XXXII

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Ray e Pete non si parlano spesso, non sono mai stati veri e propri migliori amici, però vanno d'accordo e la cosa più interessante è che condividono una situazione famigliare tragica.

No, i genitori di Ray non sono ricchi e importanti e lui non è ricco.
Ray però sembra perfetto in tutti i sensi, come Pete, ma la sua famiglia è tutto il contrario.
Ora è giunto il momento di spiegare qualcosa anche sulla sua famiglia.

I suoi genitori non hanno mai avuto tanti soldi: sua madre smise di lavorare non appena rimase incinta di Ray. In realtà non è stato un figlio propriamente voluto e...beh suo padre ha abbandonato sua madre quando ha visto il test di gravidanza positivo.
Se l'è letteralmente data a gambe, un vero codardo, un vero stronzo patentato.

Però Ray l'ha perdonato, perché comunque suo padre ha sempre inviato una certa quantità di soldi a lei e al figlio. Semplicemente non voleva averci niente a che fare con la situazione, era spaventato, ma non voleva nemmeno che morissero di fame! Sua madre non poteva lavorare, doveva stare attenta al bambino e quindi lui, dopo essersi trasferito dall'altra parte del paese, iniziò un nuovo lavoro che potesse mantenere tutti e tre.

Sapeva di avere un figlio, ne era cosciente, lo aveva riconosciuto e questo era già un grande passo visto che molti padri nemmeno vogliono sapere il nome. Sua madre lo aveva chiamato Ray e quando glielo scrisse in una lettera...beh pianse. Pianse perché si sentiva un codardo, un vero e proprio vigliacco. Era diventato padre ma era troppo spaventato da affrontare la situazione e prendersi le sue responsabilità.

Aveva anche provato a convincere la donna ad abortire, ma lei si era fermamente rifiutata. Così se n'era andato e per lungo tempo non si era più fatto vivo. Ogni mese spediva delle lettere nelle quali c'erano dei soldi, guadagnati legalmente e onesti, per condurre una vita mondana ma per lo meno per non morire di fame.

Aveva un ottimo lavoro, non era certo un criminale o un barbone, ma rimaneva pur sempre un codardo. Quando la donna partorì non andò a vedere suo figlio. Lo vide soltanto in foto e pianse leggendo il suo nome. Era un nome bellissimo e il bambino stesso era bellissimo. Aveva degli occhi dolcissimi che ti scioglievano il cuore.

La prima parola di Ray non fu "mamma", stranamente, ma fu "papà".
E Ray non vide suo padre finché non compì esattamente un anno e sei mesi. Per tutto quel tempo, non lo aveva mai visto, non si erano mai visti. Ma si conoscevano, erano sangue del proprio sangue e quando il bambino vide quel ragazzone che gli sorrideva non ci pensò due volte ad abbracciarlo. E suo padre, quando lo prese tra le sue braccia e sentì battere il suo piccolo cuoricino e sentì che gli stava sorridendo e ripeteva in continuazione "papà, papà!" non poté fare a meno di commuoversi.

Suo figlio era stupendo, aveva preso tutto dalla madre, anche lei una donna bellissima. E sembrava così tenero e dolce.
Come avvenne il loro incontro? Semplice. Il padre di Ray prese coraggio e scrisse una lettera alla sua ex ragazza dicendole che voleva vedere suo figlio. Aspettò a lungo tempo una risposta, la donna era molto indecisa: se lo meritava?
Alla fine gli rispose che lo avrebbero accolto con gioia, e così il padre di Ray partì subito.

Ray era un bambino molto sveglio e intelligente. Da quando aveva iniziato a parlare chiese molte volte perché suo papà non c'era e la mamma, dopo avergli fatto vedere la foto di un soldatino in un libro colorato per bambini, gli disse "ecco, guarda amore: i soldatini devono stare a lungo lontani da casa. Ci proteggono, sai? E tuo papà al momento è lontano da casa, a proteggerci, ma tornerà presto, vedrai!"

E Ray ogni volta e annuiva sempre: suo padre era un soldato che lo proteggeva, che per lui equivaleva a "mio padre è un supereroe". In realtà non era vero: suo padre era un codardo, non un supereroe e si, lo proteggeva dandogli i soldi per vivere, ma a quel tempo sua madre non sapeva quando sarebbe tornato. Però quella piccola bugia riuscì a tenere a bada il cuoricino di Ray per un po' di tempo.

E poi sua madre gli comunicò che suo papà veniva finalmente a trovarli e lui...beh ne era entusiasta, al settimo cielo! Quel giorno fu davvero speciale per tutti, ma poi finì. Il padre però restò a casa con loro, dormì da loro quella notte. Tutto ciò solo per parlare con sua madre, avevano bisogno di discutere su molte cose.

Potevano stare insieme come una coppia felice? Al momento no. E poi lui il lavoro ce lo aveva dall'altra parte del paese, non poteva trasferirsi lì con loro. Erano innamorati ancora? Si, lo erano, se lo dissero quella notte, mentre dormivano abbracciati. Era spaventato lui? Si, lo era, ma si era anche reso conto che forse poteva farcela. Insomma, era riuscito in tutto questo tempo a lavorare e a mantenere la sua famiglia, quindi perché mai ora non dovrebbe farcela? Doveva solo trovarsi un lavoro lì vicino, e così sarebbe potuto andare a vivere con loro ed essere finalmente un padre per suo figlio, un vero padre, un padre che c'è sempre.

Ma fino a quel momento doveva tornare a casa sua e lavorare in quella zona, altrimenti non avrebbe nemmeno mantenuto la sua ormai di nuovo fidanzata e suo figlio. Così ripartì la sera dopo, con un po' di delusione da parte di Ray, ma comunque felice di aver visto il suo "supereroe".

E così si era quasi risolto tutto, quasi. I suoi si erano rimessi insieme e il padre doveva trovarsi un lavoro. Sarebbe tornato durante le ferie, in estate, in modo da avere del tempo per stare con loro e allo stesso tempo cercare un lavoro. E in effetti qualcosa trovò, qualcosa che era anche migliore del lavoro precedente. E così fu deciso: il padre tornò con la sua ragazza e iniziò a vivere con loro. Ray era al settimo cielo. E anche suo papà era al settimo cielo, non solo si era realizzato nella vita trovandosi un lavoro e avendo una casa, ma si era pure fatto una bellissima famiglia. Il bambino crebbe felice con entrambi i genitori e non seppe mai cosa successe in passato.

Ma poi avvenne un fatto. Quando Ray aveva 12 anni, la madre di Ray si ammalò gravemente e i soldi per pagare le cure non c'erano. Il padre cadde in depressione e iniziò a bere, fino a cadere nell'alcolismo. Fu allontanato dalla famiglia e messo in comunità. Intanto una lontana zia, avvertita della situazione, generosamente pagò le cure e la madre di Ray poté guarire, anche se la sua salute non rimase più la stessa e tutt'ora è molto cagionevole.

Il padre provò in tutti i modi a riprendersi dall'alcolismo, ma ormai era troppo dentro a questo giro. Anche Ray cadde in depressione, accentuata dal fatto che aveva scoperto il suo passato, e iniziò a sviluppare dei problemi comportamentali che li causarono parecchi guai alle medie, tra cui la storia di Mikey.

Poco fa, arrivò un telegramma a casa sua e di sua madre, che nel frattempo dopo essere guarita aveva riniziato a lavorare, nel quale si diceva che il padre era gravemente malato per cirrosi al fegato e quindi era ricoverato in un ospedale psichiatrico perché aveva anche dei problemi mentali.
E quella fu la volta in cui Ray provò a suicidarsi, quando si tagliò le vene e ingerì le pasticche. Ecco spiegato il motivo per il quale Ray provò a togliersi la vita qualche tempo fa.

Poi è lentamente guarito, ma è dovuto andare in terapia per la seconda volta (la prima era stata alle medie) e fu aiutato psicologicamente. Il padre tutt'ora sta male ed è molto lontano da loro, ma Ray sa che si sta impegnando a riprendersi. Perché nonostante i miliardi di errori, ha sempre cercato di sistemare tutto e Ray sa che anche sta volta ce la farà.

𝑪𝒖𝒕𝒆 𝑰𝒔 𝑾𝒉𝒂𝒕 𝑾𝒆 𝑨𝒊𝒎 𝑭𝒐𝒓 (𝒎𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒂𝒏𝒅𝒐𝒎) ✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora