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CHLOE'S POV

Mi sedetti sul letto e rimasi a singhiozzare per vari istanti, metabolizzando il tutto, finché Owen mi si accomodò di fianco.
«Ho fallito come madre.» Sussurrai con voce rotta quando provò a consolarmi. «Ho inflitto il dolore peggiore che si possa infliggere ad un figlio. Sangue del mio sangue.»

Ripercorsi nella mente i vari ricordi di quel giorno di tanti anni. Ricordi ancora freschi e definiti come se fosse accaduto il giorno precedente. Hawk mi chiamò, volendo un incontro. Mi lasciò appuntamento nei pressi del porto di Londra, tra i container che sarebbero stati caricati sulle navi dirette in Africa. Mi disse chiaro e tondo che avesse ammazzato Presley Hayden, poi scoppiò in lacrime non avendo la più pallida idea che in casa ci fosse anche la piccola Peps, salvata poi in seguito da lui da un qualche assurdo miracolo.

"Devi promettermi che ti prenderai cura di lei." Mi afferrò le mani, tra lacrime e suppliche. "Promettimelo, Chloe. Sei l'unica di cui io possa fidarmi. Sei l'unica a conoscenza dell'Organizzazione....sai che mi ammazzeranno, lo sai! Lo sai Chloe. Proteggi mia figlia...proteggi i nostri figli."

Sospirai a lungo, come se in qualche modo potessi annientare quello strazio che mi imprigionò il cuore in una possente morsa mentre Owen, mi restò accanto e stampò un lieve bacio sulla mia spalla. «Avresti dovuto raccontare anche il resto della storia e dire a lui la verità, una volta per tutte.» Strofinò la sua mano calda sulla mia schiena riuscendo a calmarmi. «Lui merita di conoscere tutto, Chloe! So che è dura ma non permettere che due poveri ragazzi soffrano a tal punto. Ti prego!»

«Non posso Owen, no...» singhiozzai «...non posso dirglielo! Gli spezzerei il cuore. Hawk non avrebbe mai voluto questo! L'ha cresciuto come se fosse suo figlio. Lo ha trattato ed amato da tale, e Harry non dovrà mai venire a conoscenza di ciò.» Mormorai afflitta. «Non volevo si arrivasse a tanto, Owen, credimi. Cercavo solo di mantenere la promessa che ho fatto a Hawk. Quella di garantire a Presley protezione ed una vita agiata.»

Non potevo, o avrei perso mio figlio per sempre.

«Chloe....» Pronunciò restando dell'idea che avrei dovuto raccontare a Harry che Hawk non fosse in realtà suo padre, per cosa? Frantumagli ogni certezza sulla quale si era aggrappato negli anni?

«Owen, così ho deciso, ed è meglio.» Pulii gli occhi tamponando delicatamente i polpastrelli delle dita anche sugli zigomi. «Che Dio possa perdonarmi.»

«Dio forse sì, Harry no...»
Dopo uno sguardo deluso si alzò e se ne andò, lasciandomi lì da sola in preda alla più spietata delle emozioni ; la disperazione.





PRESLEY'S POV

«Io devo...» mi slacciai dalla sua presa e mi piegai in avanti, nauseata «...voglio vomitare.» Esclamai a testa in giù, guardando come le lacrime sgorgassero ininterrottamente finché raggiungevano la punta del mio naso per poi lasciarsi andare sul pavimento della stanza. Harry chiuse la porta alle mie spalle e non appena si avvicinò a toccarmi, per aiutarmi a ritornare in posizione eretta, provai dei brividi di disgusto sfiorarmi la schiena. Non ero disgustata da lui, ma da ciò che eravamo.

«Non allontanarmi Peps!» Supplicò afflitto. «Anche io sono appena venuto a sapere questa sconcertante rivelazione e credimi se ti dico che ho il petto in fiamme!» Disse tutto d'un fiato mentre singhiozzai gettandomi a terra come una matta.

«Voglio morire!» Gridai a squarciagola volendo ficcarmi le unghie nella carne per strapparmi via il cuore per non provare più quel lacerante strazio che mi aveva rovinato la vita. «Voglio morire....uccidetemi!» Piagnucolai come una
pazza non potendo reggere il peso del dolore che premeva forte e mi schiacciava sotto sé , impedendomi di respirare.

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