragazzi, tutto bene?- la voce dolce e calda di Sophié si intromise in quel clima intimo e familiare che avevano saputo creare; Hermione fu la prima a riaversi da quello stato di semi-incoscienza. Sorrise alla donna, annuendo.
-I vostri compagni hanno da poco finito di riordinare la cucina.- si accomodò sul divano, stringendosi lo scialle chiaro sulle spalle.
- Come ho già detto a Silente, non saprò mai ringraziarvi abbastanza per quello che avete fatto oggi.- gli occhi chiari le si colmarono di lacrime che si affrettò ad asciugare con un fazzoletto.
- E' stato un vero piacere, mi creda.- rispose la Caposcuola.
- Posso unirmi a voi?- il Preside fece il suo ingresso, seguito dal resto degli studenti e dai pochi piccoli rimasti ancora in piedi.
Daniel si accoccolò sulle ginocchia di Hermione e posò la sua testa sul collo della ragazza, cominciano a giocherellare con i suoi riccioli: la ragazza aveva imparato che quel gesto gli conciliava il sonno.
Harry diede una rapida occhiata a Malfoy, apparentemente immerso in qualche pensiero profondo, seduto a mezzo metro da Hermione.
Luna e Ron presero posto sul divano, accanto a Silente, mentre il resto di loro si sparpagliava per la stanza, un po' per terra, alcuni sulle sedie di legno.
-Mi perdoni, signora, posso chiederle una cosa?- la voce dolce e timida di Luna si udì appena.
- Certo cara.-
- Ecco, involontariamente, prima mi è capitato di ascoltare alcune battute che lei e il Professor Silente vi siete scambiati e...- la Corvonero venne interrotta da un ticchettio sulla porta d'ingresso.
- Devono essere Severus e Minerva. – spiegò il Mago, mentre Daphne si avviava verso l'ingresso per accogliere i due nuovi ospiti.
La Professoressa di trasfigurazione entrò, seguita dal Professore di Pozioni, entrambi avvolti in pesanti mantelli.
- Sophié, amica mia, che piacere rivederti.- le due Streghe si scambiarono un abbraccio sincero.
- Severus, ti trovo magnificamente.- la donna lasciò che la mano del responsabile della casa di Salazar stringesse la sua.
- Buonasera, Sophié.-
Pochi minuti dopo, Lavanda e Calì rientrarono dalle cucine, nelle quali erano state spedite per preparare cioccolate calde per tutti.
Hermione zuccherò la sua, porgendo una tazza a Draco.
Le dita si sfiorarono, nessuno lo notò, o almeno finsero di non notare il tremore delle mani, il rossore delle guance di lei, il guizzo negli occhi di lui.
-Cara, stavi chiedendomi qualcosa, prima, vuoi continuare?- alle parole di Sophié, la McGranitt sorseggiò appenda dalla sua tazza, guardando Luna con interesse.
- Come le stavo dicendo, mi è capitato di ascoltare uno stralcio di conversazione, della quale sono riuscita a comprendere solo alcune frasi.
Una in particolare mi è rimasta impressa e mi ha spinto a chiederle spiegazioni.
Cosa significa " Millenni di guerre e milioni di morti, di cui nessuno ha mai conosciuto il reale motivo: i Sangue Puro diedero vita ad un vero e proprio sterminio, il tutti per uno sciocco incidente.- le parole della ragazza fecero piombare il silenzio nel salotto.
Piton, il viso ridotto ad una maschera di cera, strinse talmente tanto la sua tazza da rischiare di frantumarla; la McGranitt dovette invece posare la sua, il tremito nelle mani era troppo evidente.
-Signorina Lovegood...- il Professore di Pozioni tentò di deviare, ma la mano di Silente lo zittì gentilmente.
- Credo sia arrivato il momento di spiegarvi un po' di storia del Mondo Magico; una storia che, tuttavia, non viene insegnata ad Hogwarts, così come nemmeno nelle altre scuole di Magia.-
- Albus...- la voce della Professoressa di Trasfigurazione tremò.
- Va tutto bene Minerva, in fondo, non avremmo potuto tacere per sempre.- le sorrise.
- Sophié.- si rivolse all'altra donna. – Ti prego, racconta la storia ai nostri giovani e brillanti studenti.-
La strega annuì, portandosi una mano alla fronte, come per richiamare la concentrazione.
-Vedete, ragazzi, dovete sapere che la faida tra quelli che vengono definiti "Sangue Puro" e i "Mezzosangue o Sangue Sporco", ha origini ben più antiche di quelle che ognuno di noi possa pensare.
Il Periodo delle sanguinose morti del signore Oscuro, di Lord Voldemort, come tutti voi lo conoscerete, è stato soltanto il picco, l'apice, della follia e delle paure che avvolgevano il Mondo e il modo di pensare dei Maghi di Sangue puro.- Blaise strinse la mano di Ginny, beccandosi un'occhiataccia da Ron, mentre Malfoy restava perfettamente immobile, impassibile.
-Pare che l'origine di tutto, risalga a tempi antecedenti anche alla fondazione di Hogwarts: Godric Grifondoro, Salazar Serpeverde, Cosetta Corvonero e Tosca Tassorosso, erano soltanto fanciulli, quando accadde quello che accadde.
Vedete, a quell'epoca, la distinzione tra Sangue Puro e non, nemmeno esisteva: tutti i maghi e le streghe venivano considerati egualmente.
Esistevano molte scuole, nelle quali giovani maghi e streghe apprendevano la difficile e incredibile arte della Magia.
Una in particolare, situata alla periferia della Londra Babbana, ovviamente invisibile a questi ultimi, ospitava un numero misero di studenti: tuttavia, gli alunni di quella scuola risultavano essere tra i più brillanti.
Come capita in ogni scuola, nacquero amori e antipatie, amicizie e alleanze: una coppia in particolare, suscitava la fantasia di tutti.
Lui era un Sangue Puro, di una delle famiglie di Maghi più antiche, come potrebbe essere oggi quella del Signor Malfoy.- ammiccò all'indirizzo del giovane, che, impassibile agli sguardi dei suoi compagni, attese che la donna continuasse.
Il giovane, era l'ultimo erede della nobile e antica famiglia, motivo di orgoglio per i genitori.
Lei era una Nata Babbana, una delle menti più brillanti che il Mondo della Magia abbia mai visto. Tuttavia era una ragazza timida, molto dolce, delicata.
S'innamorarono fin da bambini e il loro amore venne sostenuto con gioia dalle rispettive famiglie: come vi ho già detto, nemmeno si conoscevano le differenze tra "sangue".
Nessuno sa bene come andò in realtà, fatto sta che in un pomeriggio di fine Maggio, accadde qualcosa: Christopher e Amanda passeggiavano nel piccolo giardino della scuola, rincorrendosi, giocando.
Alcune testimonianze, racchiuse in vecchi libri, raccontano che lei cadde, cercando di sfuggirgli e le si scorticò il ginocchio.
Altre che lui la spinse troppo forte sull'altalena, facendola cadere, involontariamente.
Il punto non è questo: pare che il ragazzo si affrettò ad aiutarla, pulendole la ferita con dell' acqua fresca ma quando le sue mani entrarono in contatto col sangue di lei, cominciò ad urlare.
Si sentiva bruciare e in effetti le fiamme gli stavano bruciando le dita, espandendosi lungo il braccio del giovane a velocità inaudita.
Le urla di Amanda attirarono la Preside della scuola ed entrambe tentarono di spegnere le fiamme: non vi fu nulla da fare, il ragazzo morì nel giro di pochi attimi.
Da quel momento fu il delirio: tutte le colpe vennero fatte ricadere sulla ragazza, dal momento che tutti avevano visto quello che il Sangue di Amanda aveva fatto a Christopher.
La scuola venne chiusa, la giovane privata dei suoi poteri e scacciata dal Mondo Magico.
Così cominciò la caccia ai "Sangue Sporco"  e ai "Mezzosangue": vere e proprie società segrete agivano nell'ombra, nel tentativo di estirpare il "Male" in fasce.
I maghi d Sangue Puro divennero una Specie di Erode del Mondo Magico, se avete studiato Babbanologia potrete comprendere.
Solo anni dopo, quando le acque si furono calmate e la famiglia di Christopher ( la cui influenza e ricchezza le aveva permesso di avere il completo controllo delle operazioni di annientamento) si sradicò, essendo priva di eredi, ai Maghi nati Babbani fu consentito di ritornare nel Mondo Magico.
Alcune decine di anni dopo, nasceva Hogwarts.
Ecco ragazzi, questo è il vero motivo alla base dell'odio dei Puro Sangue nei confronti degli altri maghi: tutto quello che Voldemort professava, tutto quello che i suoi seguaci hanno accolto come un culto, gli ideali e i valori dietro ai quali si sono nascosti per portare avanti le loro crociate, non sono altro che un riflesso di quello che è stato.
Dubito che Voldemort conoscesse questa storia, quindi la sua "follia" non avrebbe potuto essere giustificata dal puro istinto di sopravvivenza.- la tensione era palpabile nell'aria.
Hermione, troppo scossa per riuscire a guardare verso Draco, cullava dolcemente il piccolo addormentato tra le sue braccia.
Harry era impietrito: il suo Mondo era stato stravolto, ancora una volta.
Ron, con la bocca e gli occhi spalancati, fissava Hermione, poi Ginny e Luna.
Silente si schiarì la voce. – Non ci sono prove che accertino il fatto che il Sangue della giovane Amanda abbia davvero provocato la morte di Christopher: nessuno ha mai potuto, giustamente, compiere esperimenti per verificare la veridicità della storia.
E' per questo che, ancora oggi, è assolutamente impossibile trovare coppie formate da un Sangue Puro e un Mezzosangue: nonostante le famiglie di nobile origine non siano a conoscenza di questa storia, almeno non tutte, non consentirebbero mai ai loro figli di "sporcarsi" con maghi di terzo livello.- spiegò l'uomo, scuotendo la testa.
Draco sospirò: quella storia era stata una persecuzione.
Da quando, pochi giorni prima della partenza per il settimo anno ad Hogwarts, dato il nuovo clima di  "coesione" che si stava verificando tra le case, Narcissa aveva ritenuto opportuno spiegargli perché lui non doveva accostarsi ai Sangue Sporco, quella storia non aveva fatto altro che perseguitarlo.
Inoltre, ad aggravare la situazione era subentrata quella stupida Profezia su di lei.
Una Sangue Sporco.
Seguì la linea dei suoi pensieri, posando gli occhi sulla Granger: sembrava troppo sconvolta per parlare, per pensare, per realizzare quello che aveva appena sentito.
Improvvisamente la vide sgranare gli occhi e fissare il piccolo tra le sue braccia; in quell'istante, Draco seppe perfettamente quello che lei stava pensando.
Hermione sbatté un paio di volte le ciglia, cercando di rimettere in moto il cervello: il suo Sangue era davvero "malato" allora.
Avrebbe ucciso qualunque Sangue Puro vi fosse entrato in contatto.
Lo sguardo le cadde sul piccolo tra le sue braccia e il suo Sangue Sporco le si gelò nelle vene: Daniel era un Puro Sangue, stare accanto a lei era pericoloso per lui.
Sgranò gli occhi, muovendosi lentamente per non svegliarlo, poi si alzò, sotto lo sguardo preoccupato di tutti.
Quasi senza guardarlo, si avvicinò a Malfoy e gli posò il piccolo tra le braccia.
- Granger...-
Con gli occhi vitrei, lei scosse il capo. – Tienilo tu Malfoy, con te è al sicuro.- sussurrò, uscendo dalla stanza.

Il Nostro Sangue || Dramione Where stories live. Discover now