8.🌹

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È iniziato anche ottobre già da qualche giorno, e l'autunno inizia a farsi spazio nelle nostre giornate, rendendo sempre il tutto più monotono e piatto.
Però si sta avvicinando Natale!😍 Almeno questo mi dà sollievo ahahah.

Prima sono stata in palestra ad allenarmi con il ballo, da sola; ormai la proprietaria della palestra mi conosce da tantissimo tempo ed è sempre a disposizione per lasciarmi la solita saletta piccola, con le tre pareti grigio chiaro, gli specchi e le casse con lo stereo, per allenarmi.
Molte volte ci vado anche per sfogarmi. La danza per me è uno sfogo oltre ad essere la mia più grande passione, ho questa vena del ballo sin da piccolina. Mia mamma mi racconta sempre che appena imparai a camminare, lei metteva le canzoni in spagnolo allo stereo e io battevo le mani e facevo le giravolte battendo i piedini a terra. Alle feste ero sempre la prima della famiglia ad iniziare a ballare -anche se in modo imbarazzante- e non me ne importava di niente e nessuno, mi divertivo come non mai.
E adesso è ancora così. Qualunque sia il luogo, la situazione, o il mio stato d'animo.. prendo e ballo.
Sono felice? Ballo, anche senza musica.
Sono triste? Ballo.
Sono incazzata? Ballo.
Qualcosa non è andata come volevo? Lo stesso.
Vivo di questo, di danza.

Adesso sono a casa di Diego insieme a lui e ai suoi. Abbiamo appena finito di giocare a cuscini in faccia, proprio come due bimbi. Aiut.

D:"Stavo pensando ad una cosa in sti giorni."-mette a posto il cuscino blu grande.

Io:"Cioè?"-chiedo curiosa affiancandolo.

D:"Ehm, come ditte.. sta cosa che l'uno ha conosciuto quasi tutta la famiglia dell'altro.. insomma è bello, a me fa troppo piacere aver conosciuto i tuoi."-si siede sul sul letto e io lo seguo.

Io:"Con i tuoi intendi solo i miei genitori?"

D:"No, parlo anche dei tuoi nonni, i tuoi zii..non devo l'ora di conoscere anche Manuela quando tornerà qua."-mi sorride.

Già, non ha ancora conosciuto la mia seconda sorella. Purtroppo è in Svizzera e non ha ancora avuto l'occasione di incontrarla.

Io:"anch'io so contenta d'avé conosciuto buona parte dei tuoi."-ricambio il sorriso e lui mi posa un bacio sulle labbra.

D:"Tanto lo so che il tuo preferito resta papà."-ridacchia abbracciandomi.

Io:"Ah sicuro, ma tua mamma non è manco da sottovalutare. Tu invece che mi dici della Nati?" -lo guardo e sorrido da tenera bimba che non sono. Lol.

D:"È la suocera per eccellenza."-mi fa per tirare il naso; in mia risposta gli meno un piccolo schiaffo sul braccio e lui ride divertito.

Io:"Lo sa lei?"

D:"Certo, quello a non sapere una cosa so io.."-si divide dall'abbraccio e mi guarda serio.

Di cosa sta parlando?

Io:"Cos'è che non sai?"-alzo un sopracciglio.

D:"È una cosa che non t'ho chiesto mai.. tuo papà? Non l'ho mai visto, quando sono a casa tua non è mai presente e tantomeno me ne hai parlato qualche volta. Dov'è? Sa di noi no?"-dice facendo delle pause tra una frase e l'altra.

In meno di un secondo mi immobilizzo.
Ha toccato un mio tasto dolente.
Però ha ragione..
Non l'ha mai visto, non è mai presente.
E non gliene ho mai parlato, in primis perché l'argomento non è mai uscito fuori, e come secondo punto perché non me la sentivo di toccare questo tasto che fa tanto male.

Non riesco più né a parlare né a muovermi, solo a tenere lo sguardo basso.

D:"Allora? Che hai piccolé?"-mi chiede tranquillo.

Io:"Niente."-dico a testa bassa scuotendola.

Sto trattendendo le lacrime, ma invano. Spero solo non mi abbia sentito.

D:"Non te credo. Che t'è pijato? Guardami."-fa per alzarmi la testa ma io riesco a comprirmi gli occhi con le mani.

Io:"Ho detto niente.."

Purtroppo si oppone e con un po di forza riesce a spostarmi le mani e sono obbligata a guardarlo, ormai con gli occhi bagnati e il volto rigato dalle lacrime.

D:"Oh cazzo Marti..."-mi stringe forte a sé e mi fa sedere su di lui.

Ricambio la stretta e mi lascio andare dalle cattive emozioni, piangendo sulla sua spalla.

D:"Piccolé.. ho capito di aver toccato un tasto dolente.. però puoi dirmi tutto e lo sai bene, ho bisogno anch'io di sapere ciò che ti tormenta."-mi guarda e mi asciuga le lacrime.

Io:"Diego.. lo so che non ti ho mai detto niente, e hai ragione quando dici di voler sapere, e si hai toccato il mio unico tasto dolente."-dico tra un singhiozzo e l'altro mentre altre lacrime scendono lentamente.

D:"Avanti..cos'è che ti tormenta? Cosa c'è che non so?"-mi accarezza una guancia.

Io:"Non te l'ho mai detto, non per cattiveria, ma non mi piace parlare di cose che mi fanno male. I miei sono separati da quando io ero piccola, avevo solo due anni e mezzo quando successe. Mio papà ha sempre trattato male mia mamma, e molte volte usava la violenza contro di lei. Sia fisica sia verbale. La fisica soprattutto. Non gli voglio male, però mamma non si merita tutto ciò che ha vissuto con lui, eppure la mancanza di una figura paterna fa male. Fa fin troppo male. Ci convivo da ormai 15 anni con questa situazione, eppure il dolore persiste, alcune volte si fa sentire di meno, altre di più, altre ancora mi distrugge quasi del tutto. Fino ai miei 8 anni mia mamma ha cercato di tenermi lontana da lui per paura che potesse farmi del male; un sacco di volte ha provato a riavvicinarsi a me, che sono sua figlia, ma io l'ho sempre respinto a causa della rabbia che avevo dentro per l'inferno che ha fatto vivere a mia madre. Eppure ho sempre desiderato che un giorno potessimo riavvicinarci. Mi sento sola, incompleta. Non ho più notizie di lui da un bel po. Mi manca troppo. Sono anni che non lo vedo, non è più qui a Roma, si è trasferito. Non so come fare per poter colmare questo vuoto che c'è in me. Questo è tutto. Papà non c'è. Papà non sa di noi. Non sa nulla. Ma non sai quanto vorrei che ricominciasse a fare parte della mia vita..."-spiego a voce e sguardo bassi. Lo abbraccio di nuovo e lui mi stringe forte.

D:"N-non ho parole.."-scuote la testa sulla mia spalla. -"Scusami se ho tirato fuori l'argomento, ma mi ha fatto bene saperlo e sono contento del fatto che tu me l'abbia detto, anche se me sento 'no schifo a vedette così. Non sei sola, non dirlo più. Capito?"-mi guarda serio e io annuisco.

Continua il suo discorso:

D:"Molte volte le cose vanno nel verso sbagliato finendo nel peggiore dei modi. Mi dispiace un sacco per tua mamma e per tutto ciò che ha dovuto sopportare, però non credo che tuo padre sia capace di fare a te quelle stesse cose. Non vederlo come una persona cattiva, sicuramente ti ha sempre voluto bene e te ne vuole ancora nonostante tu l'abbia respinto varie volte. Secondo me anche lui sente la mancanza di te, e se un giorno dovesse passarti per la testa che vorrai andarlo a trovare e riuscire a colmare il vuoto che ti ha lasciato, sappi che io sarò il primo ad aiutarti. Perché voglio aiutarti. Non meriti tutto sto male, e io voglio che tu stia bene, anche con tuo padre. Rifletti bene su ciò che ti sto dicendo piccola, e ricorda quello che ti ho detto.. se vuoi una mano sono qui, ti aiuterò a ritrovarlo. Lo faremo insieme."-mi guarda per tutto il tempo trasmettendomi sicurezza e tranquillità.

Sto già riflettendo su ciò che ha detto. Mi sento già un po meglio. Ci penserò bene sicuramente anche nei prossimi giorni.
La cosa di cui sono certa è che posso contare sul suo aiuto..
Infondo come ho sempre fatto.
Perché lui è sempre lì.
Sempre pronto ad aiutarmi.
In ogni caso.
Sempre pronto a consolarmi e a farmi capire che con lui..
Il mondo è un po meno brutto.
♥️

Quello sguardo che hai solo tu.💚•2•||Diego Lazzari.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora