The Rainbow {Guns N' Roses}

Are we groupies?

Erano le 10 e il concerto era appena finito, avevano iniziato davvero presto considerando che di solito i concerti iniziavano alle 9 e mezzo, ma loro lo avevano fatto di sera. Il gruppo di amici si era perso completamente ed Eva e Violet non sapevano da che parte cercarli "Hai visto dove sono andati??" Eva si guardava intorno mentre l'altra faceva segno di no.

Ad un tratto un tizio si avvicinò a loro "Bellezze, come mai tutte sole?" Era un uomo di mezz'età con un codino imbarazzante e la giacca altrettanto, si domandavano cosa ci facesse lì fino a quando lui non pronunciò la parola "manager". Le aveva prese per due groupies e voleva offrire dei pass per il backstage, Violet strabuzzò gli occhi "Chi ti credi di essere, come ti viene di-" Eva la ammutolì "Accettiamo. Grazie" sfoggiò un sorriso provocante e strappò di mano i pass a quella forma patetica d'uomo.

"Eva non so tu, ma io non sono una groupie." "Violet, pensa bene a cosa ho appena fatto..." le sventolò sotto il naso i due cartoncini plastificati "Tu si che mi piaci" le mise un braccio intorno alle spalle e iniziarono ad andare verso l'interno, c'erano un mucchio di guardie alte come montagne, uno di loro le bloccò per le spalle "Dove andate voi due" le ragazze mostrarono i pass e le lasciò andare.

Bussarono titubanti ad una specie di portone che si aprì senza il minimo tocco, rivelò una stanza abbastanza grande per essere l'appartamento di Kora e Violet, i quattro ragazzi all'interno si girarono a guardarle con sguardi interessati e confusi "Violet... credo di non reggermi" la due fecero un passo avanti come due soldati.

Quello più sciolto (se non David Lee Roth, chi?) le raggiunse e se le mise sotto braccio "Non siete troppo giovani per stare qui?" le ragazze non dissero nulla, erano immobili sotto il suo tocco, anche lui le aveva prese per groupies "Eva, credo che ci sia qualcosa di sbagliato nelle nostre facce a questo punto."

La band continuava a guardarle dubbiosi, Eddie prese parola "Se non siete delle... - si schiarì la voce- sicuramente siamo colleghi, o uno o l'altro, lo vedo."
Si poteva dire tutto su quel chitarrista, e una di queste era che capiva le persone con un solo sguardo, maggiormente se le vedeva simili a lui e altre rock stars. Gli altri concordarono con lui e le due si fecero avanti "Direi che siamo colleghi" si alzarono tutti "Che ci fate qui allora?" Eva si sottrasse alla domanda, lasciando la palla all'altra.

"Ecco... noi volevamo un autografo" molto sinceramente porse il foglio ai ragazzi che se lo passarono firmandolo, poi si rimisero a parlare e fare casino anche perchè le vere intrattenitrici erano appena arrivate, Eva si trovava nel posto dove era sempre voluta stare, in un camerino circondata da musicisti e divertimento puro.

Violet invece se ne stava in disparte ad aspettarla, in quel momento non era in vena di fare festa, Van Halen se ne accorse e la raggiunse "Quindi avete una band, vi auguro fortuna e successo, fate vedere a quei coglioni di cosa sono capaci le donne in questo campo" le porse il foglio con gli autografi e le lasciò un bacio sulla guancia. Dopo aver recuperato Eva, che aveva sfilato una sigaretta dalla tasca del bassista, uscirono.

Corsero fuori a cercare di nuovo gli altri, li videro poggiati vicino un'auto che aveva conquistato l'attenzione di Violet, le sembrò di averla già vista ma non perchè conoscesse il tipo di macchina, credeva di aver già visto proprio quella in particolare, ma era troppo euforica per farci caso.

Eva andò verso Axl a raccontargli tutto, era abbastanza distante dagli altri per non farsi notare, mentre Violet si avvicinò come un razzo a Kora e Steven, che stavano parlando con Charlie "RAGAZZI! Ciao Charlie, guardate ho tutti gli-" frenò se stessa, le urla le si abbassarono in gola, e piano girò lo sguardo verso il ragazzino, "Stavi dicendo?" Lui le fece il suo solito sorrisino da combina guai, la ragazza per poco non svenne, non emise un singolo suono e strinse a se Charlie senza lasciar passare un filo d'aria tra di loro.