It's a new era

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Quella notte Violet decise di lasciar dormire l'ubriacone sul suo letto, lo mise a pancia in giù per non rischiare che affogasse nel suo stesso vomito, "Non so chi tu sia, ma so che sei un coglione." Fece per andarsene ma con suo stupore il ragazzo le rispose "Slash..." all'iniziò pensò avesse sbagliato a pronunciare, ma era troppo stanca per conversare ed andò a dormire sul divano.

La mattina seguente, si era svegliata un po' frastornata a causa delle poche ore di sonno e prima che Kora si svegliasse, andò nuovamente al negozio di musica dove la tettona era già dietro al bancone, "Posso aiutarti?" Aveva una voce fastidiosa e squillante e di prima mattina era una tortura per Violet, "Dov'è quel ragazzino arrapato" la ragazza sorpassò quella stripper e si mise a cercare in giro, ma zero tracce del nerd.

Tronò a casa cercando di sciogliere i nervi, solo in quel momento si ricordò dello "Slash" che aveva lasciato in camera ed inziò a correre, una volta arrivata chiamò l'amica che non rispondeva, "Kora dormi?" Non vide nessuno nel letto, probabilmente era uscita così si mise a cercare un biglietto oppure qualcosa che la rassicurasse ma non trovò nulla e lasciò perdere.

Andò in camera sua e quel tizio strano ancora dormiva, si avvicinò ed iniziò a scuoterlo "Ubriacone svegliati o ti lancio un'altro calcio" aveva uno strano cappellino, in quel preciso istante mostrò segni di vita muovendo una mano e togliendosi il cappello, si spostò i capelli e rivelò il suo volto.
Violet fu sorpresa di scoprire che avesse degli occhi, la notte prima con tutti quei capelli in faccia dubitava potesse averne una "Dove stracazzo sono" "Beh buongiorno bella addormentata..." lui la guardò accigliato, chi diavolo era quella? Avevano scopato? Probabilmente si, era decisamente alla sua portata.

"Chi sei e dove sono?" Violet si sedè ai piedi del letto guardando il ragazzo cercare di tirarsi su "In questi giorni mi sto presentando a troppe persone... hai detto di chiamarti Slash qualcosa così" si girò e la guardò nuovamente male "Dove mi trovo." Più che una domanda sembrava un'affermazione ma Violet rispose lo stesso "Sei a casa mia, ieri notte sei praticamente entrato in coma su un marciapiede" decise di omettere la parte in cui rideva di lei.
Slash era completamente disorientato e quella brunetta non gli rendeva le cose facili.

La ragazza era senza parole, anche lei si era ridotta in quello stato parecchie volte ma lui sembrava essere tra un misto di spensieratezza e confusione mentale, "Tu non sei uno che parla molto eh?" Il ragazzo stava per risponderle ma sentirono bussare all porta, entrambi si alzarono e lei andò ad aprire "Chi si rivede! Biondino che ci fai qui?" Steven entrò in casa, era andato lì per chiederle quando avessero voluto incontrare i suoi amici, quando vide uno dei due grattarsi il culo di fronte a loro...

"Slash? Amico non te la sarai mica scopata?" Violet e Slash si guardarono alla svelta e risposero insieme "NO!" lui aggiunse anche "Non saprebbe nemmeno da dove iniziare" lei non lo guardò nemmeno e mise un braccio intorno alle spalle di Steven "Non dirmi che lui è uno dei tuoi due amici..." a malincuore il ragazzo annuì e il riccio si mise in mezzo "È lei quella con cui dovrei vivere?! Te lo scordi Steve." "Se è per questo te lo scordi tu, non ti ci voglio in casa mia"

Si aprì una lite tra i due che stavano per passare alle mani, Steven fece appena in tempo a mettersi in mezzo, nella confusione arrivò anche Axl che era rimasto indietro cercando di abbordare l'ennesima ragazza della giornata, e ci era riuscito in pieno "Oh no... anche lui no... ma è uno scherzo?!" Violet stava seriamente pensando di scappare da quei ragazzi prima di prendere a pugni qualcuno dopo che Axl l'aveva riconosciuta come "L'amichetta della cameriera stronza".
"Lei non è stronza, STRONZO" cercò di difendere l'amica, anche se consapevole di essere nel torto.
"Si quella stronza tra le due è lei" la indicò Slash con un ghigno in faccia.
"Come scusa? Ripeti" Violet si era girata verso di lui bruscamente afferrandolo per la maglietta.

Si era creata una confusione immensa e Kora in tutto ciò stava entrando con la spesa in mano, la scena che aveva di fronte era raccapricciante: Steven tentava di tenere Violet ferma mentre lei si divincolava cercando di afferrare il tizio con un cespuglio in testa della sera prima, che a sua volta veniva tenuto da quel porco che qualche giorno prima aveva cercato di portarsela a letto.

