18.🌹

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Poco fa io e Sara abbiamo riportato i Valespo a casa, prima siamo andate a prenderli in stazione. Con loro sono arrivate Marta e Rosalba e finalmente abbiamo avuto l'onore di conoscerla! È simpaticissima e stra socievole, adoro troppo i suoi capelli rosa!

Adesso dobbiamo soltanto muoverci ad andare a casa di Tanche, speriamo di non fare ritardo.
In un batter d'occhio entriamo nella macchina di Sara, allacciamo le cinture e intanto tengo saldo a me lo scatolone con la torta che ha preparato mia mamma per stasera. È con la panna e la nutella, proprio come piace a Diego.

Io:"Saré quanto ci mettiamo per arrivare dagli altri?"

S:"Senza traffico un quarto d'ora ma non credo ce la faremo.. avvisa Lele di intrattenere il festeggiato pe altro tempo, sennò arriva prima lui."

Io:"Cazzo, spero non si siano già avviati. Almeno gli altri so già là? I Valespo, Rosalba e Marta? Hanno portato il cibo e tutto ciò che serve?"-parto con le mie domande a raffica.

Mi sta salendo l'ansia per senza niente.

S:"Ao calmate npo!"-ridacchia.

Io:"Voglio che sia tutto perfetto!"-quasi mi accascio allo schienale del sedile. -"Allora?" -continuo.

S:"Si, so arrivati tutti, il cibo c'è e da bere pure, manchiamo solo noi, la torta, Lele e il tuo Bello."-afferma.

Io:"Aspe mo lo chiamo per dirgli che ci serve quarche minuto npiù."

Cerco sulla rubrica il numero di Lele, lo chiamo e dopo tre squilli risponde.

L:"Ao che c'è?"

Io:"Giaccà sei già da Diego vero?"

L:"Si, voi siete arrivate?"-dice a bassa voce.

Spero solo non ci sia il diretto interessato vicino a lui.

Io:"No, c'è traffico.. CE SERVE ALTRO TEMPO TI PREGO."-urlo alla fine.

L:"Sssshhh cazzo te urli sennò ce sente!"

D:"Ao co chi parli?"-sento dire in lontananza da Diego.

L:"Spetta nsecondo... DIÈ È MI MADRE."-urla lui per farsi sentire.

Io:"Ma che state a fa? Comunque hai capito che ci serve altro tempo?"

L:"Si, tranquilla, sta in bagno a fasse la doccia. Partiamo tra 10 minuti. A voi manca molto?"

Io:"Mh.. Saré quanto manca?"

S:"Un altro quarto d'ora."-dice tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Io:"Sentito?"

L:"Arrivate prima voi. Ah comunque nme so nventato chissà che scusa pe stasera."

Io:"Che gli hai detto?"

L:"Che Tanche ha deciso de fa na serata Playstation a casa sua in campagna e ordiniamo cinese."

Io:"Shalla va bene, non te fa scappà niente daa festa, mo vado."

L:"Acqua in bocca nané.. a dopo!"-stacchiamo la chiamata.

Dopo circa 10/15 minuti di strada arriviamo alla grande villa di Tancredi in periferia, dove si terrà la festa. Già da fuori è stupenda.

Scendiamo subito dall'auto e ci dirigiamo all'interno della casa. Ci sono altre 4 macchine e da fuori si sente già la musica.

Sara mi fa strada dentro l'enorme casa, e dal grande ingresso al piano terra scendiamo per delle scale interne, fino ad arrivare nella sala enorme con la consolle per la musica, due grandi divani bianchi in pelle, l'area Playstation e i tavoli con tutte le cose da mangiare, e infine non poteva mancare il bancone con gli alcolici. Le uniche luci accese sono i faretti un po soffusi che danno quasi quell'atmosfera da discoteca, adoro!

Quello sguardo che hai solo tu.💚•2•||Diego Lazzari.Where stories live. Discover now