All those memories

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Violet entrò in camera di Kora, non si vedevano da quando l'amica le aveva fatto la sfuriata al ristorante la sera precedente. Fece irruzione e vide lei e Axl dormire abbracciati, quest'ultimo stava anche cadendo dal letto per tutto lo spazio che Kora aveva occupato "Oh... ah beh scusate il disturbo..." sapeva benissimo che non riuscissero a sentirla, erano praticamente caduti in coma, però il sarcasmo non poteva mancare in una situazione imbarazzante a parer suo.

Richiuse la porta, Slash la stava già aspettando sveglio "Ho fatto delle uova e del bacon" la ragazza osservò il piatto davanti a lei, era abituata farsela da sola la colazione per sentirsi soddisfatta, e poi sua madre non gliel'aveva mai fatta, preparava soltanto la cena ogni tanto quando suo padre era a lavoro, e Kora mangiava sempre fuori orario. Non era abituata a rigraziare le persone, nessuno aveva mai fatto niente per lei, e lei non aveva mai chiesto aiuto, consapevole che oltre Kora era raro che qualcuno glielo avrebbe offerto.

Si era ritrovata a pensare alla sua famiglia dopo quasi una settimana, nessuno si era preoccupato ne era sicura, nessuno si preoccupava... diceva sempre la solita frase all'amica "Sai Kora, a volte mi sembra di essere un'orfana... forse tutto sarebbe più facile" ma alla fine pensava che non sarebbe cambiato nulla, l'unica cosa per cui era grata ai genitori era di aver messo al mondo suo fratello. Si rese conto di quanto lui le mancasse, sentiva un vuoto che pur chiamandolo così era pesante, le pesavano tutti gli organi interni comprese le ossa se pensava a Charlie.
Er consapevole del fatto che con lei la vita fosse stata ingiusta, aveva rinuinciato alla persona che più amava per seguire il sogno che più amava.

Il ragazzo si girò con lo sfrigolio del bacon alle spalle "Non emozionarti, ho solo rotto due gusci e lasciato fare alla padella" osservò gli occhi della ragazza, erano arrossati e non era per il sonno quella volta "Tutto bene?" Si avvicinò spegnendo i fornelli, "Si tutto bene, sto alla grande" si affrettò ad asciugare una lacrima, si era sempre assicurata di non farsi mai veder piangere, persino Kora non l'aveva vista così e la prima persona a farlo non doveva assolutamente essere Slash.

"Non dire stronzate Violet." Il ragazzo si era fatto serio, a prescindere da chi fosse odiava vedere le persone stare male, essendo una persona di norma felice, era come una specie di dovere far sentire gli altri almeno sereni "Sto solo... sto solo pensando a mio fratello..." la ragazza non riusciva più nemmeno a parlare, aveva la voce spezzata e poco mancava a cedere "Perchè non lo chiami? E poi i tuoi non li senti?" Violet ci pensò, non intendeva raccontare il suo passato, ammalappena riusciva a pensarci tra lei e lei "Non mi va di parlarne e poi non ho spiccioli nè per chiamare nè per comprare una cartolina e spedirla."

Slash cercò di avvicinarsi a lei, che ormai allo stremo si alzò di fretta sentendo una lacrima scenderle sul viso, corse in camera sbattendo la porta dietro alle sue spalle, si poggiò ad essa e si lasciò scivolare sul pavimento. Aveva scelto una nuova vita, aveva scelto di lasciarsi tutto alle spalle e sperava fosse stato facile esattanente come fu facile abbandonare la conversazione con il ragazzo...

Si era assicurata che il riccio fosse in bagno prima di uscire con fretta di casa e andare al negozio di musica. Pensò soltanto a sistemare e vendere, nient'altro in quel momento se non la musica.
Quando arrivò ora di chiudere, verso le 8 e mezza, ricordò l'invito del riccio per andare in quel locale a sentire i suoi amici suonare, pensò bene durante il tragitto di ritorno se accettare oppure no, e giunse alla conclusione che avrebbe accettato solo se fosse andata anche Kora con loro, così sarebbe stata sicura che qualcuno l'avrebbe fermata se avesse esagerato ancora.

Non fece nemmeno in tempo a salire le scale che si ritrovò davanti i tre coinquilini "Violet! Sta mattina avevi così fretta di andare via? Nemmeno un saluto" Kora le mise un braccio intorno alle spalle ma lei guardò soltanto Slash, che aveva uno sguardo di comprensione, poi sorrise all'amica "Se ti salutavo rischiavo di svegliarti dal tuo sonno di bellezza con Mr. Rose qui presente" i due si scambiarono uno sguardo imbarazzato. La notte prima, dopo quel bacio, Axl aveva rigurgitato tutto l'alcool che aveva bevuto, sulla ragazza, che dopo averlo aiutato a darsi una sistemata ed essersi cambiata era andata a letto sfinita.
La mattina quando si erano svegliati ancora una volta aggrovigliati e quasi sul pavimento, Kora aveva tanto sperato che non si ricordasse del bacio quando i lori occhi si incrociarono.
E lui sembrava non ricordare nulla oltre il mal di testa.

The Rainbow {Guns N' Roses}Where stories live. Discover now