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PRESLEY's POV

«Ti va un gelato?» Chiese Ethan nonostante avessimo trascorso ben due ore a ridere e scherzare insieme a cena. Sembrò quasi che non volesse separarsi fa me, ma data la sua piacevole compagnia, non potei non accettare.

«Va bene. Però offro io!» Risposi entrando nel negozio a due passi da dove avesse parcheggiato la sua auto nonostante lo vidi storcere il naso. «Signora, buonasera....» le sorrisi mentre ricambiò «...può farci due gelati?»

Quando varcammo la porta della gelateria, notai qualcosa nella vetrata del negozio accanto ; qualcosa che mi ricordò Harry, ed entrai senza pensarci due volte, seguita da un Ethan un po' confuso.

«Ho pensato di regalargli qualcosa per ringraziarlo per tutto ciò che sta facendo per me.» Ammisi stringendo tra le mani il regalo incartato senza dirgli che cosa fosse dato che Harry aveva mostrato solo ed unicamente a me il suo posto magico.

«Non me l'hai nemmeno mostrato!» Ridacchiò mentre passeggiammo sul lungo mare di Southampton, finché decidemmo di sederci nel muretto nei pressi del porto a gustarci i nostri coni.

«È qualcosa che a lui sta molto a cuore.»

«Capisco!» Mormorò per nulla insistente. «È buono?» Domandò leccando il suo gelato al cioccolato, e pensando che il mio al limone, invece, facesse schifo.

«Beh, dovrei chiederlo io a te, perché il mio è buonissimo.» Sorrisi.

«Il limone, Peps?» Mormorò mentre misi il broncio, non pensandola affatto come lui. «Andiamo, pensavo fossi più un tipo da Cookies e cioccolato!»

«Ma che dici?» Ribattei . «I tuoi gusti sono noiosi.»

Rise. «Va bene, lo ammetto, dammi tregua!» Mi guardò ritornando serio. Oh, no...Ethan. «Tu mi piaci tanto, Presley, e vorrei che mi dessi una possibilità per dimostrarti quanto tengo a te.»

Tesi la mascella volendole sentire da qualcun altro quelle parole, cosa che probabilmente non sarebbe mai accaduta.

«Non voglio metterti fretta, che sia chiaro...» esclamò mentre il mio gelato iniziò a colare sulle mie dita «...però mi piacerebbe che ci mettessimo insieme ufficialmente.»

Rimasi muta. Che avrei potuto dire? Si avvicinò con cautela, posando le sue labbra ghiacciate sulla mia guancia. Si staccò, restando ancora molto vicino al mio volto, il che mi mise in imbarazzo.

«Ti tratterò come meriti di essere trattata.» Spostò una ciocca dei miei capelli dietro il mio orecchio. «Non ti deluderò e mi prenderò cura di te.» Sussurrò posando i suoi occhi sulla mia bocca, passandosi la sua lingua tra le labbra, per inumidirsele.

Ma che diavolo stavo facendo?

«Ethan, io-....» Non terminai la frase che sigillò la mia bocca con la sua, cogliendomi alla sprovvista ed impedendomi di pensare a niente. Posò la sua mano sulla mia nuca e mi tirò a sé, infilandomi la lingua in bocca quasi di prepotenza anche se il risultato fu tutt'altro che un bacio intenso e carico di elettricità, nonostante assecondai i movimenti della sua lingua. Non mi fece eccitare, non provocò un bel niente dentro me, eppure con Harry era tutto così magnifico che sembrava di stare in un sogno. Si staccò finalmente, dandomi tregua e modo di respirare.

«Doveva essere così il nostro primo bacio.» Sorrise, non rendendosi forse conto che non avesse smosso niente in me.

«Puoi riportarmi a casa?» Sussurrai mentre annuì.

«Certo.»






HARRY's POV

«Che cazzo!» Ringhiai scaricando i miei nervi tesi sull'aggeggio ; un telefono mobile ancora in scatola, che mi avevano portato incluso nel contratto di internet. Non avevo niente da fare e quando non avevo niente da fare, pensavo a Peps. Lo accesi, finalmente rendendomi conto che fosse molto più semplice di ciò che pensai.

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora