Capitolo 63

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«Questo posto deve bruciare.» Dissi a voce alta.

Jake mi afferrò un braccio. «Eve, dobbiamo andarcene. Angie è molto debole.»

Strattonai la presa e gli rivolsi uno sguardo truce.

«Se non lo facciamo adesso che ne abbiamo l'occasione verremmo perseguitati sempre da loro.»

Jake sospirò capendo che non avrei cambiato idea e mi seguì mentre cercavo il laboratorio nelle varie stanze.

Arrivai davanti ad una porta più grande rispetto alle altre ed entrai trovando intrugli di qualsiasi genere.

Rovesciai le fiale di vetro, i barattoli e qualsiasi altra sostanza, cercai l'accendino all'interno della mia giacca e mi posizionai sull'uscio della porta.

Accesi la fiamma. «Game over, bitches.»

«Abbiamo poco tempo prima che le fiamme arrivino anche nelle altre stanze. Muoviamoci.» Urlai.

Corremmo via dall'edificio tra le urla di altre infermiere e guardie rimaste intrappolate là dentro.

In poco tempo dovetti affrontare una multitudine di cose. Ho fatto cose che non mi sarei mai sognata, la mia poca sicurezza da umana mi aveva portata ad essere sempre accondiscendente ed in realtà ho scoperto una nuova me.

«È finita.» Mormorai.

Osservai le fiamme divampare nell'edificio e venni distratta da una mano che si posò sulla mia spalla.

«Si può dire che sì.» Esclamò Jake sorridendomi.

Venni affiancata da Angie dall'altra spalla che col respiro ancora ansante mi sorrise.

«Tu credi che i vampiri potranno mai convivere con le streghe?» Chiesi ad Angie.

Lei scrollò le spalle. «Tu ne sei la prova.»

«Tutto è bene quel che finisce bene.» Ridemmo insieme.

Jake mi strinse le spalle con un braccio e sentii il mio corpo reagire con delle scosse sulla spina dorsale.

SegretoWhere stories live. Discover now