CHAPTER 16.

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La cena si è svolta in modo tranquillo.Nessun paparazzo ha avuto modo di sorprenderci poiché Yoongi aveva prenotato una stanza privata in un ristorante frequentato solo da persone di classe,come politici o uomini d'affari.Il luogo in cui ci ha portati si trovava a Jisan-Dong, una piccola città nei pressi di Daegu.Si trattava di un locale di lusso,gli interni erano interamente in vetro,sembrava di stare in un palazzo di ghiaccio,dalle grandi finestre che davano la vista al paesaggio della città illuminata da mille luci, si intravedevano persino le montagne della periferia in cui eravamo.
Il pasto è stato silenzioso,nessuno dei tre ha fiatato per almeno la prima mezz'ora.Poi Yoongi ha rotto il ghiaccio,iniziando a parlare di quanto Aidan fosse un bravo bambino.Poco dopo aprimmo una conversazione sul bambino,parlammo di cosa faceva abitualmente,di quanto a volte fosse monello ma ubbidiente allo stesso modo.
Fino alla fine della cena,dialogammo tutti e tre,riprendendo episodi accaduti in passato,mi divertii molto a raccontare loro le mie avventure passate.
Stavamo tornando a casa.Ormai eravamo in cammino da qualche minuto,forse un quarto d'ora.
Yoongi era alla guida di una macchina presa a noleggio,Aidan sonnecchiava esausto dalla giornata passata da un luogo all'altro.
-Ti sei sentita con Jungkook?-
Chiese lui ad un tratto.Io annuii e girai lentamente la testa in direzione del moro.
-Avete chiarito?-
-Sì...-
Sussurrai.
Poi calò nuovamente il silenzio.
-Domani andiamo un pò in giro per Daegu?Che ne dici?-
Propose Yoongi.
-Sì,d'accordo-
Sorrisi.
Per una medesima volta,restammo zitti fino a quando la macchina non raggiunse il parcheggio della nostra abitazione.
Slacciai la mia cintura di sicurezza e scesi lentamente dalla vettura lucida.
I tacchi causavano un dolore allucinante ai miei piedi oramai distrutti.
Provavo a non darlo a vedere.
-Piccolo-
Yoon chiamò Aidan che si dimenava sul suo seggiolino.
-Voglio Pororo-
Si lamentò.
-Sii educato e fatti aiutare da zio Yoon-
Ammutolii il bambino che mi guardò con dispiacere.
-Scusa mamy...-
Sussurrò quest'ultimo.
-Libero il piccolo-
Annunciò il maschio prima di togliere la cintura attaccata al seggiolino blu del bambino,dal suo minuscolo busto.
-Vai alla porta e aspettaci lì-
Ordinò Yoongi,guadagnandosi un'occhiataccia confusa dal bimbo in piedi avanti a noi.
Il mio amico si avvicinò a me.
-Tu e mamy?-
Domandò Aidan indicandoci.
In un attimo le braccia di Yoongi mi circondarono il busto,le sue labbra si posarono sul mio collo che venne baciato da esse.
Ansimai silenziosamente.
Poi tutto ad un tratto,i miei piedi non sentirono più il terreno sotto ad essi,mi guardai in torno,mio figlio sorrideva mentre saltellava sul posto,Yoongi rideva guardando la scena,nel mentre mi teneva tra le sue braccia,a mo' di sposa.
-Mamy non può caminare.Le scarpe con il tacco l'hanno distrutta.-
Aidan annuì.
-Cattive-
Indicò il piccolo le mie scarpe.Risi e lasciai che Yoongi mi accompagnasse fino alla porta di casa.
-Grazie-
Sussurrai quando il moro mi posò a terra.
Lui sorrise.
Entrati in casa,Yoon si infilò immediatamente sotto la doccia,io misi ad Aidan il suo pigiama e lo piazzai avanti il televisore,mi struccai e legai i miei capelli in una coda alta.Mi sedetti sul letto e cominciai a pensare a quanto Yoongi fosse diverso da Jungkook.Lui bramava il mio corpo,Kook lo detestava solo.Si lamentava delle mie poche smagliature e del mio peso poco più elevato di quello delle ragazze coreane.
Amavo come Yoongi trascorreva il suo tempo con Aidan;lo riempiva d'attenzioni,usava termini equi dinanzi a lui e lo educava dandole ordini ben precisi,come ordinare la propria stanza,non lasciare giocattoli in giro e così via.Junggok nonostante amasse suo figlio,stava con lui quelle poche ore che tornava da lavoro,anche se nell'ultimo periodo da quando aveva cominciato a rincasarsi più presto,trascorreva assieme suo figlio,molto tempo.Le dava moltissimo amore,ma lo viziava.Davvero troppo.Non gli importava se lasciava i giocattoli in giro per casa,diceva che finché era casa sua,poteva fare ciò che voleva.
Sbuffai e mi alzai dal materasso morbido,frugai tra i miei vestiti,posti in perfetto ordine sugli scaffali dell'armadio bianco latte e recuperai una maglia rosa della Puma,indossando sotto dei pantaloncini neri.
Scesi in salotto.Mio figlio si mordeva le unghie mentre guardava con attenzione il suo programma preferito alla televisione.Io mi sedetti accanto a lui,le accarezzai i capelli profumati,poi come d'istinto,Aidan si slanciò all'indietro,andando a poggiare il suo piccolo cranio sul mio seno.
-Che guardate?-
La voce di Yoongi ci sorprese.Esso venne verso di noi e si sedette accanto a me.
Mi accarezzò la gamba e mi circondò un fianco con il braccio.
Baciò il mio collo,lentamente.
Ansimai.
-Pocoyo!-
Esclamò Aidan cercando di raggiungere Yoongi il quale lo accolse tra le sue calde braccia.
La visione andò avanti per un po'.Ogni tanto sentivo lo sguardo di Yoon addosso,lo beccai persino a fissarmi le labbra.
Sobbalzai nel sentire una strana musichetta provenire dal piano superiore.Alzai lo sguardo verso le scale,sbuffai riconoscendo il suono,il quale apparteneva a Skype.Qualcuno mi stava videochiamando.
-Dove vai?-
Chiese Yoongi,vedendomi in piedi avanti il sofà.
-Qualcuno mi sta videochiamando di sopra,evidentemente qualcuno in agenzia mi sta cercando o forse è papà-
Spiegai.Lo vidi annuire.
Percorsi la rampa di scale e poi un piccolo pezzo del corridoio,infine arrivai alla stanza padronale la quale era illuminata da un piccolo spiraglio di luce,dovuto allo schermo del computer accesso.
Mi avvicinai alla scrivania e subito sbiancai.
Lessi il nome di Junggok sul monitor e subito chiusi la porta.Imprecai sotto voce e mi sedetti sulla sedia.Contro voglia accettai la chiamata e immediatamente il viso del mio ex compagno spuntò sullo schermo piatto del pc.
-Hey...Pensavo avessi il computer spento dato che non rispondevi...-
Mormorò assonnato.
-Evidentemente oggi quando ho finito di lavorare l'ho lasciato acceso.-
Spiegai.
-Capito...-
Sussurrò.
-Cosa ti serve?Vuoi vedere Aidan?-
Lo vidi annuire.
-Volevo vedere un po' te e un po' il piccolo-
-Perché volevi vedere anche me?A casa a stento mi guardavi perché sono un cesso...-
Mormorai per poi emettere una piccola risata nervosa.
Lo udii sospirare.
-Non lo sei...-
Disse guardando a terra.
Scossi la testa.
-Certo-
Risi.Non riuscivo a credere neanche un minimo che lui approvasse il mio corpo e il mio aspetto fisico in generale.
-Vado a prendere il piccolo-
Mormorai per poi alzarmi dalla sedia e dargli le spalle.
Prelevai il piccolo e coprii con una coperta Yoongi che nel frattempo si era addormentato.
-Papà vuole parlarti-
-Papà!-
Urlò.
-Non urlare,zio Yoongi sta dormendo-
Dissi.
Raggiungemmo la camera.
Poggiai Aidan sulla sedia e lui si sedette lentamente.
Si guardò attorno confuso.
Poi si accorse del padre che lo guardava sorridendo come un ebete,dal computer.
-Appa!-
Gridò felice.Si sporse in direzione del computer.
-Piccolo mio-
Sorrise lui.
-Mamy guarda c'è Appa!-
Indicò lo schermo Aidan.
Annuii smagliando un sorriso finto a labbra chiuse.
-Tutto bene?Come stai?-
Chiese il più grande.
-Bene! Ma mi manchi-
Aid abbassò lo sguardo.
-Voglio tornare da Appa,mamma-
Mio figlio si girò verso di me.
-Presto torneremo a casa.Mamma deve finire di lavorare a Daegu,poi torneremo a Seoul,promesso-
Sorrisi.Lo vidi annuire poco convinto.
Lasciai i due a parlare tra di loro,nel frattempo scesi in soggiorno per svegliare Yoon.
-Mi sono addormentato?-
Domandò lui una volta sveglio.
Guardò la stanza con aria assonnata.
-Già...Io e Aidan tra poco andiamo a dormire,perciò meglio se vai anche tu...Sembri sfinito-
-Già...-
Intrecciai le sue dita alle mie.Lo feci alzare e recuperai da un mobiletto lì vicino,dei cuscini e una coperta più calda di quella precedente.
Sistemai il divano facendolo diventare una piccola postazione letto.
-Il piccolo?-
Chiese lui.
-Di sopra-
-È nella sua camera?-
Scossi la testa.
-No.È in camera mia,sta parlando con Kook-
-Vado a darle un momento la buonanotte-
Annuii.
Lo accompagnai al piano superiore ma mentre stavo per salire l'ultimo gradino,quasi inciampai.
Yoongi mi resse dai fianchi e con abilità mi strinse a lui.
-Fatta male?-
Sussurrò.
-N-no-
Dissi guardandolo negli occhi.
-Sei proprio bella...-
Mormorò dopo alcuni attimi di silenzio.
Arrossii.
Cercai di liberami dal suo abbraccio,ma involontariamente strusciai nostre intimità.
-S-scusa-
Balbettai imbarazzata.
Lui si guardò i pantaloni e poi sospirò.
Scosse la testa.In un attimo mi ritrovai schiacciata tra il suo corpo e il muro.
-Non puoi provocarmi così,Kris-
Sussurrò al mio orecchio.
Sentii il mio cuore aumentare la propria velocità.
Attaccò il suo ventre al mio,strusciò la sua parte proibita sulla mia,con maestria prese a stimolare il mio clitoride.
-Ah-
Gemetti alzando il tono di voce.
Lui mi guardò.
-Ah-
Ricambiò.
-Quando vorrei...-
Si fermò e si staccò da me.
-No...-
Mormorò guardando il pavimento lucido.
-Cazzo Kristen,perchè devi sempre mettermi in costante difficoltà?-
Sussurrò voltandosi.
-Non capisco...-
Pronunciai seguendolo con lo sguardo.
Il mio amico si poggiò al muro e chiuse gli occhi.
-Sei maledettamente attraente ed è da così tanto che non scopo...Scusa se te lo dico così-
Rise per la frase appena detta.Mi aggiunsi alla risata.
-Mi dispiace se ti ho toccata qualche volta da quando sono qui...Non riesco a controllarmi-
Rivelò abbracciandomi.Ricambiai l'abbraccio.
-Non importa-
Sussurrai.
-È che non voglio mettermi in mezzo alla relazione tra te e Jungkook,so che ci tieni a lui e so quanto tu tenga che la vostra relazione si aggiusti di nuovo...Voglio vederti felice-
Sorrisi.
-Sei così dolce,grazie per il tuo aiuto,ma stiamo lavorando invano...Credo di aver capito che ormai non c'è nulla da fare...Quando Soomin partorirà, Junggok sarà costretto a stare con lei e con il suo nuovo figlio...E io per lui non esisterò più.-
-Non dire così,il futuro non è prevedibile-
Mi lasciò un bacio sulla testa e mi prese per mano.Mi condusse avanti la porta della mia stanza,bussò leggermente.
-Maknae ingrato,non mi chiami più?-
Pronunciò Yoon penetrando all'interno della camera padronale.Jungkook sorrise ed io mi sciolsi alla vista del suo viso allegro.Era bellissimo come sempre.
-Ti avrei chiamato sta sera come sempre-
Spiegò Junggok.
-Mamy?-
Aidan si voltò dando le spalle al padre che mi cercava con lo sguardo.
-Piccolo-
Dissi entrando.
-Ho sonno-
Si lamentò il bambino per poi scendere dalla sedia.
-Lo porto a letto io-
Pronunciò Yoongi.
-Grazie-
Dissi.Baciai la guancia del mio genito e del mio amico.Il piccolino salutò il padre e si arrampicò al busto del moro e infine rimasi da sola nella stanza, immobile avanti il laptop moderno.
Udii Junggok tossire leggermente.
Io mi sedetti sulla sedia posta di fronte la scrivania e presi a giocherellare con il cavo del computer in attesa che il maschio il quale era dall'altra parte dello schermo,prendesse parola, ma restammo in silenzio per ancora un minuto.
-Come stai...?-
Domandai continuando a rigirarmi il filo spesso tra le dita.
-Bene...Un po' affamato, ma del resto sto bene...-
Annuii sospirando.
-Ti stanno bene i capelli tinti-
Si complimentò Junggok.
-Grazie-
Accennai un sorriso timido.
-Cos'hai deciso?Partirai per l'Italia?-
Scossi la testa.
-Ancora non ci ho pensato...-
-Hai ancora cinque giorni scarsi per decidere-
-Già...Ci penserò su...Voglio rivedere mio padre-
-È anche per questo motivo per cui ti ho regalato questo viaggio...So che ti manca-
Sorrisi.
-È così dolce da parte tua che stento a credere che tu sia lo stesso Jungkook di sempre-
Rise.Emise la sua fantastica risata che mi fece salire il cuore in gola.Lo guardai,era bellissimo come sempre,il viso era privo di imperfezioni, le spalle larghe nude sbucavano dall'inquadratura tagliata appena sotto il collo sul quale vidi una macchia violacea.
Un succhiotto.
Sospirai e abbassai lo sguardo addolorata dall'idea che quel segno non era stato fatto da me,bensì dalla sua ragazza.
-Aspetta,vengo ad aiutarti-
Sentii la voce di Junggok prendere vita.
Ma non stava parlando con me.
-Scusa Kris,devo aiutare Soomin a portare la sua valigia di sotto.-
-Oh...vive con te?A casa nostra?-
-Emh...-
Si grattò la nuca.
-Non c'è nulla di male-
Dissi ridacchiando.
E invece dentro stavo ribollendo.Appena sarei ritornata a casa,se sarei ritornata, avrei ripulito quell'abitazione da cima a fondo per eliminare ogni singola traccia di quell'intrusa ladra di uomini altrui.
-È stata qui due giorni e starà qui anche domani così andremo insieme alla visita per vedere il sesso del bambino-
Annuisco.
-Ora devo lasciarti,tra poco ordinerò del cibo così faremo cena,sempre se ci sono ristoranti aperti a quest'ora disponibili alla consegna a domicilio-
Sintetizzò.
-Cucina qualcosa tu-
Proposi alzandomi dalla sedia.
-Sai che in cucina non me la cavo benissimo-
Mi ricordò ridacchiando.Annuii.
-Fatti aiutare da Soomin,allora-
Rise.
-Soomin non sa cucinare...-
Rivelò Junggok,alzandosi anche lui dalla poltrona su cui era seduto.
Rimasi sbalordita.E come farà quando suo figlio nascerà?Povera creatura...
Si avvicinò allo schermo e sorrise.
-Non tutte sono come te-
Sussurrò per poi guardandosi le spalle.
-Vado.Salutami quei due...Ci si vede-
Abbozzai un sorriso.
-Ci si vede Kookie-
Chiusi la chiamata.
Mi stesi sul letto.
A suo parere nessuna donna è paragonabile me.
Sorrisi ma un dolore al petto esplose dentro di me.
L'indomani avrebbero avuto una visita per rivelare il genere sessuale del nascituro e Junggok sarebbe stato padre per la seconda volta,a tutti gli effetti.
Lasciai scorrere le prime due lacrime sul mio viso e mi voltai dalla parte del computer spento.
Già mi mancava la sua immagine perfetta proiettata sul monitor.Volevo chiamarlo per vederlo ancora.Ma in quel momento stava pensando ad un' altra donna.

PUZZLE //Jeon JungkookWhere stories live. Discover now