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PRESLEY's POV

«Perché ci hai messo così tanto?» Domandò Freya, infreddolita, non appena raggiunsi lei e Jorge in giardino. «E dove sono i giubbotti?»

«Harry mi ha beccata!» Alzai gli occhi al cielo, sedendomi ai piedi di Jorge che le diede subito il suo, affinché la mia amica si coprisse.

«Davvero? E che ti ha detto? Si è arrabbiato?»

«No.» Scossi la testa. Era un'idiota ma non lo avrei mai denigrato agli occhi di nessuno.

«Perché ti sei cambiata?» Fu Jorge il primo che ci fece caso.

«Sono andata a sbattere contro uno e mi ha rovesciato della birra addosso.» Mentii.

Restammo a chiacchierare in disparte e lontano da tutto e tutti ; Freya e Jorge legarono subito e sembrò perfino che si conoscessero da anni. Non capivo perché mai, Harry, lo trattasse da stupido quando invece era un ragazzo dal cuore buono, davvero divertente e dolce. Poco a poco, verso l'una, la casa iniziò lentamente a svuotarsi e tutto ciò che rimase furono i bicchieri di carta rossa gettati a terra, le lattine, le bottiglie di birra e gli innumerevoli mozziconi di sigarette.

«Che casino!» Disse Freya, assonnata, finché davanti a noi comparve Bowie, sempre in ottime condizioni.

«Ciao. Vedo che vi siete divertite molto con Jorge.» Pronunciò facendo i vari segni delle mani e rendendo meno semplice il compito della sorella, onde evitare che si sforzasse di leggere al buio. «Andiamo?»

«Mi dai un passaggio?» Domandò Jorge mentre Bowie gli sorrise annuendo. Era davvero gentile, diversamente dai suoi amici.

Li salutai abbracciandoli uno ad uno e dopo aver riposto i due sdrai, mi diressi verso l'abitazione, dove notai attraverso la parete vetrata che il padrone di casa, Nikki, Brenda, Santiago e Jefferson fossero seduti a bere e a chiacchierare in salotto.

Raggiunsi frigo come se nulla fosse ed acchiappai una bottiglietta d'acqua mentre uno sgradevole odore di tabacco mi fece tossire, catturando i loro sguardi.

«Peps....» mi chiamò Santiago «...dai, vieni, ragazzina!»

«Guarda che non viene se glielo dici tu...» farfugliò Nikki come un'ubriacona «...scommettete che se glielo chiede Harry, invece, vola?» Ridacchiò con le lacrime agli occhi facendo ridere tutti gli altri, tutti tranne lui.

«Ma tu, di preciso, che problemi hai?» Le chiesi sentendo dei boati da parte di Jefferson e Santiago che scaldarono gli animi della ragazza la quale non si aspettava neppure che le avrei risposto.

«Che hai detto? Dillo ancora se ne hai il coraggio!» Ispirò ed espirò nervosa mostrandomi il suo disagio mentre udii Jefferson ridersela sotto i baffi.

«E dai, Nikki.» La sgridò Harry, palesemente annoiato dai modi della ragazza.

«Ho detto, che problemi hai!» Sbottai scandendo bene e ad alta voce le parole, ammutolendo e facendo voltare tutti quanti. Se Nikki pensava di intimorirmi, si sbagliava di grosso. Ero stufa di essere trattata come una scema.

«Ma tu credi di essere spiritosa, o cosa?»

Scrollai le spalle con nonchalance. «Sei stata tu ad interpellarmi dato che ti ricordo che ero là...» indicai il punto preciso alle mie spalle «...per i fatti miei e non ti stavo affatto disturbando.»

«Senti, piccola serpe...» sputò avvelenata alzandosi  e facendo il giro del divano mentre Harry e Santi scattarono in piedi «...fai poco la finta santarellina con me.Ti avverto!»

Sorseggiai un po' d'acqua non smettendo di fissarla mentre avanzò lenta come una lumaca rachitica. «Sei ridicola e non so neanche perché io ti stia dedicando tutto questo tempo.» Mormorai mantenendo la calma.

Agrodolce- H.SWhere stories live. Discover now