Capitolo 61

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Il telefono trillò mentre ero attenta nella lettura di un manoscritto al PC.

Guardai rapidamente il mittente e borbottai infastidita nel vedere che si trattava di Jake.

«Eve? Sei da sola? Dobbiamo parlare.»

Sbuffai infastidita ed ebbi la tentazione di dirgli che ero con qualcuno in modo che mi lasciasse in pace.

«In teoria sono al lavoro, cosa vuoi, Jake?»

«Mi hanno riferito che Angie è stata catturata da quei cacciatori. Dobbiamo tornare lì.»

Strabuzzai gli occhi. «Cosa ti fa pensare che io accetterò il tuo dobbiamo

Lo sentii sospirare.

«Angie è in grave pericolo, Eve. Lo sai meglio di me quello che avviene là dentro. Se non ci andiamo non tornerà più. Decidi cosa vuoi fare, se non vuoi venire, ci andrò da solo.»

Non mi diede il tempo di rispondere che riattaccò. Pensai a come sarebbe stato rientrare in quel covo di pazzi e rabbrividii al pensiero che avrei rischiato di diventare nuovamente una sacca di sangue ambulante ma Angie mi aveva aiutata, più di una volta. Non potevo semplicemente lasciarla morire lì dentro.

Afferrai il telefono e scrissi il messaggio velocemente prima che potessi ripensarci.

Da: everoberts1997
A: jakejones93
Oggetto: Sei un grandissimo stronzo.

Dimmi l'ora e il posto in cui ci dovremmo vedere. Evita commenti sarcastici, grazie.

Premetti il tasto invia e aspettai in ansia la sua risposta che non tardò ad arrivare.

Da: jakejones93
A: everoberts1997
Oggetto: Lusingato di suscitarti emozioni.

Tra un'ora, davanti al café di Mindy. Prenditi un permesso speciale dal lavoro, non accetto obiezioni. Buon lavoro, Eve. :)

Mormorai insulti poco leggeri chiudendo la pagina dell'email. Odiavo il suo modo di dare ordini a qualsiasi cosa fosse in grado di respirare. Cosa diavolo avrei inventato al mio nuovo capo?

Il nuovo capo era un vecchietto di sessantadue anni poco incline al dialogo civile e alle emozioni. Ogni lavoro doveva essere perfetto e se prima potevo chiedere all'ex-capo di revisionare il libro in fase d'impaginazione, con quello nuovo doveva già essere perfetto nel momento in cui glielo mettevo sotto il naso ben arcuato. Mi avrebbe licenziata.

Camminai lentamente verso la porta del suo ufficio con quelle parole nella mente e bussai delicamente ricevendo un cinico assenso per entrare.

«Buongiorno, signor Taylor.» Esclamai cercando di sorridere.

Incrociò le braccia sulla scrivania e mi invitò con lo sguardo a sedermi su una delle poltrone davanti a lui.

«Mi dica, signorina Roberts. Spero non sia qui per chiedere ancora come fare il suo lavoro o di altri incompetenti.» Ironizzò.

Tossii nell'udire quelle parole e presi una posizione composta sulla poltrona.

«Signor Taylor, avrei un favore da chiederle. Tra un'ora dovrei scappare all'ospedale perché . . .» – Esclamai, non seppi cosa dire e mi guardai intorno. Osservai la statua di una donna indiana in legno sulla parete attrezzata. – « . . . mia zia, Joséphine, ha avuto un mancamento e ha bisogno della mia assistenza per tornare a casa sua.» Dissi soddisfatta, ovviamente non esisteva alcuna zia Joséphine.

Mi fissò irrequieto e si distese con la schiena sullo schienale della sua poltrona girevole. Battè un angolo della penna sulla scrivania pensieroso.

«Pensa che io potrei darle la giornata libera per andare a prendere una zia in ospedale e fare da taxi? Vorrebbe anche che le affidassi un'autista con una limousine, per caso?»

Mi torturai le mani e posai gli occhi sul pavimento che in quel momento mi parve tanto interessante.

«No, signor Taylor. Non capiterà più. Le chiedo solo per oggi questa gentilezza.» Squittii.

Schioccò la lingua infastidito e riprese la sua posizione composta. «E che sia esclusivamente per oggi. Non mi faccia ricredere sul suo curriculum e sulla sua esperienza. Buona giornata, signorina Roberts.»

Mi alzai dalla poltrona sorridente e anche se si trattava della persona più acida che avessi incontrato nella mia vita, in quel momento mi venne voglia di abbracciarlo.

«Anche a lei, signor Taylor.» Esclamai per poi uscire velocemente per paura che potesse cambiare idea.

SegretoDär berättelser lever. Upptäck nu