Infermeria

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Quando Hermione aprì gli occhi, ancora stordita, cercò di capire se la visita ad Hogsmeade e il relativo incontro con i ragazzi fossero stati semplicemente un sogno. Così pareva, poiché si stava svegliando in quel momento.  Si rigirò nel letto rischiando di finire per terra: c'era qualcosa che non andava. Quel letto era troppo piccolo per essere il suo. E dov'erano le tende del baldacchino?
Una nota di panico si insinuò nella sua mente, mentre tornava velocemente alla posizione iniziale.
-Sta ferma, Hermione, sei in infermeria.- le disse una voce che riconobbe come quella di Ginny.
Comodamente adagiata su una sedia se ne stava quest'ultima, affiancata dalle  due biondine; si chinò leggermente su di lei, prendendole una mano. -Come ti senti?- la voce preoccupata di Daphne precedette la domanda di Ginny.
- Bene.- rispose automaticamente, abitudine assimilata in anni e anni passati a combattere e guarirsi le ferite.
- La verità.- intervenne sorridendo Luna, beccandosi la prima occhiataccia della convalescente.
- Stordita.- rispose, questa volta sincera.- Adesso mi dite che ci faccio qui?- chiese, mettendosi a sedere contro la testiera del letto.
Ginny sospirò, tornando a poggiarsi con la schiena sulla sedia. -Sei svenuta, davanti a tutti, a Hogsmeade e...ti abbiamo portata qui.- si morse le labbra. L'istinto accuratamente sviluppato della Caposcuola risuonò come un allarme nella sua mente, esaminando il comportamento dell'amica. -Che cos'è che non mi state dicendo?- le guardò di sbieco, una ad una.
Fu Daphne a parlare  - Diciamo che non ci siamo accorte subito del tuo...hmm...malore.- disse.
-Prego?-
Ginny sbuffò – Ti ha presa al volo Malfoy.- sputò.
Hermione quasi si strozzò – Che ha fatto Malfoy?- chiese, sbiancando.
-Stavi cadendo all'indietro e lui ti ha presa.- rispose Daphne, mimando il gesto come se fosse un'attrice s'un palcoscenico.
- Non ci credo! – mormorò Hermione, incredula.
Le ragazze sorrisero – Avresti dovuto vedere le facce di Harry e Ron! – commentò la piccola Weasley.
Luna si sistemò il fermaglio a forma di farfalla – E' stato così romantico.- fece, sognante.
-Umiliante, vorrai dire! – ribatté la Caposcuola.
- Dai Hermione, non esagerare! Lui ti ha solo impedito di battere la testa, poi è stato Ron a prenderti in braccio e portarti qui! – intervenne Ginny..
- Avete dimenticato che Malfoy ha la fissa del "Sangue Puro"? Si sarà andato a disinfettare a quest'ora! – esclamò.
Daphne si schiarì la voce con un colpo di tosse.
-Non ditemi che c'è dell'altro! – disse Hermione.
- Non è ancora tornato a Serpeverde.- le spiegò la Serpe bionda.
- E allora?-
- E allora è qui fuori.-
Hermione divenne cadaverica. Iperventilazione. Ansia, vergogna. -Che cosa?! – riuscì a balbettare.
- Ci sono anche Blaise, Harry e Ron, non puoi immaginare come si guardano! – rispose divertita Ginny.


Malfoy si era auto lanciato tutte le maledizioni esistenti. Come aveva potuto essere tanto stupido? Prendere la Mezzosangue al volo!
Doveva essere prudenti, non destare sospetti! Ma nessuno dei suoi amici idioti era abbastanza vicino e sarebbe finita dritta contro il marciapiede! E chi se ne frega! Invece no, era stato imprudente. Ed erano tre. Non poteva continuare così. Si accese un'altra sigaretta, imitato dal suo migliore amico.
-Perché non te ne vai, Malfoy?- gli chiese con aria minacciosa Harry Potter, per quella che doveva essere la centesima volta, quel giorno.
- Fottiti Potter.- rispose, aspirando.
Non poteva andarsene, doveva sapere che era stato un malore isolato, unico, dovuto alla stanchezza.
-Tu la odi, Hermione, perché sei qui?- si aggiunse Lenticchia.
Prima che potesse schiantarli entrambi, Zabini intervenne. -Che vi piaccia o no, Daphne ed Hermione sono amiche e quello che preoccupa una di noi, preoccupa tutti, quindi non ci muoveremo da qui fino a quando non se ne andrà lei.- rispose, fermo.
- Ci vorrei proprio credere che Furetto si preoccupa per Hermione! – borbottò Harry, passeggiando per l'ennesima volta davanti alla porta: ormai si era scavato un fosso!
Malfoy aprì la bocca per replicare, quando, in contemporanea, si aprì la porta. Tutti scattarono sull'attenti. Uscirono in ordine Daphne, Ginny e Luna. Li guardarono divertite, prima di richiudere la porta.
- Come sta Hermione?-
- Voglio vederla.-
-Si è svegliata? –
I due Grifondoro si sovrastavano l'uno con l'altro, urlando sempre più forte.
Ginny tirò un leggero scappellotto a entrambi – Abbassate la voce, prima che Madama Chips ci mandi via tutti! – li rimproverò.
-Hermione sta bene, si è svegliata è soltanto un po' stordita. – spiegò Daphne. Un sospiro di sollievo generale sollevò il morale.
Malfoy tentennò: doveva sapere cos'era stato, ma non poteva esporsi ancora. Per fortuna Potty gli risolse il problema.
-Si sa perché è svenuta? – domandò.
Ginny alzò le spalle – Credo sia stanchezza.- rispose.- La Chips dice che, apparentemente, sembra non abbia niente che non vada.- aggiunse.
I ragazzi annuirono, tranquillizzati. A quel punto Draco alzò i tacchi, incamminandosi verso i dormitori. La voce di Luna lo fermò.
Scocciato, si girò appena. -Hermione vorrebbe vederti.- sorrise la ragazza, come se fosse la cosa più naturale del mondo.



Harry e Ron dovettero sedersi. Hermione voleva vedere Malfoy?
-Siete sicure che sta bene? – chiese speranzoso Weasley, guardando la sorella che li aveva trascinati a Grifondoro.
La ragazza annuì. Harry, dopo aver quasi strozzato il Draco, pareva aver perso tutte le energie. Luna si sedette accanto a Ron.
-Tra poco andremo a cena, poi potrete farle visita anche voi.- lo confortò, posandogli la manina candida sulle sue.
Il viso del ragazzo divenne di fuoco. Harry si alzò e salì le scale del dormitorio, poi Ginny udì la porta sbattere. Sospirò.
-Ragazzi, io vado a cambiarmi, Luna, tieni tu compagnia a Ron?- le chiese la rossa.
- Con piacere.- rispose lei.

Il Nostro Sangue || Dramione Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin