The Rainbow {Guns N' Roses}

Hair "red Axl"

Inutile dire che il risveglio fu un trauma per tutti. Violet e Slash si erano addormentati tardi, dopo aver finalmente dato sfogo alle loro fantasie si erano lasciati andare a qualcosa di ancora più intimo, il silenzio.

Se ne stavano stesi a guardare fuori dalla finestra al lato del letto nell'attesa di percepire un po' di sonnolenza, che non arrivava. Alla fine erano finiti nel girarsi nello stesso momento lasciandosi sfuggire una leggera risata, ed erano rimasti li ad osservarsi, analizzarsi.

Axl era tristemente accartocciato sul divano con la luce della luna ad illuminare il piccolo salotto, avrebbe voluto piangere in quel momento, ma sperava piovesse...

Quando era di qualche anno più piccolo e avrebbe voluto piangere, ovviamente sempre e solo per colpa del suo patrigno, guardava in alto, il cielo, per fermare le lacrime, e per qualche motivo a lui sconosciuto iniziava sempre a piovere. Pensava che anche qualcuno lassù si sentisse triste con lui, sapeva che lui forza di piangere non ne aveva, e allora mandava giù alcune goccie d'acqua. Il cielo piangeva per lui.

Fatto stava che non riusciva a dormire, era una tortura perchè se non dormiva pensava a lei, avrebbe potuto alzarsi e andare di soppiatto nella sua camera, però era sicuro che si sarebbe beccato una scarpa sul naso... non sapeva però che anche Kora stava pensando a lui, come al solito, e non riusciva a dormire, ma non se ne faceva un problema visto che il suo turno iniziava di sera, così avrebbe recuperato di pomeriggio.
"Cazzo! Potevo almeno farlo dormire con me!" schiaffeggiò il materasso abbassando le braccia.

La frustazione in quel momento era talmente tanta che scalciò via le coperte, lanciò un cuscino contro la porta e rotolò sul letto da bordo a bordo, voleva urlare.

Si alzò trascinando i piedi e avvicinandosi al cuscino che aveva buttato, era quasi tentata di aprire la porta e correre da Axl, ma invece prese il cuscino e tornò a letto, l'avrebbe consolata il profumo del ragazzo impresso nella stanza.

In sostanza era per questi motivi che il risveglio fu difficile, la prima però ad avere il coraggio di alzarsi fu proprio Kora, che aveva passato le restanti ore a decidere se andare o meno dal rosso, anche solo per osservarlo mentre dormirva.

Quando finalmente decise di farlo di lui non c'era traccia nel piccolo salotto. Si ritrovò a sperare che Violet trovasse la forza di staccarsi dal riccio per fare una delle loro chiacchierate, era curiosa di sapere cosa fosse successo per filo e per segno, ma era sola nel salotto con la luce offuscata che usciva appena dalle tende.

Sentì la porta della camera della ragazza aprirsi, credeva fosse Slash ma appena si affacciò vide la matassa di capelli dell'amica che dominava sulla sua faccia.

"Vedo che sei passata in mezzo ad un uragano... di nome Slash" la ragazza non rispose come avrebbe fatto al suo solito, si limitò a sorridere "Kora, voglio solo una tazza di caffè." Infatti strappò di mano la tazza all'altra che l'aveva riempita da poco "Ehi, come osi privarmi della cosa che amo di più a questo mondo?!" finse una faccia perplessa e sofferente "La cosa che ami di più a questo mondo...? Pensavo fosse il caz-" Kora non perse tempo ad intterromperla, trovando finalmente un pretesto per impicciarsi dei fatti suoi "Aahh no aspetta, quella sei tu - fece con un sorrisino - Allora come andata ieri notte?" si sporse oltre il tavolo.

Violet, mentre spalancava gli occhi, si ritrasse "Bene..." guardò in aria "BENE! COME BENE?! IO VOGLIO I DETTAGLI DONNA!" la afferrò per le bretelle della canotta e la sbattacchiò di qua e di la "Ok, ok calma tigre, che cosa vuoi sapere?" calmò l'amica che trascinò la sedia di fianco a lei e con occhi luccicanti prese a parlare "Allora com'è Slash a letto, certe volte sento delle gallinelle al Rainbow che parlano di lui e-" "Kora! Dio mio sta zitta" Violet stroncò il suo entusiasmo, non voleva sapere cosa si dicesse sul suo conto. Kora alzò le mani a mo' di difesa e addolcì lo sguardo consapevole di dover andarci piano.