CHAPTER 23.

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Eravamo in viaggio da oramai un'ora abbondante e mancava ancora un quarto d'ora al rientro nella città di Seoul.
L'ansia mi stava divorando da capo a piedi,non volevo rivederlo a tutti gli effetti ma volevo rendere felice Aidan.
Avevamo messo delle tele di plastica sopra i monili della vecchia casa a Daegu, in futuro ci saremmo ritornati sicuramente,l'avevo trovata una bellissima città.
Anche se era stata dura lasciare quell'abitazione la quale era stata in nostro nascondiglio,non vedevo l'ora di ritornare nella mia vecchia casa.
Yoongi era al volante della mia auto piena dei nostri bagagli.
Ogni tanto mi posizionava una mano sulla spalla per tranquillizzarmi.Mio figlio invece dormiva stanco a causa dell'orario che ha dovuto sfruttare per svegliarsi di mattina presto per partire.
Passò mezz'ora,nel mentre ero presa dal leggere un gossip sul ministro Conte tramite una page italiana di instagram,la macchina accostò.
-Eccoci qui.-
Sussurrò Yoon.
-Tranqulla,Jungkook è alle prove.-
Mi ricordò lui.
Annuii.
Il moro mi aiutò a scaricare i bagagli dall'auto,non appena aprii la porta mi sentii morire dentro:
Per terra c'erano vestiti e pezzi di vetro,sulle scale calzini sporchi e bottiglie di birra e altri alcolici sparsi a metà.
Percorsi lentamente il corridoio che portava all'open space accanto la cucina con la mano poggiata avanti la bocca.
C'erano tazze frantumate accanto il divano,alcuni soprammobili erano stati scagliati contro il muro e i cuscini del divano erano quasi tutti scuciti.
Scossi la testa con le lacrime agli occhi.
-Che diavolo è successo alla mia casa?-
Sussurrai.
-Hey Kris, guardami-
Voltai il mio sguardo verso Yoongi con Aidan in braccio.
Indicò la catastrofe a terra e parlò.
-Ordineremo tutto,chiamerò alcune delle domestiche del dormitorio e questa casa sarà come nuova.-
Annuii accettando l'idea.
Portai i bagagli di sopra nella mia stanza anche essa disordinata con vestiti che occupavano il pavimento e alcuni profilattici usati gettati sul pavimento.
Spostai il mio esile sguardo sul letto,intravidi un perizoma rosa acceso accostato da un numero di telefono scritto su un post-it il quale stropicciai immediatamente.
Ad un tratto lo sentii nuovamente.
Percepii quel dolore al petto scomparso da settimane.
Ero gelosa.
E faceva male vedere tutto questo.
Lo amavo ancora.
Nonostante avevo cercato di nasconderlo,provavo ancora una forte attrazione nei suoi confronti,nei confronti del mio Junggok.
Mi sedetti sul letto con le guance bagnate da un silenzioso pianto e schiacciai qualcosa con la mano senza accorgermene.
Mi alzai dal materasso e guardai il mio dito sanguinante;
Mi ero tagliata con qualcosa.
Spostai da una parte la coperta rossa e intravidi la cornice della mia foto rotta in mille pezzi.Ma la fotografia mancava.
Probabilmente mi ha odiata così tanto da rompere il quadro e da stropicciare la foto.Mi guardai attorno interrogativa cercando la foto che non trovai da nessuna parte.
Forse l'aveva gettata via.
Ma liberai la mente da questi brutti pensieri non appena vidi dei pezzettini di scotch sul vetro della cornice.
Jungkook aveva tentato di riaggiustarla.
Sorrisi intenerita da questa idea.
Incredibile come riuscissi a cambiare il mio umore in base alle azioni di quel bastardo.
Presi la cornice e la misi da parte. Mi disinfettai il dito con del disinfettante e della garza, poi sospirai entrando i bagagli del piccolo nella sua cameretta.
Era impeccabile quella stanza. Ordinata e immacolata come l'avevo lasciata.
Accennai un sorriso e lasciai Aidan entrare.
Il piccolo subito andò a sedersi sul suo tappetino dei giochi cominciando a rovistare tra i giocattoli che aveva lasciato qui per tirarne fuori i suoi pupazzi di qualche cartone animato.
Inutile dire che mi ritrovai a passare il pomeriggio a dover pulire tutto quel casino.
-Perchè avrà fatto tutto quel macello?-
Domandai salendo in auto.
-Forse è stata la sua reazione quando ha scoperto che non saresti tornata e in tal modo non avrebbe potuto vedere per ancora molto tempo Aidan.-
Appoggiai l'ipotesi di Yoongi e mi sistemai la cinta sul busto,riscontrando il solito problema della cintura di sicurezza tra i due seni.
Dopo esser arrivati a destinazione, accostammo avanti il grande edificio della Bighit.
-Quindi...Eccoci qui-
Sussurrai.
-Ci sentiremo nei prossimi giorni, va bene?-
Chiese Yoongi.
-Avremmo tempo per vederci?-
Domandai unendo le nostre mani.
-Avremmo tempo per far tutto.Anche per fare sesso.-
Ridacchiai assieme il maschio che mi prese il mento unendo le nostre labbra.
Ricambiai il bacio toccando i suoi capelli corvini morbidi e profumati.
Lui palpò lentamente i miei fianchi,riuscimmo a staccarci solo quando restammo entrambi senza ossigeno per respirare.
-Ti amo-
Sussurrai.
Lui sorrise.
-Ti amo anch'io piccola-
Mi baciò prima di accarezzare la gamba di Aidan che sonnecchiava mentre stringeva al petto la felpa che Yoongi gli aveva regalato qualche sera prima.
-A presto-
Sussurrai guardandolo scendere.
-Sono stati dei giorni indimenticabili.
Grazie piccola-
Disse Yoon prima di mandarmi un bacio volante.
-Grazie a te...Sono stata benissimo con te-
Sorrisi.
Salutai con la mano Yoon dal finestrino,poi tornai a casa pronta per preparare la cena all'arrivo di Junggok.

PUZZLE //Jeon JungkookWhere stories live. Discover now