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X:"Fermate la festa, c'è stata una rissa fuori."-dice la guardia prendendo la radiolina.

Io:"Chiamate un'ambulanza vi prego! Diego non può rimanere così!"-mi dispero tra le lacrime verso il ragazzo.

"Non si preoccupi signorina, abbiamo già fatto, non tarderà ad arrivare."-mi avvisa l'altro uomo della security.

"Sta arrivando pure la polizia pe sto pischello qua."-sento dire dal terzo.

La festa è terminata davvero.
La musica ha smesso di suonare e con il passare dei secondi e dei minuti il locale si svuota sempre di più.
Sembra tutto così irreale.
Sono distrutta.
Non doveva finire in questo modo.

Il suono della sirena della polizia si fa sempre più forte, da destra si intravedono le luci blu.
Eccola arrivata.
In lontananza sentiamo anche quelle dell'ambulanza.

I due poliziotti scendono dall'auto e vanno verso Daniel, che li implora di non fargli niente.
Si sa, non lo metteranno sicuramente dietro le sbarre. Ora lo porteranno in caserma e poi lo lasceranno libero.
Sembra di stare in un film.
Diego a terra ferito per la rissa, io che gli piango addosso nell'attesa che arrivi l'ambulanza, Lele cerca di tranquillizzarmi, il bodyguard che controlla il battito al polso di Diego, i miei amici che osservano la scena che stiamo vivendo, così vera eppure tanto surreale.

D:"Non riesco a respirare.."-dice Diego con tanto di voce roca.

Io:"Resisti ti prego.."-lo supplico stringendogli la mano.

All'improvviso arriva l'ambulanza che si ferma quasi di fianco a noi. Da qui scendono due uomini e una donna; lei si avvicina subito a Diego facendo spostare me e Lele; uno dei due ragazzi li raggiunge con un lettino, mentre l'altro chiede a Diego di spiegare l'accaduto intanto che gli controlla il battito cardiaco.
Lui con tanta fatica riesce semplicemente a dire che l'hanno ridotto così per una rissa, continuando a tossire mantenendosi l'addome.

"Non può stare così, dobbiamo portarlo in ospedale."-dice la donna alzandosi da terra.

"Servono due ragazzi che possano stare con lui, non deve rimanere da solo!"-ci avvisa uno dei due uomini.

G:"Tanche annamo noi."-dice Gian verso Tancredi.

Intanto fanno salire Diego all'interno dell'ambulanza, uno dei due uomini fa segno a Tanc e Gian di salire dietro; infine chiudono le porte.

Io:"Fate salire anche me vi prego!"-scongiuro il "medico".

"Mi dispiace signorina, non più di due persone..potete raggiungerlo al pronto soccorso."-mi dice secco.

Sale al volante, chiude la portiera e in pochissimi istanti partono con la sirena e le luci accese.
Mi giro verso Lele, Sara e Cecilia che sono rimasti qui con me.
Cerco di trattenere altre lacrime ma non ci riesco.
Sara sta chiamando non so chi, ed è in attesa di una risposta da un po, Cecilia attende insieme a lei; e poi c'è Lele: è rimasto immobile a guardare il nulla verso la strada, poi si gira verso di me.

"Per favore, vieni ad abbracciarmi, ne ho un bisogno disperato adesso.."

Lo guardo anch'io e mi viene subito incontro allargando le braccia.

Io:"Lelo..."-ricomincio a piangere e mi fiondo completamente nel suo abbraccio. Lui mi stringe forte accarezzandomi la schiena.

L:"Nana tranquilla, ci sono Gianni e Tanche insieme a lui."-mi rassicura.

Io:"Non ce la faccio, ti rendi conto di come cazzo l'hanno ridotto?! Sempre per colpa mia, non se lo merita.."-dico con tanta rabbia dentro.

L:"Non è colpa tua, se non fosse arrivato lui chissà a quest'ora che t'avrebbero combinato quei tre bastardi. Non dirlo più."-dice serio.

Quello sguardo che hai solo tu.💚•2•||Diego Lazzari.Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα