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HARRY's POV

«Come sta procedendo? Tutto a posto per stasera?» Chiesi a Cooper intento a dare le ultime direttive ai due bar tender di servizio, prima che il locale si affollasse.

«Sai che quando ci sono io, tutto scorre liscio come l'olio.» Si pavoneggiò, e come dargli torto. Mi versò in un bicchiere due dita di Whiskey e me lo passò. «Che hai fatto di bello oggi? Peps l'hai lasciata a casa o la beccheremo ancora qui stasera?»

Sorrisi, dopo essermi riempito la bocca d'alcool. «É a casa e spero per lei che non si muova da lì o dovrò ammanettarla da qualche parte.» Mi guardò in modo strano. «Cooper, non in quel senso.»

Anche in quel senso a dirla tutta.

«Non sai come ti guardava ieri, quando limonavi con Nikki.» Replicò con lo sguardo fisso sui lime che stava tagliando a fettine. «Me ne sono accorto ma non gliel'ho fatto notare non volendo metterla in imbarazzo. Temo che si sia presa una bella cotta per te.»

«L'ho baciata.» Dissi tutto d'un fiato.

«Che?» Sbottò restando impalato mentre mandai giù per la gola l'ultimo sorso di Whiskey.

«Sì, niente di che. Era solo un innocuo bacio.» Confidai, avendo piena fiducia in Cooper. Mentii un po' sull'innocuo, ma non potevo di certo dire a Cooper di quello che accadde realmente, non sapendo come avrebbe reagito dato che la sua opinione valeva molto per me.

«Niente è innocuo quando si tratta di te.» Sospirò rubandomi un ghigno. «Raccontami com'è capitato questo bacio innocuo, che immagino sia stato a stampo, dato che fosse innocuo, no?»

«Lo so che ho sbagliato e non è necessario che mi guardi così o parli così.» Aggiunsi sentendomi giudicato ed una merda. «È solo che ero ubriaco e non sono riuscito a resistere alla tentazione. Forse perché l'ultima volta che ho scopato é stata una settimana fa.» Non succedeva mai che rimanessi a secco così a lungo.

Sollevò le sopracciglia. «O forse perché a te Presley interessa sul serio.»

«Nah....» scossi la testa convinto che non fosse quello il motivo.

«In tal caso, se è come affermi tu, non deve più ricapitare, Harry. Tu sei un uomo adulto e lei ha solo diciassette anni. Lo so che lo per lo stato di New York é legale fare sesso a quell'età...» precisò mentre annuii dandogli retta «...tu sei una specie di custode per lei e se qualcuno venisse a saperlo, andresti nella merda. Sai che significa, vero?»

«Non ricapiterà.» Mormorai cosciente delle conseguenze che quelle azioni avrebbero portato.

«Diranno che l'hai abbindolata anche perché si vede lontano un miglio che Peps non é mai stata toccata da un ragazzo.» Esclamò. «E poi, a prescindere da tutto questo, non farle un torto simile se non hai intenzioni serie. Lei merita di viversi i suoi anni con ragazzi della sua età.» Aggiunse mentre mi sentii l'orco cattivo, incapace di amare. Quello che usava le donne solo come oggetto di piacere personale e nient'altro.

«Come posso rimediare?»

Sbuffò a lungo. «Prima di tutto, cerca di stare il più lontano possibile da lei. Tu sicuramente non provi quello che lei prova per te, e standole costantemente attaccato o dandole attenzioni , non fai altro che illuderla.»

«Lontano?» Chiesi tendendo la mascella. «Ti ricordo che Peps vive e lavora con me, come posso evitarla? E poi, ha solo me qui. No, niente da fare.» Scossi il capo. «Inventati qualcos'altro.»

«Allora, spera che tua madre ritorni il prima possibile e che se la porti via con sé. Che posso dirti?» Serrò le labbra dispiaciuto finché Ethan sbucò dal magazzino, già pronto per la serata che sarebbe iniziata di lì a poco.

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora