Capitolo 19

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Spensi le luci nel mio ufficio e uscii di fretta, prima che rimanessi da sola in quel grande palazzo, cercando le chiavi dell'auto.

«Signorina Roberts!»

Una voce mi richiamò e mi girai trovando il mio capo con la cartella in mano e il suo solito sorriso mozzafiato.

«Buonasera, signor Jones. Stavo giusto per andare a casa, ho finito già alcune bozze.» Esclamai sorridendo.

Posai la borsa davanti a me tenendola con entrambi le mani e gongolai non sapendo che fare appena ci ritrovammo insieme nell'ascensore, da soli.

«Ho notato l'impegno che metti nel tuo lavoro e sono contento di non essermi sbagliato su di te.» Rispose appena il campanello dell'ascensore ci avvertì eravamo arrivati al pianoterra. «Adesso devo scappare, le auguro una buona serata, signorina Roberts!» Continuò incamminandosi verso la sua Mercedes-Benz.

«E signorina Roberts!» Disse dal nulla facendomi voltare di scatto. «Le ho detto di darmi del tu.» Esclamò sorridendo.

Evitai di arrossire e annuii sorridendo. Scappai via da quella situazione che iniziava a diventare alquanto strana.

Mi si formò un groppo in gola appena mi ricordai che in quel momento mi sarei dovuta incontrare col detective Jones al café di Mindy.

Appena arrivai parcheggiai l'auto e lo vidi dai vetri del locale seduto ad un tavolo con una camicia bianca e il capo chino sul suo telefono.

Più mi avvicinavo e più il mio corpo iniziava a sentire un miscuglio di sensazioni contrastanti fra loro.

Più mi avvicinavo e più notavo la sua mascolinità messa in evidenza da quei tre bottoni della camicia lasciati aperti e le maniche arrotolate sulle braccia virili.

Dammi la forza per non saltargli addosso. Pensai appena arrivai davanti al tavolo.

«Detective Jones, sembra che le piaccia stare attaccato, perennemente, al mio sedere?» Dedussi sorridendo per poi sedermi.

Alzò di scatto lo sguardo dal suo smartphone e mi lanciò un'occhiata di ammonimento per poi posare il telefono nella tasca dei suoi pantaloni. Eh Dio, che pantaloni!

«Ne hai ancora per molto di fissarmi?» Esclamò all'improvviso.

Mi riscossi dal mio stato di trance e mi diedi mentalmente della stupida per aver pensato cose poco caste su di lui.

La lucidità che ripresi mi bastò per constatare le parole che mi aveva detto e mi venne voglia più di storcergli qualche capello, magari in certe posizioni, mi suggerii la mia coscienza poco lucida.

«Ora mi da' del tu?» Soffiai con enfasi.

«Credo che il giubileo l'abbia passato già da un po'. Anche perché, senza offesa, ma le darei tutto tranne che me e il lei.» Rispose a tono.

Boccheggiai esterrefatta dalle sue parole. «Sei venuto qui per insultarmi?» Esclamai furiosa, passando, senza accorgermene, al tu anche io.

«No, ho novità su tuo padre e ho bisogno che mi confermi alcune cose.» Disse diventando professionale.

Estrasse da una valigetta delle foto e le poggiò davanti a me sul tavolo.

Non ci potei credere.

Quella era mia zia.

«Cosa? Io non capisco.» Dissi continuando a fissare le foto. «Cosa c'entra mia zia?» Continuai questa volta guardando il detective Jones, ovvero Jake.

«Allora è come credevo!» Rispose prendendo le foto e rimettendole nella valigetta. «Tua zia probabilmente, al novantanove per cento è implicata in questo omicidio. Speravo non fosse lei ma la tua conferma mi fa credere che se non ci muoviamo potrebbe essere già in un altro Stato.» Concluse fissandomi intensamente.

«Cosa devo fare?» Risposi di getto.

Mi guardò serio e strinse i pugni sul tavolo. «Tu, non devi fare nulla. Appena avrò notizie, le saprai.» Mormorò senza emozioni.

Incrociai le braccia al petto e gli rivolsi uno sguardo di sfida per poi rispondere. «Non esiste!»

Mi potevo aspettare tutto tranne quello che successe.

Jake mi agguantò da sotto il tavolo una coscia e la strinse delicatamente senza farmi male.

Sentii solleticare quella parte del corpo, e non solo. Immaginai, ancora, cose poco caste su di lui e cercai di darmi un contegno ma lui non mi aiutava di certo in quel modo.

«Eve, non sto scherzando.» Esclamò rude.

Credetti di svenire.

SegretoWhere stories live. Discover now