CHAPTER 11.

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-Sei nella nostra vecchia casa?-
Chiese incredula la mia migliore amica,parlando dall'altra parte del telefono.
-Già.Non sapevo dove potevo andare altrimenti...-
Spiegai.La udii annuire.
-E dimmi,com'è?È rimasta uguale?Oppure durante gli anni si è danneggiata?-
Scossi la testa.
-Perfetta come prima.-
Mi sedetti sul letto e passai una mano sul cuscino per stirarlo dalle pieghe.
-Mi mancano quei tempi,Minseo...-
-Mh?-
Chiese confusa lei.
-Sì,i tempi del liceo,quando tornavamo a casa stanche morte ma andavamo a dormire lo stesso tardi,perchè passavamo la notte a fare le stupide...-
Esposi io.
Rise e contagiò anche me.
-Anche a me mancano quegli anni...-
Ammise.
-Mamma!-
Aidan urlò dal bagno il mio appellativo da madre e subito mi rizzai in piedi.
-Aidan ha finito di farsi il bagno...Vado ad asciugarlo.-
-D'accordo.A più tardi Kris...-
-A più tardi-
Posi fine alla chiamata e mi diressi verso la stanza in cui si trovava il bambino fradicio.
Asciugai il suo corpo con un asciugamano e successivamente la sua chioma,cospargendola poi di spray a base di balsamo ammorbidente,in tal modo i suoi capelli sarebbero stato ancora più morbidi e profumati.
Sparsi una quantità equa di crema sul corpo del piccolo,la spalmai per bene e applicai qualche punto di crema viso sul suo volto paffuto.
-Lavati i denti,io vado a prenderti il cambio.-
Ordinai al bimbo che subito afferrò il suo sgabello blu e verde e ci salì sopra.
Aprii le ante dell'armadio bianco di mio figlio e recuperai l'intimo e un completo Adidas,il quale consisteva in una maglia bianca abbinata a dei pantaloncini neri,entrambi con il logo della marca stampato sulla stoffa.
Afferrai un paglio di calzini neri e delle classiche Adidas.
Vestii mio figlio e lo presi in braccio,portandolo con me in salotto.Cercavo ovunque la scatola di mascherine nere la quale avevo sicuramente lasciato di sopra.Nel mentre la cercavo,il telefono al pian terreno cominciò a squillare perciò mi catapultai di sotto con la speranza di trovare una chiamata da Yoongi.Ma ciò che trovai era solo il nome del padre di mio figlio.
Risposi.
-Stiamo per uscire,non metterci troppo a parlare con Aidan.-
Annunciai prima di scorgere la scatola di mascherine sopra il davanzale della finestra.
-Kristen prima vorrei parlare con te-
Mi informò.Scossi la testa.
-Non abbiamo nulla da dirci noi due-
-I fan hanno notato che non posto nulla con te o Aidan da tempo,ormai...-
-Da una settimana.Che sarà mai...-
-Kristen ho bisogno che ritorniate,altrimenti potrebbero smascherarci.-
-Ascolta,prendi una delle foto che hai in galleria con me e Aidan,postala e poi scrivi nella didascalia che finalmente il piccolo è guarito dalla febbre.Infine scusati e ribadisci che se sei stato assente per tanto tempo era perchè Aidan aveva qualche tacca di influenza.-
Lui sospirò e mi rispose.
-D'accordo.Passami il piccolo...-
-Aid,papà ti vuole parlare-
Dissi.
-Papà!-
Esclamò il bambino afferrando il mio cellulare tra le mani.
-Papà?-
Io nel frattempo,andai verso la scatola di mascherine e ne recuperai due.
-Mamy,non sento Appa...-
-Un momento.-
Ripresi il telefono e impostai il viva voce.
-Mi senti piccolo?-
-Appa!-
-Ciao campione...Tutto bene?Hai già mangiato?-
-Mamma ha fatto pasta.-
Spiegò il bambino.
-Pasta?Con cosa?-
-Pasta con le foglie verdi!-
-Cosa?Intendi il pesto?-
Aidan si girò verso di me e io annuii sorridendo.
-Sì-
Rispose il minore.
-E com'era?Ottima vero?-
-Sì!-
Urlò il piccolo.
-Sono felice ti sia piaciuta...-
-Appa ha mangiato?-
-Mi sono arrangiato con il solito ramen in scatola...Da quando ve ne siete andati non c'è più nessuno che cucina per me-
A quella frase persi un battito.Mi dispiaceva tremendamente per averlo lasciato da solo.Junggok non sapeva cucinare senza qualcuno che lo aiutasse.
Ma ero troppo delusa e arrabbiata per ritornare.
-Se vuoi-
Aidan fece una pausa per poi esitare.
-Mamy può cucinare per Appa!-
Continuò esclamando sull'ultima frase.
-Mamy è arrabbiata con Appa,piccolo...-
-Oh-
Mormorò mio figlio guardando il telefono dispiaciuto.
-Piccolo,puoi dire a mamma di tornare?Mi manca-
Rivelò Jungkook al figlio.
-Io non manco ad Appa?-
Gli occhi del piccolo si inumidirono.
-Certo amore,mi manchi tantissimo.Mi manca giocare con il mio piccolo campione-
Aidan sorrise e lo stesso feci io.Jungkook poche volte era così dolce con me.Da quando aveva smesso di amarmi,non mi aveva mai detto che gli mancavo.Quelle poche volte che partivo per l'italia,se ne fregava altamente e non mi chiamava mai,se non per sentire il piccolo.
Cosa stava succedendo a quell'uomo senza cuore e menefreghista che oramai avevo imparato a conoscere?
-È ora di andare.-
Proferii io a mio figlio il quale annuii e salutò il padre.
Decisi di affittare una macchina,altrimenti le persone avrebbero riconosciuto la mia e mi avrebbero scoperta tra le strade di Daegu e poi sarebbero stato guai con Junggok.
Misi la mascherina in volto a mio figlio e coprì la sua testa profumata con un capelli Adidas nero.Lo stesso feci io,ma al posto del berretto scuro,optai nell'indossare un cappello bianco e grigio stile pescatore.
Caricai il piccolo in macchina,poi mi misi alla guida.Eravamo diretti verso un salone di bellezza privato.Avevo bisogno di una spuntatina alle punte dei miei capelli e di ripassare il colore biondo scuro sempre su di esse.
Durante il viaggio,è andato tutto liscio,nessuno si è soffermato per strada a guardarci,tutto merito della macchina che ci nascondeva al suo interno.
Dopo aver parcheggiato,presi in braccio mio figlio e camminai con passo svelto tra la folla di persone che ci nascondeva.Stranamente nessuno ci notò.Sorriso a questo pensieri e penetrai all'interno del negozio.
-Salve!-
Mi salutò una donna sulla trentina d'anni.
Ricambiai il saluto e mi inchinai come segno di rispetto.
-Aveva un appuntamento,non è così?-
-Si,a nome Sorio.-
-Sorio,Sorio...-
La ragazza balbettò il nome ripetendolo più volte nel mentre scorreva le popille sul monitor del computer.
Decisi di utilizzare il mio cognome anziché quello di Junggok,altrimenti non avrei pensato più di due volte che la donna si sarebbe fatta due domande.
-Kristen Sorio,sì-
Mi indicò un porta bianca dal pomello argentato.
-Il parrucchiere privato la sta attendendo lì-
Annuii e ringraziai la donna.
-Aidan,andiamo forza-
Trascinai con me il piccolo che si era soffermato a giocherellare con le foglie di una pianta lì vicino con me ed entrai nella stanza indicata.
-Ma che piacere!-
Esclamò un ragazzo dai capelli marroni che si alzò dalla sedia in cui era seduto nel mentre sfogliava una rivista.
-Kristen Sorio!Con il piccolo Aidan Jeon!Il marito dov'è?-
Cazzo,pensai.Ci aveva appena riconosciuti,anche se la cosa era poco più che ovvia;sarebbe successo comunque.Pensai una scusa plausibile.
-Jungkook è a Seoul,non è potuto venire a Daegu a causa del lavoro.Io avevo un evento importante quì e quindi sono venuta da sola assieme al piccolo.-
Lui annuii e si chinò avanti il piccolo.
-Ciao piccolino!Ti va una caramella?-
Aidan annuì stringendosi a me.A quel gesto io e il moro ridacchiamo.
Quest'ultimò recuperò un cestello con dei dolciumi mischiati.Il bimbo ne afferrò uno e delicatamente lo scartò.
-Grazie-
Sussurrò il piccolo infilando la caramella in bocca.
-Dammi la cartaccia-
Disse l'uomo per poi buttare l'involucro nel cestino della plastica.
-Che cosa vogliamo fare quindi a questi capelli?-
-Una semplice spuntatina e voglio ripassare il biondo sulle punte.-
Il parrucchiere annuì.
Nel bel mezzo del trattamento,il mil telefono prese a squillare.
-Rispondi pure,intanto vado a preparare la colorazione.-
Avvicinai il telefono all'orecchio e iniziai a parlare.
-Yoon-
-Hey piccola-
Sorrisi.
-Domani mattina partirò per Daegu...-
Annuii.
-Si sta bene lì?-
-È abbastanza tranquillo...-
-Bene...Ad ogni modo domattina dimmi l'indirizzo così prenderò il taxi e verrò direttamente da voi.-
-Va bene...Quasi dimenticavo...-
Feci una pausa e ripresi a comunicare via telefono.
-La casa in cui alloggiamo io e Aidan è la casa che usavamo io e Minseo quando eravamo ancora delle liceali...perciò ha solo due stanze e dunque una ne ha occupata Aid e una io...Per te non è un problema se-
-Dormirò sul divano non preoccuparti...-
-Se vuoi puoi fare uso del mio letto e io dormirò sul divano...altrimenti...possiamo anche dormire insieme...-
Diventai rossa al solo pensiero.
-Tranquilla,sarò soddisfatto del sofà.-
-D'accordo.-
Ci fu un minuto di silenzio.Nel mentre guardai Aidan che se ne stava seduto sul divano della sala con un libricino da colorare regalato gentilmente dal parrucchiere in mano e dei colori a pennarello sparsi sul pavimento e suo cuscini del sofà,sempre offerti dal salone.Questo posto a quanto pare era attrezzato per i bambini.
-Dunque...a dopo Yoongs-
-A dopo Kris.-
Misi fine alla chiamata e continuai con l'operazione del colore ai capelli.
Prima di uscire dal parrucchiere chiesi la cortesia di non dire a nessuno che io e mio figlio fossimo stati lì,altrimenti i fan non ci avrebbero lasciati in pace un minuto.
Invece il vero motivo,era di non far vedere scoop e quant'altro sui social,in tal modo Kook non avrebbe scoperto dove ci trovassimo io e il piccolo.
Entrati in casa preparai la merenda al bambino,a base di biscotti al cioccolato,barrette ai cereali e succo di frutta.
Poi mi fiondai sul tavolo della cucina con il blocco di disegno in cui iniziai a espandere idee per un prossimo abito.
La sera non tardò a giungere.
Per tutto il tempo non ho fatto altro che andare avanti e indietro per il salotto a causa dei bisogni di Aidan,come acqua cibo o come il telecomando del grande televisore.
Mi stiracchiai sulla sedia e guardai la cucina.
Andai verso di essa con l'intento di cucinare un'insalata Caprese,del pollo fritto e una porzione di Seollongtang.
-Lavati le mani prima di toccare la cena-
Avvertii Aidan che eseguii il mio ordine.
Mi sedetti aspettando il mio primogenito,il quale mi raggiunse,accomodandosi a tavola.
Afferrò la sua forchettina,essendo ancora incapace di utilizzare le bacchette e cominciò ad ingurgitare le portate,in mia compagnia.
Lavaii i piatti una volta terminata la cena e accompagnai il piccolo nella stanza per poi farlo cambiare,fagli lavare i denti e metterlo a letto.
-Buonanotte Mamy-
Mi salutò il piccolo.Lo baciai alla fronte e uscii dalla sua stanza,lasciando la porta socchiusa in caso di necessità.
Mi sedetti sul divano con un calice di vino bianco in mano,attendendo che iniziasse un film di cui ne aspettavo tanto l'attesa.
Neanche partì la sigla di quest'ultimo che subito il tintinnio della suoneria del mio telefono,invase il silenzio del soggiorno.
-Cosa vuoi?-
Mormorai secca,poggiando il bicchiere in vetro al di sopra del tavolino tinteggiato di bianco.
-Daegu!?Daegu!?Te ne sei andata di casa e hai portato mio figlio a Daegu?-
La voce di Junggok mi penetrò l'orecchio,per quanto vasto fosse il suo tono.
-Come hai fatto a saperlo?-
Domandai.Subito capii che i parrucchieri avevano deciso di fare il doppio gioco,sfoggiando la notizia che io fossi lì.
Invece la sua risposta mi devastò.
-Me l'ha detto Yoongi-
Sussultai e venni pervasa da un senso di nervosismo.
-Cosa?!-
Urlai.Poi mi ricordai del piccolo nella stanza accanto e mi tappai la bocca con la mano.
-Incredibile...-
Sussurrò lui.
-Per una stupidaggine mi porta via il figlio e si trasferisce in una città più lontana di quanto potessi pensare...-
-Per una stupidaggine,Junggok?Sapendo che provo ancora dei sentimenti per te,mi hai ferita dicendo che non mi ami più,che sono una grassa balena e cosa più importante...hai messo incinta un'altra donna.Non voglio stare vicino ad uno schifo come te e non lascerò che mio figlio si avvicini a un soggetto simile-
Presi un respiro profondo e mi accasciai sul divano.
-Vi verrò a prendere.-
Sentenziò lui.
-Speraci.Quando sarai quì,noi già ce ne saremo andati.-
-Ah si?E dove andrete?Ritornerete a Seoul?-
Scossi la testa.
-Non esiste solo la Corea,Junggok.-
Posi fine a quella chiamata per poi aprirne un'altra.
Il telefono di Yoongi squillava ma non otteneva risposta.
Pensai di chiudere la chiamata e provare poco più tardi,ma la sua voce mi fece trasalire.
-Kris-
Il suo tono roco era qualcosa di troppo mascolino.
-Perchè l'hai fatto?-
-Mh?-
Chiese confuso lui.
-Perchè hai detto a Jungkook che io e Aidan siamo a Daegu?-
Lui emise un gemito di disapprovazione.
-Perdonami,mi stressava in continuazione e me lo chiedeva ogni santo giorno ...stava diventando pesante così ho dovuto dirglielo-
-Ottimo,ora vuole venire a Daegu per prenderci-
Sospirò.
-Cazzo-
Imprecò e sentii chiaramente un oggetto schiantarsi contro qualcosa.Saltai per lo spavento,l'impatto aveva creato un forte rumore.
-Scusa Kristen,scusa scusa-
Scossi la testa.
-Sai una cosa?-
Dissi dopo qualche secondo.
-Cosa?-
-Va con gli altri a Suwon.Io sto benissimo da sola.-
-Piccol-
Chiusi la chiamata e mi gettai con la faccia sul cuscino.
Il mio telefono prese a squillare ancora,la chiamata era da parte di Yoongi.
Rifiutai quest'ultima e impostai il silenzioso,in tal modo nessuno mi avrebbe disturbata.
Ero triste e delusa,avevo bisogno di affetto.
Mi alzai dal divano e spensi il televisore che accoglieva il tanto atteso film.Ma oramai anche la voglia di guardarlo,era andata via.
Afferrai il calice con la bevanda dentro tra le mani e mi diressi verso la stanza del mio primogenito il quale era oramai caduto tra le braccia di Morfeo,chissà da quanto tempo.Sorseggiai il vino nel mentre mi sedetti a bordo del suo letto.Gli accarezzai il viso e a quel piccolo contatto,il bimbo si svegliò spalancando gli occhi.
-Mamy...-
Sussurrò.Solo lì intuii che Aidan era in stato di dormiveglia.
Poggiai il bicchiere sul comodino accanto il letto e mi strinsi al piccolo,che intanto si accoccolò a me.
Presi ad accarezzare la sua testolina ricoperta da miliardi di capelli scuri.Come quelli del padre.
-Ti voglio bene piccolo-
Dissi.Alzai la testa e notai che il bambino si era oramai addormentato.
Lo stesso feci io.

PUZZLE //Jeon JungkookWo Geschichten leben. Entdecke jetzt