Viaggio lungo un'intero paese per una stupida Folgore

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Buongiornissimo ragazzi!

Ecco a voi il capitolo, abbastanza lungo sebbene sia privo di romance... mi spiace :(

C'è un accenno alla Baby Percabeth ma essendo davanti agli dei non ci saranno espliciti gesti d'amore. Tranquilli che nel prossimo capitolo ci sarà molta più Percabeth, la baby e la diciassettenne!

Spero vi piaccia


Dovevo ammettere che ero curioso di sentire le avventure e le imprese che avrei fatto nel mio io futuro, il mio io futuro si avvicinò ad Annabeth e le fece un dolce sorriso "Penso che ci tocchi, Ragazza Saggia" le sussurrò e si sedettero a terra seguiti da tutti gli eroi. Afrodite scoccò le dita e comparvero tredici sedie e una comoda poltrona rosa brillante. Non fui affatto sorpreso quando la dea stessa si mise a sedere sulla poltrona. Mio padre continuava a lanciarmi occhiate di traverso e io ero troppo in imbarazzo per incrociare lo sguardo.

Annabeth dodicenne si sedette accanto a me, non poco distante dai nostro sé futuri.

"Bene. Tutto iniziò quando avevo dodici anni ed ero alla Yancy Accademy" prese parola il Percy del futuro e tutti gli sguardi si calamitarono su di me, deglutii debolmente e mi avvicinai leggermente ad Annabeth

"C'erano con me Grover, il mio migliore amico e satiro custode e Chirone che insegnava latino. Una volta, in gita scolastica, mi è capitato di litigare con una mortale e inconsciamente l'acqua della fontana sulla quale ero appoggiata, l'ha afferrata e l'ha tirata in acqua"

Spalancai gli occhi ricordandomi di quell'episodio e solo in quel momento realizzai che ero stato io, improvvisamente sentii un forte dolore alle costole

"AHI. MA CHE..." Vidi Annabeth dodicenne guardarmi indispettita "Modo di farti sgamare, Percy" Mi ammonì ma un sorriso minacciava di comparire sulle sue labbra

"L'acqua reagisce in base alle sue emozioni" intervenne una voce profonda che riconobbi essere quella di mio padre, sentii il mio viso arrossire leggermente e mi decisi ad alzare il viso e a incontrare il suo sguardo.

Sembrava straordinariamente umano ma i suoi occhi erano molto antichi. La sua espressione sembrava quasi dispiaciuta. Distolsi rapidamente lo sguardo e ritornai a guardare il mio io futuro che annuiva

"Infatti. Ovviamente vista la mia fortuna sono stato visto dalla mia insegnante di matematica, la Signora Dodds" Ade abbozzò un leggero sorrisetto e sembrava leggermente imbarazzato "Immagino che ti abbia attaccato perché pensava avessi il mio elmo"

Io lo guardai torvo "Se non ci fosse stato Chirone a lanciarmi la spada, sarei morto!" borbottai e vidi mio padre scoccare un'occhiataccia a suo fratello

"Doveva essere una Furia, senza dubbio. Le torturatrici di Ade" esordì Atena con la voce gelida e fredda. Se non fosse stata la dea della saggezza avrebbe potuto coprire egregiamente quello di dea del freddo. Il mio io del futuro deglutì leggermente e la fissava con gli occhi sbarrati mentre la sua ragazza gli sorrideva leggermente alzando gli occhi al cielo

"Quindi.... La Foschia fece credere a tutti che la Dodds non fosse mai esistita ma ero certo di non averla immaginata. La sera dell'ultimo giorno di scuola, mia madre mi portò al Mountack" In quel momento giurai di aver visto mio padre assumere una brillante sfumatura di rosso.

"Sfortunatamente Grover ci raggiunse per avvisarci che il Minotauro era nelle vicinanze. Eravamo quasi arrivati al campo quando un fulmine" Il mio io del futuro scoccò un'occhiataccia da brividi a Zeus che rimase tuttavia impassibile "Ci fece uscire fuori strada. Il Minotauro ci aveva appena raggiunti. Mia madre mi insegnò come combatterlo ma quando il mostro l'attaccò..." la sua voce si ruppe e chinò il capo. Io mi sentii rabbrividire e sentii i miei occhi diventare lucidi, la mia mente stava rivivendo la sensazione di impotenza nel vederla soffocare. Un braccio si poggiò sulle mie spalle e mi fece appoggiare a una spalla.

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