9.🌹

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L:"Sorellì che prendi?"-mi chiede Lele.

Oggi sono uscita da scuola e sono andata direttamente in palestra a ballare. Ne avevo bisogno.
E Lele? Nulla, si è semplicemente fatto trovare davanti alla palestra in mia richiesta, avevo bisogno di stare in compagnia di un amico. Siamo al bar a prenderci qualcosa intanto che facciamo due chiacchiere, tornerò a casa tra non molto... sono le 18 e a casa manco dalle 8 di stamattina.

Io:"Un succo all'ananas."

L:"Va bene, allora anche uno per me."-dice al cameriere che intanto scrive sul blocchetto.

Stiamo in silenzio fin quando ci arrivano i nostri succhi e iniziamo a berli.

L:"Avrei na domanda da fatte..."

Io:"Certo dimmi pure."

Per favore, non mi dite che vuole chiedermi del comportamento strano che ho da quando io e Diego abbiamo parlato di mio papà. È stato circa 10 giorni fa...

L:"Me dici che c'hai?"-mi guarda serio.

Come non detto.

Io:"Che dovrei avé scusa?"-faccio finfa di niente.

L:"Sarà na decina de giorni che sei assente. Non sei quella Martina allegra e sorridente di sempre, sembra che tu stia con la mente su n'altro pianeta. Ti conosco bene ormai e non sei come la mia migliore amica di giorni fa. Allora?"

Io:"Ma non ho niente, che dovrei avé? Sono solo un po stanca e ho la testa in sovraccarico di pensieri, può capitare a tutti Lelo."-mi giustifico quasi.

Non mi va di tirar fuori l'argomento proprio ora. Non è l'occasione adatta.

L:"Avoja che c'hai quarcosa...Devo chiedere a Diego?"-mi sfida quasi.

Io:"No."-dico secca con lo sguardo basso sul tavolino.

L:"Okay..allora che hai? Di che pensieri parli?"

Chiudo gli occhi e scuoto la testa senza dire niente.

L:"Marti non ti obbligo a dirmelo, ormai s'è capito che qualcosa sotto c'è, e non negare l'evidenza. Sai benissimo che se hai bisogno io ce sto sempre, puoi contare su di me."-mi guarda e sposta il suo peso in avanti, appoggiandosi sui gomiti.

Io:"Te lo dirò, ma non ora, e non qua."-affermo a voce bassa.

L:"Quando e dove vuoi, non ti preoccupare."-sorride e mi accarezza il dorso della mano che avevo poggiato sul tavolo.

Ricambio il sorriso sincero.
Non è stato l'unico ad accorgersi del mio "cambiamento comportamentale". Diego ormai lo sa, Sara pure, il resto dei Q4 se n'è accorto ma non ho dato nessuna spiegazione, e la stessa cosa ho fatto con Cecilia. Non per qualcosa di male, ma non mi va di parlarne. Sto già male di mio e spesso fa ancora più dolore doverne parlare.
Figuratevi, non lo sa neanche mia mamma del fatto che io voglia riavvicinarmi a mio padre. Non gliel'ho ancora detto. Ho paura della sua reazione, perché è stata lei, quando avevo solo 4 anni, a tenermi lontana da lui. Non le do la colpa, ma non voglio che si comporti così anche adesso che sono grande. Ho 17 anni e so benissimo cosa voglio e cosa no, e se farò la scelta sbagliata vorrà dire che impareró dai miei errori.

Io:"Vabbe io dovrei andare.. ti dispiace? Manco a casa da stamattina.."-lo avviso.

L:"T'accompagno io, così nte subisci i 20 minuti de bus."-si offre.

Io:"Beh, non vorrai mica rimanermi qua a terra nonostante tu abbia la macchina?"-ridacchio.

L:"Mh.. Solo se fai la bastarda."-ride anche lui.

Io:"No no, ultimamente non me riesce manco quello."

L:"Dai vieni, annamo."

Usciamo fuori dal bar e saliamo nella sua macchina. Per tutto il tragitto rimaniamo in silenzio, l'unica cosa che teoricamente parla è la radio.
Mi accompagna fin sotto casa, lo saluto velocemente con un bacio sulla guancia e lo ringrazio del passaggio, poi ritorna in corsa verso casa sua.

Finalmente tornata a casina; mia mamma non è ancora arrivata, forse avrà fatto tardi per il traffico che c'è a quest'ora. Ne approfitto per preparare la cena.

"Rifletti su ciò che ti sto dicendo".
Queste parole di Diego mi rimbombano nella mente da quando gli sono uscite dalla bocca quella sera, e ogni giorno si fanno sempre più pesanti.
Ci rifletto sempre.
In qualsiasi momento della giornata.
E ogni volta sempre di più.
Ormai è un pensiero fisso e io non posso farne a meno. Ora più che mai.

Come quando desideri qualcosa.
E più passa il tempo e più il desiderio aumenta.
Fino a quando non la ottieni.
È come raggiungere una vittoria, una sorta di traguardo.

Sto pensando di dirlo a mia mamma, devo solo trovare il momento giusto. Sicuramente NON stasera.
Devo trovare le giuste parole e la giusta tranquillità.
E onestamente, ora che ci penso, poco importa di come la prenderà.
Se bene o male.
Mio papà mi manca, e io lo voglio di nuovo nella mia vita, nonostante tutto il male che le ha causato.

Credo che con il tempo le persone cambiano.
In positivo o negativo che sia.
Ma cambiano.
E io spero sia migliorato.
Neanche tanto per me, o per chi gli sta attorno.
Ma per sé stesso.
Non voglio vederlo come una persona cattiva.
Spero di ritrovarlo un giorno, da sola o con l'aiuto di Diego, o di qualcun altro.
Anche se dovessi metterci giorni, settimane, mesi. O addirittura anni.

Chissà se mi accetterà.
Se accetterà sua figlia, che sente tanto la mancanza del suo papà.
Perché, quando aveva solo 12 anni, è stata sua figlia a respingerlo diverse volte.
Si esatto, proprio io.
Di volontà mia, esclusivamente mia.
Ma se potessi tornare indietro..
Non l'avrei fatto.
No, non l'avrei fatto.

La suoneria del mio telefono mi fa ritornare nel mondo reale; è un messaggio da parte di Lele:

-Lello🧡:
Tu hai da dirmi qualcosa, ricordalo.

Gli rispondo subito:

-Martina:
Mi ricordo, ma preferisco dirtelo dal vivo. Magari domani..

-Lello🧡:
T'aspetto a pomeriggio al parchetto di fronte casa mia, se beccamo alle 5.

Perfetto, domani glielo dirò. Credo che prima o poi debbano saperlo tutti. Chi prima e chi dopo.
Poi Lele è il mio migliore amico, merita di saperlo.
Io so tutto di lui, vita morte e miracoli. E lui deve sapere lo stesso di me.
Sono una ragazza a cui non piace trasmettere tristezza alle persone, e voglio sempre farmi vedere sorridente nonostante anch'io abbia i miei problemi, le mie delusioni e tanti vuoti da colmare. Ecco perché non ne parlo con tutti. È lo stesso discorso che ho fatto prima. Tutto qua.

E dopo di lui invece.. toccherà a mia mamma.
La persona che mi ha amata e cresciuta in questi 17 anni.
La persona a cui devo tutto, perché è solo grazie a lei se sono diventata la ragazza che sono adesso.

Quello sguardo che hai solo tu.💚•2•||Diego Lazzari.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora