"Q-questo giglio rappresenta Asuma... il giglio è il simbolo della purezza, della solennità, e della dignità..."
"Ah... Rappresenta...Asuma?"commentai facendo una faccia strana.
Più che dignitoso mi sembra minaccioso....

"C'è qualcosa che non va?"chiese poi.
"No, no! niente!"negai imbarazzata tendendo le mani avanti. "E il fiore che c'è attorno ai gigli rappresenta Kurenai?"
"Si, si chiama pan di cuculo..."balbettò.
"Pan di cuculo?"cominciai a pensare. "Questo non lo conosco."
"E' un nome strano, vero? Non è affatto vistoso... ma mi piace tanto..."

"Ah, si... che cosa simboleggia?"domandai curiosa.
Ma la sua faccia che andava a fuoco non fece altro che creare un ghigno malizioso sul mio volto.
"Eh... L-lasciamo stare!Dai!"
"Come? Adesso devi dirmelo!"
"Ti prego lascia perdere!"mi pregò cominciando a sudare. Non l'avevo mai vista così.

"No! Dimmelo, che cosa significa?"ridacchiai.

Kurenai prese un bel respiro e poi provò a parlare. "Ehm... Il pan di cuculo significa.. 'sono tua... per sempre...' Oh, no! Mi vergogno troppo!Shizuka, che cosa mi fai dire?! Che vergogna!"terminò coprendosi il volto con le mani.

Sorrisi nel vederla così.
Sembrava ieri che partecipavano agli esami per diventare Chunin e ora..si sta già per sposare!

"Questo bouquet lo lancerò a te." Disse dopo un po',ricomponendosi. "Spero che il prossimo matrimonio sia il tuo! Lo lancio con questa speranza... Mi raccomando , quel giorno lo devi assolutamente prendere tu!"
"Kurenai.."sussurrai. Mi aveva scaldato il cuore con questa frase.

Piano piano, il miei occhi si soffermarono sull'orologio alle sue spalle e ,improvvisamente, sussultai.
"Oh no! Sono in ritardo!" Esclamai facendo una corsa verso le scarpe che avevo lasciato in entrata per infilarmele in velocità.

"In ritardo per cosa?" Chiese Kurenai seguendomi.
"Dovevo andare da Tsunade stamattina! Mi ucciderà!"

"Voglio sapere cos'ha da dirti! Stasera fammi sapere!" Mi gridò lei mentre uscii di corsa. "Ah...sempre la solita.."sospirò poi.



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Guardavo l'orologio posto davanti ad una torre di sorveglianza , poco distante dai confini del villaggio, e correvo ad una velocità quasi sonica!non riesco a crederci! Mi sono dimenticata dell'appuntamento con la vecchia, accidenti!

Arrivai in fretta al palazzo dell'Hokage, evitando le guardie e sfrecciando per le scale e i lunghi corridoi.
"Scusate! Permesso!"gridavo mentre cercavo di non urtare i ninja che camminavano nella direzione opposta alla mia.

🥀L'arte di essere fragili 🥀Where stories live. Discover now