"CHE CAZZO STA SUCCEDENDO QUI DENTRO" Tutti si bloccarono e guardarono la ragazza sotto la porta che posava le buste, "Kora, ti presento i nostri nuovi coinquilini" Violet mostrò il sorriso più falso che avesse mai fatto.
Kora guardò tutti ancora una volta, poi incominciò a indietreggiare verso la porta "Mi sono ricordata che... ho dimenticato di prendere le mele al supermercato..." non voleva occuparsi di quella situazione, soprattutto se c'era Dott. Pel di carota, preferiva lascir fare tutto a Violet.
"KORA! Tu nemmeno le mangi le mele, dove pensi andare?" la afferrò per un braccio "Non pensare di lasciarmi da sola con questi soggetti" le sussurrò a denti stretti.

Lei sospirò "Allora chi vuole fare colazione?" disse fintamente entusiasta, avviandosi verso la cucina.
"IO" Axl si affrettò a starle dietro "se vuoi ti do una mano, e non solo per cucinare" la squadrò da testa a piedi.
Lei gli diede una spinta, era troppo vicino "Non preoccuparti, se non bastano le mie me ne farò crescere una terza" gli sorrise.

"Qualcuno sa dirmi perchè mi fa male tutto? Mi sembra di essere caduto per le scale" si lamentò Slash cotorcendosi. Violet abbassò lo sguardo colpevole, poi prese ad osservare il soffitto e a fischiettare innocentemente. Steven invece ridacchiò capendo quello che fosse successo quella notte.

Slash si grattò la testa non capendo "Ah chi se ne fotte, tregua?" Si avvicinò a quella che ormai era convinto fosse una pazza dai capelli indefiniti, un po' come lui infondo, e le porse la mano, lei ricambiò la stretta.

Violet cercava ancora di scorgere lo sguardo del ragazzo, che rendendosene conto spostò i capelli lasciandole vedere i suoi occhi. Rimase sorpreso del suo stesso gesto, chiedendosi il perchè di quella azione, faceva sempre e solo intravedere lo sguardo alle ragazze, credeva che così facendo mantenesse di più il suo carattere misterioso ma allo stesso tempo riusciva a conquistare chi gli pareva. Non sapeva perchè avesse deciso di fare diversamente con lei, nessuna mai in realtà aveva cercato di prenderlo a calci in culo ne mai qualcuno si era preoccupato di non lasciarlo dormire per strada.

Si ritrovò a pensare che probabilmente le sarebbe anche potuta stare simpatica, in meno di una notte era riuscita a fare per lui quello che nessuno aveva mai fatto in tutti quegli anni. Probabilmente avrebbe fatto la stessa identica cosa con qualsiasi altra persona, ma a lui non importava perchè quella notte c'era lui sotto la sua finestra, e non qualcun altro.
Pensò di essere stato fortunato, ma sfortunato perchè quella ragazza sembrava essere un buco nero e lui la materia che veniva attratta e poi risucchiatta, e poi chissà in quele abisso sarebbe finito.

Si portò una mano in faccia esasperato quando spostò lo sguardo su l'amica di Violet e Axl, che continuavano a guardarsi come se fossero in un film western pronti a cacciare le pistole e sparare. Sotto consiglio di Steven, decisero di lasciarli da soli, e spostarsi sul divano in salotto.

Axl continuava a guardare Kora, cercava di capire cosa non andasse in lei per averlo rifiutato "Per caso sei cieca o qualcosa del genere" le chiese scrutandola attentamente.
Lei continuava a rompere le uova "Non capisco di cosa tu stia parlando, però si porto le lenti a contatto se ti interessa" andò verso il frigo per prendere il latte, e il rosso ne approfittò per guardarle il culo.
"Ora si spiega perchè non sei ancora venuta a letto con me" le sorrise quando si girò "Non sono ancora andata a letto con te perchè non mi interessi, e sai non tutte la danno al primo che capita" lo guardò male. Di sicuro lei non si sarebbe fatta nessuno scrupolo ad andare a letto con un ragazzo, tutte le sue storie erano durate si e no una notte, e Axl era decisamente il ragazzo più sexy che avesse mai visto, ma l'idea di farsi toccare da lui la disgustava.

Si alzò sulle punte per prendere la farina nello stipetto, senza però arrivarci, sentì una mano poggiarsi su un suo fianco e vide un braccio allungarsi sopra la sua testa per prendere la farina.
"Beh se vuoi prima possiamo conoscerci" le parlò all'orecchio spostandole una ciocca di capelli, poi prese ad accarezzarle il collo delicamente e a far scendere la mano "Così non sarei più uno qualunque" spinse il bacino contro il suo, e a quel contatto Kora si girò di scatto e lo spinse "Levati di torno, devo cucinare idiota" tornò alla sua postastazione per prepare i pancake.

Scrollò le spalle per levarsi quella sensazione di dosso, sentiva ancora le sue dita premerle sui fianchi e i brividi sembravano essere tatuati sulla sua pelle.

The Rainbow {Guns N' Roses}Where stories live. Discover now