Capitolo 9

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Arrivai davanti all'ufficio del detective Jones e sentii le mani iniziare a sudare, nonostante ci fossero meno cinque gradi là fuori.

Mi armai di coraggio e bussai, la risposta non tardò ad arrivare ed entrai, trovandolo seduto alla scrivania mentre controllava al computer non so cosa con molta attenzione.

«Signorina Roberts, si sieda.»

Mi guardai intorno mentre mi sedetti su una poltroncina in pelle nera davanti a lui, l'ufficio era molto spoglio, di un colore scuro e ordinario, un po' come lui, le pareti erano vuote tranne che per due quadri con dentro attestati vari qua e là.

«Allora, qui ci sono i fogli, metta una firma.»

La sua voce mi risvegliò dai miei pensieri e lo osservai per un attimo per poi ricordarmi cosa dovevo fare e presi velocemente il foglio, - Che figura di merda! - pensai mentre lessi ciò che mi aveva dato per poi firmare.
Lo prese frettoloso e lo guardò per un attimo prima di posarlo in un cassetto.

«Abbiamo finito, può andare, la chiameremo se avremo notizie.»

La mia bocca formò una perfetta O circolare e proporzionale al sentire le sue parole, - Sono venuta qui e l'ho incontrato l'altro giorno solo per fargli da pedina? Ora mi liquida come se fossi un peso? - iniziai a stringere i pugni e sentii come la temperatura corporea stesse iniziando ad alzarsi.

«Sta scherzando?» Digrignai tra i denti.

«No, non mi sembra . . . mi vede ridere?» Rispose ironico.

A quel punto sentii un formicolio così forte ai palmi delle mani che mi alzai di scatto, sorprendendo sia lui che me.

«Lei non mi conosce, pensa di parlare forse con qualche altra ragazza che ha ricevuto o con cui ha parlato in altre indagini ma io non mi accontento di un: "le faremo sapere noi se avremo notizie"!» Iniziai ad urlare, fregandomene se qualcuno al di fuori dell'ufficio potesse sentire.

In un secondo me lo ritrovai vicino a me mentre mi osservava con un espressione dura, che a me non faceva minimamente paura, fosse stata un'altra forse sarebbe già scappata via con la coda tra le gambe ma non era il mio caso.

«Stia attenta a come parla.» Disse con una voce molto calma e pacata.

«Non ho paura di lei, non può impedirmi di sapere, lei è solo un detective che ha visto prima di mio padre altre mille o più persone morire o già morte quindi non le cambia ma io sono sua figlia e non starò con le mani in mano a vedervi giocare da detective!»

«Signorina Roberts . . . non sa contro chi si sta mettendo.» Sussurrò vicino al mio orecchio.

SegretoWhere stories live. Discover now