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HARRY's POV

«Ci sei?» Chiese sorridendo e riportandomi alla realtà. «Stavi sognando ad occhi aperti?»

«No, no... che dicevi?» Mormorai nascondendo la mia eccitazione che premeva contro la patta dei miei jeans. Avevo appena immaginato tutto? E avevo pure il cazzo in tiro.
Che amatore.

«Dicevo se è stato Ethan a chiederti qualcosa su di me.» Rispose avvolgendo con le sue labbra la cannuccia per sorseggiare un po' di succo mentre non distolsi lo sguardo. «Insomma, come ti è venuta in mente una cosa del genere?»

«L'ho sentito parlare con Cooper.» Risposi onesto non sapendo se avessi fatto bene o meno. «Era euforico, convinto di avere una possibilità con te e Cooper gli ha detto di chiedere consiglio a me.»

«Ah...» si leccò le labbra anche se avrei preferito farlo io «...e tu che gli hai risposto?»

Deglutii. «Gli ho detto di cogliere la palla al balzo.»

Mi guardò con uno strano luccichio negli occhi. Delusione, quasi sicuramente e non potei biasimarla, ma che avrei dovuto fare secondo lei? Dire al ragazzo di starle alla larga perché avevo già messo io gli occhi su di lei? Mi sarei esposto troppo, e non potevo correre un rischio simile.

Chinò la testa per un po' , rimanendo in silenzio a giocherellare con la cannuccia del contenitore, e nemmeno io seppi che aggiungere finché me la passò ringraziandomi.

«Ti dispiace se riposo un po'?» Domandò sdraiandosi e voltandomi le spalle prima ancora che fiatassi e quasi come se volesse che me ne andassi dalla sua camera.
Cosí feci, rispettando la sua richiesta.

«Se ti serve qualcosa, non esitare a -......»

«Chiudi la porta.» Mi interruppe.

Andai in salotto a preparare del caffè finché sentii uno strano rumore seguito da musica a palla, provenire dal viale davanti casa mia. «Ma che cazzo...» sospirai notando una Chevrolet vecchio stile, decappottabile fare irruzione nel mio giardino. Afferrai la tazza e mi diressi all'uscita.

«Hola, hermanito!» Esordì Santiago facendo balzare di continuo l'auto rossa grazie alle sospensioni idropneumatiche, proprio da tamarro mangia fagioli quale fosse. «Allora, come ti sembra il mio nuovo gioiellino?» Domandò ridendo. «È una Chevrolet Monte Carlo dell'89. Una bomba. L'ho comprata per due spiccioli al cimitero delle auto di Easthampton per rivenderla a un coglione che non è mai venuto a prenderla.» Mi informò spegnendo il motore e scendendo. «Figlio di puttana! Solo le cazzo di sospensioni mi sono costate un'occhio della testa.»

«Che ci fai tu qui?»

«Che significa?» Chiese offeso, entrando. «Ora, devo prendere appuntamento per venire a trovarti?»

«No, certo che no.» Replicai vedendolo accomodarsi nello sgabello di Peps, così , gli riempii una tazza di caffè e gliela porsi mentre si guardò attorno probabilmente per cercarla.

«Sono passato al Love e non c'eri.» Mormorò. «Né tu e nemmeno Presley. Cooper mi ha detto che sta male!»

«Ora sta leggermente meglio. È in camera a riposare.»

Fece una smorfia dispiaciuta. «Comunque, ho accompagnato Nikki a casa di Jefferson ieri sera e sai che ho scoperto? Che non hanno alcun problema a casa loro e Brenda non era neanche da Jefe. Nicole è una fottuta bugiarda, fratello.»

Come se già non lo sapessi. «Non sono in vena di ramanzine!» Lo avvisai mentre scrollò le spalle.

«Non ho aperto bocca ma mi aspettavo che almeno prendessi le parti di Peps, ieri sera, e che dessi a quella psicopatica ciò che si meritava.»

Agrodolce- H.SWhere stories live. Discover now