LXXI

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A volte ciò che ci rimane dopo una lunga giornata sono solo dei rimorsi. Nonostante la giornata sia stata magnifica, o perlomeno rilassante e tranquilla, può succedere un qualcosa che ci scombussola talmente tanto da farci dire semplicemente: "vorrei non averlo mai detto, mai fatto, mai nemmeno pensato".

La vita gioca dei pessimi scherzi. La morte, la paura, il dolore...sono tutti dietro l'angolo con un coltello in mano, in attesa che tu faccia un passo e ti volti, e poi...colpiscono. Così, improvvisamente. Ti colgono di sorpresa, come il tempo in montagna che cambia velocemente. È inevitabile.

Il ragazzo apre la porta.
-Ryan...- sussurra. Sembra sconvolto. Distrutto, completamente.
-Vieni qui...- lo invita ad entrare e non appena lo fa, Patrick lo stringe forte, accarezzandogli una ciocca di capelli mentre il più alto piangeva lacrime amare di dolore.
-Avanti, piangi tutto, sfogati...non trattenere niente.- mormora chiudendo gli occhi, lasciandosi scappare anche lui delle lacrime.

La notizia era girata ed arrivata a praticamente tutti molto in fretta. L'ultimo a saperlo fu Ryan. Patrick invece fu il primo: lo lesse sul giornale e in seguito andò ad avvisare Jon e Spencer sapendo che erano cari amici di Brendon. Jon lo disse a Pete, il quale lo comunicò a sua volta a Josh, poi a Tyler, poi a Frank e da lui a Gerard e Ray. Lo sapevano tutti, tranne Ryan. Neesuno aveva voluto dirglielo e per questo era arrabbiato e confuso: lo avevo tenuto allo scuro di tutto per cosa? Per non farlo stare male? Tanto lui sarebbe stato comunque male una volta saputo, allora a che scopo? Avevano paura che facesse delle azioni avventate dopo aver saputo della notizia? Insomma, lui era il fidanzato di Bren, avrebbe dovuto saperlo subito, per primo.
Non glielo rimprovererà in ogni caso, non è giusto che loro si sentano in colpa. Non è colpa loro in fondo.

Ryan si sentiva...anzi no, non si sentiva assolutamente niente. Certo, si sentiva un pessimo fidanzato, una nullità, uno stronzo e uno schifo per aver trattato male Brendon e aver pensato egoisticamente. Ma alla fine non sentiva nulla. Il vuoto. Si sentiva come se stesse sprofondando in un abisso buio e tenebroso, dove regnano il dolore e la morte.

-Ryan, Ryan...ora calmati...dai. I suoi genitori stanno bene e hanno chiamato poco fa. Hanno detto che è stato portato in un ottimo ospedale lì vicino. È uno dei migliori ospedali della zona, i medici sono ottimi. Non si può dire altrettanto delle sue condizioni, ma ho fiducia nella medicina. E questo è ciò che è importante: avere fiducia e mantenere la speranza. Si riprenderà, vedrai...- mormora Pat, cercando di consolarlo e calmarlo.
Ryan piano piano smette di piangere s singhiozzare, il suo amico gli offre un fazzoletto e lui si soffia il naso rumorosamente.

-Posso...posso chiamare Jon e Spence? Loro conoscono me e Brendon fin da quando siamo piccoli e so che Jon è molto legato a lui. Possono stare qui per stanotte? Io-io ho bisogno di qualcuno....di qualcuno di famigliare. Cioè non che tu non lo sia, ovvio, ma loro per me sono come dei fratelli...-
Ry trema leggermente e Pat gli sorride compassionevole.
-Certo che possono stare qua, sempre se lo vogliono. Chiamali pure.-

...

Jon e Spencer si rannicchiano sotto alle lenzuola e si sdraiano. Ryan è nel suo solito letto, le brandine dei suoi amici sono ai suoi lati: Jon alla sua destra, Spence alla sua sinistra.
Nessuno dice niente da un pezzo. Patrick sta già russando nella stanza accanto, non troppo rumorosamente per fortuna.

-Si riprenderà, ne sono sicuro.- dice ad un certo punto il più biondo, sentendosi poi incredibilmente a disagio.
-Spence...per favore...-
-Sono d'accordo con lui.- afferma Jon.

-Basta! Basta dire che "si riprenderà"! Che ne sapete? Dite tutti la solita dannata cosa, ma tanto sapete benissimo che non è così!- Ryan si mette improvvisamente a sedere e si rannicchia contro la testiera.
-Le sue condizioni sono molto gravi...- i suoi occhi si fanno lucidi.
-...quindi basta illudermi. Non sono stupido.- conclude con voce tremante.
Si alza ed esce dalla stanza.
-Vado in bagno.- dice duramente.

Gli altri due si lanciano un'occhiata stanca, poi Jon fa un cenno con la testa e Spence annuisce.
Il moro si alza e con passi calcolati entra nella brandina del fidanzato, stringendosi accanto a lui, non certo che la branda possa reggere il peso di due corpi.
-Brendon starà bene, vero?- piagnucola sottovoce Jon, sentendosi incredibilmente indifeso e triste.
-Si piccolo, starà bene, tranquillo...- gli sorride rassicurante Spencer, accarezzandogli i capelli.
-Ryan ora è molto sconvolto, lo siamo tutti, e se lui si comporta in modo rude non possiamo biasimarlo. Dobbiamo semplicemente lasciarlo sfogare e stare accanto a lui. So che Brendon era molto a te, più di chiunque altro, ma vedrai che starà bene...- continua sussurrando.

Ryan torna dal bagno con gli occhi leggermente rossi e un'aria più tranquilla.
Gli altri lo guardano con un sopracciglio alzato.
-Avevo rubato delle canne a Tyler una volta...non fate domande.-
Spencer lo guarda preoccupato.
-Era proprio questo di cui avevo paura.-
Afferma duramente.
Ryan lo guarda in aria di sfida.
-Cosa cazzo vorresti dire?-
-Intendo dire che ho paura che tu...che tu ceda e che... che ti butti su questo genere di cose. Sei un ragazzo fragile Ryan, io ti conosco molto bene, io so che-
Ma viene interrotto.

-Tu che cazzo sai, eh? Che cazzo sai Spencer? Che ne sai di come è sapere che il tuo fidanzato è lontano miglia e miglia, rinchiuso in un ospedale, in condizioni gravi, attaccato ad una macchina che lo fa ancora vivere e con mille tubicini dappertutto?! Eh? Che cazzo ne sai te di cosa si prova a perdere- la sua voce si spezza.
-Che cazzo ne sai di cosa si prova a perdere tutto e tutti? A perdere- a perdere tuo padre, a perdere tua madre, a perdere l'amore della tua vita, a non avere più nessuno? Che ne sai tu di questo?- stringe i pugni mentre cerca di non singhiozzare, ma poi si lascia andare ad un altro lungo e sonoro pianto.

Nessuno dice niente, poi Jon e Spencer entrano nel suo letto e mettono entrambi un braccio intorno alle sue spalle, abbracciandolo così, un po' scomodi ma comunque uniti, finché Ryan non si calma e tutti tornano a dormire tranquillamente, con i cuori ancora un po' in subbuglio.

𝑪𝒖𝒕𝒆 𝑰𝒔 𝑾𝒉𝒂𝒕 𝑾𝒆 𝑨𝒊𝒎 𝑭𝒐𝒓 (𝒎𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒂𝒏𝒅𝒐𝒎) ✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora