12.🌹

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Sono arrivata a destinazione.
Poteva essere una qualsiasi, ora come ora non mi importa il posto.
Voglio semplicemente stare da sola lontana da casa mia, dopo ritornerò.

Mamma sarà sicuramente preoccupata, mi ha chiamata 6 volte e io l'ho completamente ignorata.
Ho già detto ciò che avevo da dirle, e lei invece non ha reagito.
In positivo né in negativo.

Scendo dal bus e inizio a camminare a zonzo.
Questa sera fa abbastanza freddo, qualche tuono inizia ad echeggiare nel cielo ricoperto dai nuvoloni e le strade sono quasi vuote, c'è davvero poca gente.
Il casino non è lo stesso di sempre, più che altro si sente il vento soffiare che sposta le foglie e le foglie stesse che prima volano da terra e poi si posano in un altro punto della strada.

Sto ricominciando a piangere; prima una lacrima, poi un'altra, e poi tante altre ancora.
Mi sento gli occhi pesanti, mi bruciano quasi. Ho la vista appannata.
Mi sento stanca, stanca mentalmente e di tutto ciò che sento in questo periodo.
Ho bisogno di stare sola, ma allo stesso tempo di qualcuno che mi stia vicino in un momento così delicato.

Le lacrime iniziano a confondersi con le gocce di pioggia che man mano diventano più numerose del secondo prima.
Mi alzo il cappuccio della giacca ma non mi servirà a molto perché sto per ritrovarmi nel bel mezzo di un temporale.
La strada davanti a me inizia a svuotarsi pian piano sempre di più, adesso si che posso dire di essere completamente sola, nel bel mezzo di un pianto infinito e un temporale che quasi mi spaventa.
Mi metto subito al riparo sotto ad un portico, e senza neanche rendermene conto finisco proprio davanti al bar dove vengo sempre con Diego a prendere il nostro solito caffè e brioche al cioccolato.

È già chiuso, sono le 23:40. Ho camminato per due ore intere senza rendermene conto.
E ora come cazzo torno a casa?
A quest'ora non c'è neanche il bus che porta sino al mio quartiere.
No, non voglio ritornare.
Ho bisogno di stare da qualche parte dove io possa sentirmi meglio.
O da qualcuno.
Qualcuno che possa calmare il casino che ho dentro.
Diego.

Recupero il telefono dalla tasca dei jeans e lo chiamo subito.

D:"Amore proprio ora mi ha chia.."-lo interrompo.

Io:"Vieni a prendermi al solito bar, ti prego..."-dico tra le lacrime.

Stacco subito la chiamata e mi lascio andare ancora una volta dalle cattive emozioni.
Voleva dirmi sicuramente che mia mamma l'ha chiamato per sapere di me.
Spero solo che arrivi il prima possibile.
Si muore di freddo su questo scalino in marmo e nel bel mezzo di un temporale.

20 minuti dopo vedo un'auto come quella del papà di Diego che si ferma proprio davanti a me. È lui.
Corro subito verso la macchina, apro la portiera e mi ci fiondo dentro abbracciandolo mentre continuo a piangere.

D:"Cazzo nana che hai?! M'hai fatto prende ncolpo.."-mi stringe a sé.

Io:"Ti spiego a casa.. fammi rimanere da te stasera, nce voglio tornà a casa mia, per favore.."-lo imploro tra un singhiozzo e l'altro.

D:"Certo che puoi.. ma che ci facevi sotto il temporale?"-mi guarda. -"Sei nbagno d'acqua."-dice preoccupato.

Io:"Lo so, fa niente. Ho detto che ti spiego a casa..."-mi allontano da lui.

Mette in moto la macchina e ci dirigiamo a casa sua.
Durante il tragitto guardo fuori dal finestrino con le ginocchia al petto e non dico niente.
Anche lui rimane in silenzio.
Ma solo la sua presenza mi fa stare meglio.
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-Un'ora dopo, a casa di Diego.-

Io:"(...) Ecco perché ho chiamato te. Te l'ho detto prima, stasera a casa non ce ritorno, mo non ci sto bene là."-dico tra le sue braccia cercando di non far cedere altre lacrime.

D:"Si però avvisa almeno tua madre, sarà preoccupatissima, o vuoi che lo faccia io?"-mi posa un bacio nei capelli.

Io:"Fallo tu..."-tiro su col naso.

Diego prende il suo telefono e digita il messaggio per mia mamma.

Appena siamo entrati in casa ho trovato i suoi genitori molto preoccupati per entrambi; Diego ha chiesto loro di non dirmi nulla altrimenti avrebbero peggiorato la situazione, e l'hanno ascoltato per fortuna.
Gli ho raccontato tutto e lui mi ha consolata con le sue parole dolci facendomi sentire al sicuro e protetta. Adesso siamo in bagno, mi ha prestato una sua felpa per potermi cambiare e mi sono asciugata i capelli perché erano bagnati fradici alle punte. Anche addosso ero un bagno d'acqua.
Sotto la felpa invece ho indossato un leggings che avevo dimenticato qui un po di tempo fa, e questo sarà il mio pigiama per stanotte.

Diego è distrutto quasi quanto me, non se l'aspettava una cosa del genere e non gli do torto, anch'io non mi sarei aspettata tutto questo sinceramente.
Spero solo che quando ritornerò domani, mia mamma non se la prenderà, altrimenti non solo dovrò beccarmi il gran cazziatone ma non sarà neanche d'accordo riguardo la mia scelta.
A proposito di domani, dovrei andare a scuola, ma per stavolta salto. Non me la sento di andare; inoltre non ho neanche lo zaino e ripeto, a casa stasera non ci torno.

Io:"Comunque grazie di tutto."-dico a voce bassa mentre usciamo dal bagno.

I suoi e sua sorella dormono già, non vorrei disturbarli anche solo parlando.

D:"È il minimo che io possa fa pe te.. nte posso vedé così."-mi guarda serio bloccandosi davanti a me.

Ad occhi bassi sorrido debolmente e lui mi stampa dei baci su una guancia.
Si allontana per un attimo avvicinandosi al suo letto e sposta le lenzuola e il piumone mettendosi al di sotto; chiude gli occhi facendo finta di dormire.
Io resto lì davanti a lui incrociando le braccia.
Subito dopo lo vedo che apre un occhio e poi scoppia a ridere.

Io:"Stronzetto non fa finta che dormiii"-mi catapulto su di lui e gli faccio un po il solletico.

D:"Veramente stavo aspettà te, mica volevi restà ar centro daa stanza?"-mi guarda e ridacchia.

Io:"Vabbe alló se vuoi famme dormì sur tappeto ciao.."-faccio la finta offesa alzandomi dal letto.

Perdo quasi l'equilibrio quando mi afferra per il polso facendomi cadere su di lui.

D:"Ovvio che dormi co me."-mi fa spazio sotto al piumone.

Sento il profumo di lui.
Sono stanca, ho bisogno di riposarmi.
E con lui e le sue coccole dormirò sicuramente benissimo.
Mi stringe forte e io mi poso con la testa sul suo petto dopo avergli dato la buonanotte e un bacio dolce sulle labbra.

Io:"Dormi bene coattello.."-dico sbadigliando.

D:"Ce stai te quindi mejo de così.."-mi stringe ancora di più.

Sorrido sul suo petto e chiudo gli occhi.
Sì, piccoli gesti che ti migliorano l'umore.
Sto decisamente meglio.
Come cazzo si fa a non amarlo?
Senza di lui sarei persa, è sempre pronto ad aiutarmi e farebbe di tutto per me.
Diego è tutta la mia vita.❤️

Quello sguardo che hai solo tu.💚•2•||Diego Lazzari.Where stories live. Discover now